La Commissione Politiche UE del Senato solleva alcune questioni interpretative sull'art. 290 TFUE, in materia di atti delegati alla Commissione europea (3/2011)

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Risoluzione della 14a Commissione del Senato su: Relazione annuale 2010 sui rapporti tra la Commissione europea e i Parlamenti nazionali COM(2011) 345 def.

Doc. XVIII n. 106 – 4 settembre 2011

Motivi della segnalazione

La 14a Commissione Politiche dell’Unione europea del Senato esprime valutazioni positive sulla relazione per l’anno 2010 della Commissione europea in merito ai rapporti tra Commissione stessa e Parlamenti nazionali e sull'attività svolta dal Senato in merito ai pareri di sussidiarietà e proporzionalità. Segnala tuttavia come la Commissione europea abbia sistematicamente disatteso una corretta attuazione dell' art. 290 TFUE (che stabilisce che un atto legislativo può delegare alla Commissione il potere di adottare atti non legislativi di portata generale che integrano o modificano determinati elementi non essenziali dell'atto legislativo), inserendo nelle sue proposte deleghe alla Commissione europea per periodi di tempo indeterminato e per questioni che conseguentemente sfuggono poi al vaglio dei parlamenti nazionali. La Commissione europea ha ribadito nella sua relazione che la presenza sistematica nelle proposte normative di una delega a tempo indeterminato nei suoi confronti si giustifica per dare preminenza agli obiettivi di efficacia e rapidità laddove un riesame troppo frequente sarebbe contrario alla stessa finalità della delega, come già affermato nell’intesa sugli atti delegati (Common Understanding) concordata tra Commissione, Consiglio e Parlamento europeo.

Nel calendario dei lavori dell’Assemblea del Senato dal 18 al 27 ottobre 2011 è prevista la discussione di questa risoluzione sulla base dell’art. 50, comma 3, r.S.