La Commissione Politiche UE della Camera segnala alcuni profili procedimentali problematici generali attinenti al rapporto tra Commissione europea e Parlamenti nazionali (3/2011)

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Documento finale, a norma dell’articolo 127 del regolamento, della XIV Commissione (Politiche dell’Unione europea) della Camera su: Relazione annuale 2010 della Commissione sui rapporti tra la Commissione europea e i Parlamenti nazionali COM(2011) 345 def.

Doc. XVIII n. 48 – 27 luglio 2011

Documento finale, a norma dell’articolo 127 del regolamento, della XIV Commissione (Politiche dell’Unione europea) della Camera su: Relazione annuale 2009 della Commissione sui rapporti tra la Commissione europea e i Parlamenti nazionali COM(2010) 291 def.

Doc. XVIII n. 27 – 30 luglio 2010

Motivi della segnalazione

 

La XIV Commissione Politiche dell’Unione europea della Camera esprime valutazioni positive nell’esaminare le Relazioni annuali 2010 e 2011 della Commissione sui rapporti tra la Commissione europea e i Parlamenti nazionali, segnalando tuttavia una serie di profili procedimentali problematici generali attinenti al rapporto tra Commissione e Parlamenti nazionali.

I rilievi espressi dalla XIV Commissione nel Documento finale relativo alla Relazione annuale 2009 sono sostanzialmente analoghi a quelli espressi nel Documento avente ad oggetto la Relazione annuale 2010: appare tuttavia rilevante il fatto che nel primo i rilievi sono espressi nella forma di “osservazioni”, mentre in quello successivo nella forma più incisiva di “condizioni”.

Quanto al contenuto dei rilievi, la XIV Commissione sottolinea: a) la necessità che la Commissione europea renda tempestivamente disponibili ai Parlamenti nazionali la più ampia tipologia possibile di documenti, con particolare riferimento alle valutazioni di impatto sulle proposte legislative; b) la necessità che siano ridotti i tempi per la trasmissione delle risposte della Commissione ai pareri dei parlamenti nazionali e che le risposte stesse diano conto in modo più puntuale del seguito dato ai rilievi formulati in tali pareri; c)  la necessità che la Commissione europea e le altre Istituzioni competenti motivino in modo più analitico la conformità delle proprie proposte legislative sotto il profilo della sussidiarietà, fornendo in coerenza con il Protocollo n. 2, indicatori qualitativi e quantitativi; d) la necessità che la Commissione europea dia piena e tempestiva attuazione per le parti di sua competenza, oltre che al controllo di sussidiarietà, anche a tutte le altre prerogative dei parlamenti nazionali introdotte dal Trattato di Lisbona; e) l’auspicio che le prossime relazioni annuali sui rapporti tra la Commissione europea e i Parlamenti nazionali indichino come i pareri dei parlamenti nazionali sono stati tenuti in considerazione dalla Commissione stessa ed eventualmente dalle altre Istituzioni dell’Unione.