Ambiti di normazione comunale relativi all’installazione di stazioni radio base per telefonia mobile (1/2012)

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Sent. TAR Campania, sez. VII, 28 ottobre 2011, n. 5030

Il TAR ribadisce una consolidata giurisprudenza, di cui si è dato ampiamente conto nei precedenti numeri di questa Rivista, per la quale ai Comuni non spetta disciplinare, nei loro regolamenti, l'installazione degli impianti di telefonia mobile con limitazioni o divieti generalizzati e tali da non consentire una diffusa localizzazione sul territorio del servizio pubblico relativo, e ciò specificamente quando tale potere sia palesemente rivolto a tutelare aspetti collegati con la salute umana, dal momento che siffatte esigenze sono valutate dagli organi statali a ciò deputati; mentre al comune è consentito solo (ai sensi dell'art. 8 co. 6 L. 35/2001) regolamentare "il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti" e, dettare prescrizioni volte a "minimizzare l'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici".

 È pertanto evidente l'illegittimità delle prescrizioni regolamentari (del. 23.2.2007, n. 8) del comune di Caiazzo che risultano in sostanza porre un divieto generalizzato di installazione delle strutture di telefonia mobile (derivante dalla localizzazione consentita in via ordinaria in un unico sito), che, in assenza di una chiara e diversa ragione giustificativa, risultano palesemente volte alla tutela della salute umana, come del resto dimostrato dalla loro rimovibilità soltanto, nei limiti previsti dall'art. 7 del Piano comunale, "Al fine di ottimizzare il posizionamento degli impianti, ottenendo il più basso livello di campo elettromagnetico e il miglior inserimento architettonico, urbanistico, paesaggistico e ambientale" (casi in cui "il Comune potrà ammettere una tolleranza tecnicamente motivata per la collocazione dell'impianto rispetto alla localizzazione individuata sulla Tavola 1"), e come, ancor più a monte, è dato desumere dalle premesse della delibera consiliare n° 8/2007, ove è precisato che "Quest'Amministrazione, al fine di tutelare la salute dei cittadini e di raffreddare le tensioni che provocano nella cittadinanza la presenza di tali impianti, ha inteso regolamentare la materia con l'adozione di tutta una serie di provvedimenti giuntali".