Archivio rubriche 2014

Il procedimento di modifica del regolamento della Camera era stato avviato già nel maggio 2013, con la costituzione di un gruppo di lavoro in seno alla Giunta per il regolamento, e aveva portato a uno schema organico tra dicembre 2013 e gennaio 2014 ha mostrato nelle ultime settimane alcuni modesti passi in avanti.

È bene ricordare che l’incedere del procedimento è stato a più riprese “sospeso”, senza particolare pubblicità delle determinazioni nel frattempo maturate (come del resto è consueto in procedimenti simili). Dopo la pausa estiva dei lavori parlamentari, la Presidente della Camera aveva annunciato l’avvenuta presentazione di oltre 300 emendamenti allo schema elaborato dal gruppo di lavoro, senza tuttavia comunicare i contenuti delle proposte presentate.

Nei primi mesi del 2014, mentre alla Camera dei deputati è proseguito l’iter di una organica riforma del regolamento (della quale si è dato conto nel precedente numero di questa Rubrica, in un apposito commento a più voci), al Senato non si è incardinata una discussione analoga. Sono tuttavia proseguite le iniziative di riforma regolamentare sia attraverso la presentazione di proposte strutturate e finalizzate a una complessiva revisione dell’impianto regolamentare, sia recanti interventi più puntuali su temi specifici.

In particolare, sono state presentate tre proposte di modifica regolamentare, per altro tutte provenienti da senatori del MoVimento 5 stelle, benché in alcuni casi sottoscritte anche da membri che al momento non sono più parte del relativo gruppo parlamentare.

Con la sentenza n. 120 del 2014 la Corte costituzionale ha dichiarato inammissibile la questione di legittimità costituzionale riferita alle norme del regolamento del Senato in materia di autodichia, chiarendo tuttavia – in maniera alquanto innovativa rispetto alla giurisprudenza pregressa – che il sindacato sul relativo potere parlamentare di giurisdizione domestica può essere oggetto di giudizio in sede di conflitto di attribuzioni tra poteri dello Stato.

Nella sezione Giurisprudenza costituzionale di questo Osservatorio è dedicata una analisi specifica della pronuncia. 

L'ipotesi di riforma del Regolamento della Camera dei Deputati, presentata dal Gruppo di lavoro istituito presso la Giunta per il regolamento nella seduta della stessa Giunta del 12 dicembre 2013, ha registrato il consenso di tutti i gruppi parlamentari, ad eccezione del Gruppo MoVimento 5 Stelle.

Nella successiva riunione della Giunta dell'8 gennaio 2014, nel corso della quale l'ipotesi suddetta è stata adottata come testo base per la presentazione degli emendamenti, un esponente dello stesso gruppo parlamentare, il deputato Toninelli, ha presentato un testo alternativo di riforma regolamentare (che è consultabile nell'allegato al resoconto della seduta), in pieno dissenso con la bozza organica elaborata dal Gruppo di lavoro.

All'ipotesi di riforma elaborata dal Gruppo di lavoro sono dedicati una serie di commenti pubblicati in una sezione speciale di questa Rivista. Di seguito si darà conto, succintamente, del contenuto di questo testo alternativo depositato presso la Giunta, articolando la trattazione secondo le parti in cui la proposta è stata suddivisa in sede di presentazione.

Osservatorio sulle fonti

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