Archivio rubriche 2016

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha recentemente modificato, con il provvedimento 26166, il regolamento attuativo in materia di rating della legalità.
L’istituto, di recente introduzione ma che ha già riscosso un notevole successo tra gli operatori economici, mira a fornire, come è noto, una valutazione dell’impresa, che possa poi essere spesa sul mercato.

Nel periodo di riferimento considerato (Settembre 2016 – Dicembre 2016), l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha adottato una rilevante delibera di carattere regolamentare, la n. 448/16/CONS, rubricata «Disposizioni di attuazione della disciplina in materia di comunicazione politica e di parità di accesso ai mezzi di informazione relative alla campagna per il Referendum popolare confermativo relativo al testo della legge costituzionale recante “Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione», indetto per il giorno 4 dicembre 2016 [1]

Nel periodo oggetto di osservazione, l’Autorità Nazionale Anticorruzione ha approvato un importante regolamento, destinato a trovare una costante applicazione nella realtà economica: ci si riferisce al provvedimento in materia di esercizio del potere sanzionatorio ai sensi dell’art. 47 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, come modificato dal decreto legislativo 25 maggio 2016, n. 97.

Nel periodo di riferimento considerato (Luglio 2016-Settembre 2016), si registra l’approvazione di un solo provvedimento di carattere generale [1] da parte del Garante per la protezione dei dati personali (di seguito ‘Garante’), destinato a tutte le Procure della Repubblica e relativo al «differimento del termine di cui alla lettera a) del provvedimento del 25 giugno 2015, in materia di misure di sicurezza nelle attività di intercettazione da parte delle predette Procure» [2].

Nel periodo di riferimento considerato (Gennaio 2016-Giugno 2016), non si registra l’approvazione di provvedimenti di carattere generale[1] da parte del Garante per la protezione dei dati personali (di seguito ‘Garante’). Nelle presenti note si darà, pertanto, conto di alcuni provvedimenti di divieto e prescrittivi[2] da cui è, comunque, possibile ricavare principi di carattere generale, interpretativi delle norme del d. lgs. n. 196 del 30/6/2006 («Codice in materia di protezione dei dati personali», di seguito ‘Codice privacy’) e applicativi di provvedimenti generali del Garante.

Nel periodo di riferimento considerato (Aprile 2016 – Luglio 2016), l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha adottato alcune rilevanti delibere di carattere regolamentare riguardanti la tenuta e l’organizzazione del ROC - Registro degli Operatori di Comunicazione.

L’obbligo di iscrizione al Registro si inserisce nel più vasto tema degli oneri informativi a carico degli operatori, su cui occorre soffermarsi, in via preliminare, data la diversa tipologia e finalità a essi sottesa.

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha recentemente modificato il regolamento attuativo in materia di conflitto di interessi[1].

In data 21 gennaio 2016, l’Autorità ha avviato il procedimento per modificare e integrare gli artt. 9, 14 e 22, nonché aggiungere l’art. 23 al regolamento precedentemente in vigore, al fine di rendere ancora più efficace, sotto il profilo procedurale, l’attività che è chiamata ad esercitare in materia di conflitto di interessi, nonché di soddisfare determinati obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione degli atti adottati. In quella data, dunque, veniva deliberato l’avvio di una procedura di consultazione pubblica per la revisione del citato regolamento, stabilendo il termine di 30 giorni per la conclusione della consultazione. Nei termini indicati dall’Antitrust non sono pervenute osservazioni e ciò ha determinato un rapido processo di modifica del precedente regolamento, nei termini voluti dall’Autorità.

I più recenti regolamenti approvati dall’Autorità Nazionale Anticorruzione risalgono al 31 maggio 2016. Essi intervengono sulla disciplina dei seguenti aspetti:

  • accesso ai documenti formati o detenuti dall’Autorità ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241;
  • rimborso dei costi di riproduzione per il rilascio di copie e diritti di ricerca, ex art. 9 del Regolamento di accesso agli atti formati e detenuti dall’Autorità del 31 maggio 2016[1].

I due atti sono strettamente connessi e toccano una materia assai delicata quale è l’esercizio del diritto di accesso agli atti, recentemente interessata anche da provvedimenti legislativi di rango primario[2].

Nel periodo di riferimento considerato (Ottobre 2015-Dicembre 2015), si segnala il provvedimento prescrittivo di carattere generale[1] del Garante per la protezione dei dati personali (di seguito «Garante») relativo alla «Costituzione di una banca dati relativa a morosità intenzionali della clientela del settore telefonico (S.I.Mo.I.Tel)» dell’8 ottobre 2015 n. 523[2].

Pagina 1 di 2

Osservatorio sulle fonti

Rivista telematica registrata presso il Tribunale di Firenze (decreto n. 5626 del 24 dicembre 2007). ISSN 2038-5633.

L’Osservatorio sulle fonti è stato riconosciuto dall’ANVUR come rivista scientifica e collocato in Classe A.

Contatti

Per qualunque domanda o informazione, puoi utilizzare il nostro form di contatto, oppure scrivici a uno di questi indirizzi email:

Direzione scientifica: direzione@osservatoriosullefonti.it
Redazione: redazione@osservatoriosullefonti.it

Il nostro staff ti risponderà quanto prima.

© 2017 Osservatoriosullefonti.it. Registrazione presso il Tribunale di Firenze n. 5626 del 24 dicembre 2007 - ISSN 2038-5633