Archivio saggi

Tecniche di normazione, tutela dei diritti fondamentali, teoria della Costituzione.

(Testo rielaborato di una lezione tenuta il 16 aprile 2007 al Seminario di studi e ricerche parlamentari “S. Tosi”dell’Università di Firenze.)

di Antonio Ruggeri

SOMMARIO: 1. Lo studio corrente delle tecniche di normazione dalla prospettiva, riduttiva e deformante, della forma di governo e la necessità di una riconsiderazione critica delle esperienze in parola nella più ampia cornice della forma di Stato e dal punto di vista della salvaguardia dei diritti fondamentali. – 2. Gli angoli visuali adottati per la osservazione delle vicende della normazione: formale-astratto, assiologico-sostanziale, strutturale, funzionale. In ispecie, il ricorsocomunemente fatto a metodi e categorie dogmatiche d’ispirazione formale-astratta, ancora di recente utilizzati con riguardoai rapporti tra la CEDU (e, in genere, il diritto internazionale pattizio) ed il diritto interno, ed il bisogno, avvalorato in prospettiva assiologico-sostanziale, di dare esecuzione alle Carte dei diritti con legge costituzionale. – 3. La prospettiva strutturale, volta all’analisi del linguaggio dei documenti normativi relativi ai diritti, e le sue implicazioni in ordine alla tutela dei diritti stessi. – 4. Il bisogno di dotare le formule definitorie dei diritti delle necessarie specificazioni di carattere sia sostantivo che procedimentale e la questione, teoricamente assai impegnativa e praticamente scivolosa, della distribuzione di tali previsioni normative tra i varî tipi di fonte ed ai diversi piani della scala gerarchica, nel rispetto del peculiare ruolo da ciascuna fonte esercitato, nonché dell’equilibrio in cui la normazione nel suo complesso è tenuta a stare in rapporto con le pratiche applicative (specie giurisprudenziali). – 5. La prospettiva funzionale, avuto riguardo alla formazione di “catene” normative, costituite da fonti prodotte anche a livelli diversi e componenti processi produttivi complessi. – 6. (Segue): L’imputazione degli effetti giuridici, più (o anzi) che ai singoli atti, ai processi produttivi dagli stessi composti e la conversione della gerarchia secondo forma in una gerarchia secondo valore (l’esempio dei rapporti tra diritto comunitario e diritto interno). – 7. Notazioni conclusive: il bisogno di riscoprire il senso dell’appartenenza, ovverosia della tipicità dei ruoli delle fonti; di dar vita a “catene” di atti convergenti verso la tutela dei diritti, la massima possibile alle condizioni date; di far luogo ad un ripensamento critico profondo della teoria costituzionale che, nel momento stesso in cui mette a nudo originarie e strutturali carenze della Costituzione, rende a quest’ultima un buon servizio, in vista di un congruo rifacimento del suo tessuto normativo.

Osservatorio sulle fonti

Rivista telematica registrata presso il Tribunale di Firenze (decreto n. 5626 del 24 dicembre 2007). ISSN 2038-5633.

L’Osservatorio sulle fonti è stato riconosciuto dall’ANVUR come rivista scientifica e collocato in Classe A.

Contatti

Per qualunque domanda o informazione, puoi utilizzare il nostro form di contatto, oppure scrivici a uno di questi indirizzi email:

Direzione scientifica: direzione@osservatoriosullefonti.it
Redazione: redazione@osservatoriosullefonti.it

Il nostro staff ti risponderà quanto prima.

© 2017 Osservatoriosullefonti.it. Registrazione presso il Tribunale di Firenze n. 5626 del 24 dicembre 2007 - ISSN 2038-5633