Il Senato e la Camera si esprimono sulla Relazione annuale 2012 sui rapporti tra la Commissione europea e i Parlamenti nazionali (1/2014)

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XVII leg., A.S., Doc. XVIII n. 28, 20 novembre 2013

XVII leg., A.C., Doc. XVIII n. 11, 15 gennaio 2014

Motivi della segnalazione:

Il 20 novembre 2013 la 14a Commissione Politiche dell’Unione europea del Senato ed il 15 gennaio 2014 la XIV Commissione Politiche dell’Unione europea della Camera hanno espresso parere sulla Relazione annuale 2012 sui rapporti tra la Commissione europea e i Parlamenti nazionali COM (2013) 565 def. 

Nel parere reso dal Senato sembrano emergere alcuni auspici rivolti per lo più al Governo italiano, sottolineandosi ad esempio la necessità di assicurare coerenza ed efficacia alla posizione italiana rappresentata nelle varie sedi negoziali europee e di implementare i nuovi strumenti introdotti dalla legge 24 dicembre 2012, n. 234. In particolare il Senato menziona gli strumenti di cui all’art. 6 (in base al quale il Governo fornisce al Parlamento un’informazione qualificata e tempestiva sui progetti di atti legislativi dell’Unione europea e ne cura il costante aggiornamento) ed all’art. 4 (il quale assicura il raccordo tra il Parlamento ed il Governo sulle posizioni negoziali che quest’ultimo andrà a sostenere presso il Consiglio europeo e il Consiglio dell’Unione europea).

 

Nel parere reso dalla Camera sono poste invece alcune condizioni e osservazioni su profili problematici più specificamente inerenti ai rapporti tra la Commissione europea e i Parlamenti nazionali. In primo luogo la Camera segnala la necessità che le Relazioni annuali della Commissione europea indichino come i pareri dei Parlamenti nazionali sono stati tenuti in considerazione dalla Commissione stessa. Si sottolinea poi la necessità che il Parlamento europeo dia espressamente conto, entro un tempo congruo, del seguito dato ai contributi trasmessi dai Parlamenti nazionali (in particolare, mediante l’inserimento di una apposita sezione nelle relazioni preparate sui singoli atti dalle Commissioni in vista della seduta plenaria). In terzo luogo la Camera richiede che la Commissione europea dia un riscontro più rapido, eventualmente in forma sintetica, ai contributi dei Parlamenti nazionali, indicando in modo circostanziato se e in che modo le osservazioni di questi ultimo sono state tenute in considerazione. Si auspica inoltre che delle indicazioni pervenute dai Parlamenti nazionali si dia conto in modo espresso anche nel programma di lavoro per il 2015 e nei documenti che riassumono gli esiti delle consultazioni promosse dalla Commissione. Infine la Camera raccomanda che la Commissione europea renda tempestivamente disponibile ai Parlamenti nazionali, nelle rispettive lingue ufficiali, la più ampia tipologia possibile di documenti, con particolare riferimento alle valutazioni di impatto sulle proposte legislative.