Il Senato discute sulle modalità con cui ai parlamentari è concessa l’opportunità di consultare la documentazione riservata relativa al TTIP (2/2016)

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XVII leg., Assemblea Senato, 19 maggio 2016, seduta n. 630ª

 Nella seduta del 19 maggio 2016 il Senato ha discusso delle modalità attraverso cui ai parlamentari è concessa l’opportunità di consultare la documentazione riservata relativa al Partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti (TTIP).

La discussione del Senato ha avuto origine da un intervento del sen. Tremonti (GAL) che ha riferito di avere ricevuto il 17 maggio, come tutti gli altri senatori, una lettera del Presidente del Senato nella quale si trasmetteva una lettera del Ministro dello sviluppo economico. Nella lettera il Ministro rendeva noto di essere capofila per la formazione della posizione nazionale sul Partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti e, in quanto tale, di aver predisposto presso il Ministero una sala di lettura a disposizione dei parlamentari per la consultazione della documentazione riservata del TTIP, con l’obiettivo di assicurare, nelle intenzioni del Ministro, la massima trasparenza e diffusione.

Il sen. Tremonti, dopo aver sottolineato come sia «la prima volta, nella storia di questo Paese, che su trattati internazionali un Ministro spiazza e sostituisce il Ministro degli affari esteri» ed aver definito ciò «distruttivo di un ordine costituzionale», si è soffermato sulle modalità con le quali ai parlamentari è concessa l’opportunità di consultare tale documentazione.

Secondo il sen. Tremonti, le modalità di accesso mirerebbero alla «massima realizzazione del segreto»: la sala è infatti vigilata dall’Arma dei carabinieri; sono previsti due turni di quattro ore per tre giorni; ogni senatore ha comunque diritto a un solo turno di un’ora, deve dichiarare l’effettiva necessità di conoscere il testo nonché la sua personale responsabilità (quest’ultimo adempimento, ha sottolineato Tremonti, sarebbe in contrasto con l’art. 68 della Costituzione che assicura l’irresponsabilità dei membri del Parlamento per le opinioni espresse ed i voti dati nell’esercizio delle loro funzioni); è vietato riprodurre il testo; è permesso prenderne nota a mano ma è fatto divieto a che la nota contenga lo stesso testo del documento.

Il dibattito al Senato successivo all’intervento del sen. Tremonti ha visto i senatori chiedere l’approvazione di una mozione a tutela delle prerogative del Senato (sen. Bonfrisco, CoR) e la convocazione di una riunione dei Capigruppo per le gravi conseguenze della questione «sul ruolo dei parlamenti nazionali» (sen. De Petris, Misto-SI-SEL).

 

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