Novità legislative della Regione Valle d'Aosta e gestione dell'emergenza COVID-19 (3/2020)

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A fine settembre, nella Regione Valle d’Aosta si sono svolte le tornate elettorali che erano state rinviate a causa dell’emergenza COVID-19. Queste hanno interessato il Consiglio regionale, sciolto anticipatamente nel febbraio 2019, e ben 66 dei 74 Comuni valdostani. Il nuovo Consiglio regionale si è insediato il 20 ottobre 2020. L’attività legislativa regionale negli ultimi mesi è stata pertanto molto ridotta, anche per via della assoluta priorità assunta dalla gestione dell’epidemia, che ha naturalmente implicato una grande centralità dell’esecutivo regionale (seppur a ranghi ridotti e in regime di prorogatio).

 

Dal punto di vista prettamente legislativo, si dà atto dell’approvazione della sola legge regionale 22 luglio 2020, n. 9, intitolata “Finanziamento di interventi di investimento urgenti in ambito di edilizia scolastica e di viabilità e altre disposizioni urgenti”, che ha disposto l’autorizzazione di alcuni finanziamenti per interventi urgenti in ambito scolastico e di viabilità. I primi sono rivolti alla costruzione di una scuola nel Comune di Pont-Saint-Martin e per la predisposizione delle misure necessarie a garantire il rispetto delle misure di sicurezza nelle scuole valdostane. I secondi si sono resi necessari per il risanamento di strutture in grave condizione di degrado. All’art. 1, la legge ha inoltre modificato l'articolo 19 della legge regionale 13 luglio 2020, n. 8 – che aveva incrementato i trasferimenti finanziari della Regione in favore dei Comuni (per fronteggiare l’emergenza epidemiologica, compensare i minori introiti fiscali ed effettuare alcuni necessari investimenti) – eliminando la previsione che imponeva un vincolo di destinazione a una parte di essi (quantificati in 150.000 euro per ciascun Comune).

Per quanto riguarda la gestione dell’emergenza epidemiologica, diverse sono state le ordinanze adottate dal Presidente della Regione, talvolta in concomitanza di provvedimenti nazionali – al fine di integrarli o chiarirne la portata nel territorio valdostano – altre volte per rispondere a specifiche situazioni locali. È il caso dell’ordinanza n. 422 del 15 ottobre 2020 che ha dichiarato “zona rossa” tre Comuni valdostani (Chambave, Saint-Denis e Verrayes) a seguito dello scoppio di un focolaio in quelle zone. È interessante notare che – come già avvenuto in occasione di una precedente ordinanza che aveva “chiuso” il Comune di Pontey – il testo del provvedimento non recava l’indicazione di un termine della misura contingibile e urgente (“fino a nuovo provvedimento”), con ciò sollevando seri dubbi sulla legittimità dell’ordinanza. In ogni caso, quest’ultima è successivamente stata revocata già dall’ordinanza n. 437 del 22 ottobre 2020, a seguito della sottoposizione dell’intera popolazione dei tre Comuni a tampone. Anche l’ordinanza n. 468 del 30 ottobre 2020 era finalizzata a rispondere alla specifica situazione epidemiologica locale – caratterizzata da un’estesa diffusione del contagio e da una relativamente precoce sofferenza del sistema sanitario e dell’unico ospedale regionale – introducendo limitazioni agli spostamenti notturni a partire dalle ore 21 nel territorio valdostano. A seguito dell’approvazione del DPCM del 3 novembre 2020, che ha collocato la Regione fascia nello “scenario di tipo 4” (ossia di massima gravità), l’ordinanza n. 468 è stata parzialmente revocata dall’ordinanza n. 483 del 6 novembre 2020. Quest’ultima reca alcuni chiarimenti sulla portata applicativa del DPCM e delle limitate integrazioni, tra cui: limitazione dell’attività sportiva ad un’altitudine al di sotto sotto dei 2.200 metri s.l.m. (per evitare il rischio di attivare i soccorsi a seguito di eventuali incidenti in montagna); deroghe alle restrizioni vigenti in favore delle guide alpine, di proprietari di fondi per attività agricole e di allevamento dirette alla produzione per autoconsumo e degli elettori del Comune di Courmayeur per il periodo delle consultazioni elettorali; autorizzazione allo spostamento nelle c.d. seconde case, ma solo per esigenze di necessità (ossia per ragioni di sicurezza, controllo o manutenzione); limitazione dell’attività laboratoriale in presenza nelle scuole secondarie di secondo grado ai percorsi didattici afferenti all’istruzione e formazione professionale e all’istruzione professionale.

È possibile consultare tutti i provvedimenti relativi all’emergenza COVID-19 sulla pagina dedicata del sito della Regione: https://www.regione.vda.it/pressevda/Eventi/decreti_ordinanze_i.aspx.