Un Parlamento sempre più coinvolto negli affari europei o sempre meno interessato? (1/2020)

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Introduzione

1. Con riguardo al periodo esaminato (1° luglio 2019-31 gennaio 2020) meritano di essere segnalati una serie di sviluppi interessanti sui raccordi parlamentari con l’Unione. Tra questi, è degno di nota l’auspicio della Commissione Politiche dell’Unione europea della Camera dei deputati che, nell’esaminare la Comunicazione della Commissione europea “Legiferare meglio”, ha proposto un dialogo periodico delle Istituzioni europee con i Parlamenti nazionali sul tema della qualità della legislazione, al fine di promuovere una maggiore condivisione a livello dei Parlamenti dell’Unione europea delle migliori prassi in tale ambito (v. la scheda infra). Si tratta di una proposta significativa, quella della Commissione Politiche dell’Unione europea, in quanto, da un lato, riconosce correttamente come i Parlamenti nazionali siano artefici e depositari di buone prassi nell’ambito della qualità della legislazione; e, dall’altro, individua saggiamente nel dialogo tra le Istituzioni europee ed i Parlamenti nazionali il veicolo per una condivisione delle migliori prassi, verosimilmente sia in via “verticale” (cioè con le Istituzioni europee) sia in via “orizzontale” (cioè tra Parlamenti nazionali stessi).

 

2. Meritano inoltre di essere segnalate in questo numero della Rubrica le risoluzioni con cui Camera e Senato hanno approvato le comunicazioni del Presidente del Consiglio in vista del Consiglio europeo del 17-18 ottobre 2019 nonché la Relazione sull’applicazione dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità e sui rapporti con i parlamentati nazionali nel 2018 presentata dalla Commissione europea l’11 luglio 2019, per la prima volta in un unico testo. Sebbene la Relazione non sia stata esaminata dalle competenti commissioni della Camera dei deputati e del Senato, essa presenta numerosi profili di interesse per tracciare un bilancio della partecipazione del Parlamento italiano al dialogo politico con la Commissione. (v. le schede infra).

3. Quanto agli sviluppi più recenti, si possono menzionare, al Senato, l’approvazione, il 17 dicembre 2019, da parte della Commissione Politiche dell’Unione europea di un parere sulle proposte di regolamento concernenti il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) ed il Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA), nel quale si auspica un incremento delle risorse finanziarie destinate alla politica agricola comune (v. la scheda infra); alla Camera, la deliberazione del 10 dicembre 2019 della Commissione Politiche dell’Unione europea sull’avvio di una indagine conoscitiva sulle politiche europee per l’attuazione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile (cfr. Camera dei Deputati, Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari, n. 292, 10 dicembre 2019, pp. 45-46) e l’approvazione, il 19 dicembre 2019, da parte della Commissione Agricoltura, con il parere favorevole della Commissione Politiche dell’Unione europea, del documento finale sulla Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) n. 1306/2013 sulla disciplina finanziaria a decorrere dall’esercizio finanziario 2021 e il regolamento (UE) n. 1307/2013 sulla flessibilità tra i pilastri per l’anno civile 2020 (COM(2019)580 final). Il documento fornisce sostanzialmente il nulla osta al completamento del negoziato (A.C., XVIII legislatura, Doc. XVIII, n. 13, 19 dicembre 2019). Infine, tra le procedure parlamentari più rilevanti nel periodo considerato, si segnalano quelle di indirizzo e controllo utilizzate dalle Camere a dicembre 2019 con riferimento alla riforma del Trattato sul Meccanismo Europeo di Stabilità (v. scheda, infra), al momento non ancora approvata in sede europea.