L’attività di controllo e indirizzo delle Camere sul processo di adozione e di attuazione dello Strumento per la ripresa e la resilienza (SRR) (3/2020)

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A seguito dell’adozione delle conclusioni del Consiglio europeo straordinario del 17-21 luglio 2020 e delle procedure informative di cui entrambe le Camere sono state oggetto da parte del Governo, ai sensi della legge n. 234 del 2012, prima e dopo lo svolgimento di tale Consiglio europeo, i due rami del Parlamento hanno costruito, in via sperimentale, nuove procedure per formulare indirizzi e controllare l’attuazione dello Strumento per la ripresa e la resilienza (ancora in fase di adozione a livello europeo al momento in cui si scrive (COM (2020) 408 fin.). Le procedure hanno coinvolto tutte le Commissioni permanenti e le Assemblee delle due Camere.

Dopo l’approvazione, il 29 luglio scorso, da parte di entrambe le Assemblee delle Risoluzioni sul Programma nazionale di riforma (PNR) (n. 6/00124 e n. 6/00126), che prospettavano, tra le altre cose, anche un coinvolgimento parlamentare sulla predisposizione dei Piani nazionali per la ripresa e la resilienza (PNRR) ora collegati al Semestre europeo, ciascun ramo del Parlamento ha messo in piedi una nuova procedura per definire le priorità nazionali nell’attuazione del nuovo SRR.

Con l’avviso conforme del Presidente d’Assemblea, la Commissione bilancio della Camera ha convenuto di avviare un processo istruttorio, ai sensi dell’art. 143, comma 1, r.C., finalizzato alla presentazione di una relazione all’Assemblea. Si è svolta una specifica attività conoscitiva, che ha coinvolto tutte le Commissioni permanenti per il parere e numerosi soggetti auditi tanto nella Commissione Bilancio quanto nelle altre Commissioni (il Commissario europeo per l’economia, il Ministro dell’Economia, il Ministro per gli affari europei, rappresentati della BEI, della Banca d’Italia, del CNEL, dello SVIMEZ, dell’ISTAT, della Cassa depositi e prestiti, della Conferenza delle Regioni, dell’UPI, dei sindacati, dell’ENI e dell’Enel, oltre ad aver acquisito i contributi scritti del Ministro per il Sud e dell’ANCI). Nella corposa relazione per l’Assemblea (Doc. XVI, n. 4), approvata dalla Commissione Bilancio il 12 ottobre 2020, è stata enfatizzata la necessità di assicurare un controllo trasparente, anche sulla base di indicatori certi (come i BES) dei PNRR e, soprattutto, il coinvolgimento parlamentare nella loro predisposizione e durante tutto l’iter (ad esempio, sia sulla bozza di PNRR e che sullo schema che sarà poi trasmesso alla Commissione europea). Il 13 ottobre, l’Assemblea della Camera ha approvato, quindi, la risoluzione di maggioranza n. 6-00138, allineata ai contenuti della Relazione della V Commissione, impegnando il Governo, tra l’altro, a ridurre al minimo l’intermediazione delle pubbliche amministrazioni nell’attuazione dei PNRR, a utilizzare il SRR per promuovere l’occupazione femminile e a monitorare l’impatto di genere su tutti i progetti finanziati.

Al Senato, la responsabilità dell’istruttoria e della relazione all’Assemblea è stata assegnata alla 5a e alla 14a Commissione riunite, con il parere di tutte le altre Commissioni permanenti, in un arco temporale più limitato, da fine settembre fino a metà ottobre (considerato che entro il 15 ottobre il Governo era tenuto a trasmettere lo schema di PNRR alla Commissione europea). Ciò ha consentito di avviare il processo dopo la presentazione da parte del Governo delle sue «Linee guida per la definizione del Piano nazionale di ripresa e di resilienza», il 15 settembre (Atto n. 572). Dopo un breve ciclo di audizioni di talune istituzioni e della società civile – alcune delle quali, come quella del Commissario europeo Gentiloni, realizzate congiuntamente con le Commissioni V e XIV della Camera – le Commissioni Bilancio e Politiche dell’Unione europea del Senato hanno approvato la relazione all’Assemblea il 12 ottobre (Doc. XVI, n. 3), ai sensi dell’art. 50, comma 1, r.S. Nella relazione si evidenzia l’opportunità di utilizzare lo SRR come mezzo per il rilancio del Mezzogiorno, per stimolare la competitività del Paese, per favorire la transizione ecologica, per riformare e investire nella sanità. Si auspica, inoltre, una attenta attività di valutazione dei singoli interventi previsti nel PNRR ex ante e ex post e, da questa prospettiva, il ruolo del Parlamento è considerato essenziale, al punto da richiedere che la bozza di PNRR sia da questo approvata prima della trasmissione a Bruxelles. Infine, il giorno seguente, l’Aula del Senato ha approvato la risoluzione di maggioranza n. 6-00134, facendo propri i contenuti della relazione delle Commissioni.