FONTI INTERNAZIONALI 2022

Il 20 giugno 2022 è stata pubblicata la relazione finale della Commissione sui crimini internazionali, istituita dal Ministero della Giustizia con decreto ministeriale del 22 marzo 2022, contenente il progetto di Codice dei Crimini internazionali.

L’elaborazione di un codice dei crimini internazionali risponde all’esigenza richiamata nel d.m. 22 marzo 2022 di assicurare l’adempimento degli obblighi internazionali assunti dall’Italia in ambito penale, in particolare mediante l’adattamento nel diritto interno della materia dei crimini internazionali.

Il 14 dicembre 2021 il Senato della Repubblica ha approvato, dopo vari passaggi, una proposta di riforma che andrebbe ad inserire nel Codice penale un titolo VIII-bis intitolato “Dei delitti contro il patrimonio culturale”. Attualmente il progetto di legge è stato trasmesso alla Camera (n. 893-B) dove è oggetto di esame da parte della Commissione Giustizia.

 

Il 29 aprile 2022 la Germania ha avviato un nuovo procedimento contro l’Italia davanti alla Corte Internazionale di Giustizia (CIG). Come si legge nell’Application instituting proceedings and request for the indication of provisional measures. Certain questions of jurisdictional immunity and enforcement of judgements, Federal Republic of Germany v. Italian Republic (https://www.icj-cij.org/en), la Germania sostiene che, nonostante la pronuncia della CIG di dieci anni fa, nel caso che aveva visto contrapposti i due paesi nella stessa materia delle immunità giurisdizionali (CIG, Jurisdictional immunities of the State (Germany v. Italy: Greece intervening)), dal 2012 le corti interne italiane hanno continuato ad accogliere ricorsi contro la Germania (in merito a richieste di risarcimento dei danni nei confronti delle vittime di violazioni gravi del diritto internazionale umanitario commesse dal Terzo reich fra il 1943 e il 1945) in violazione dell’immunità cognitiva ed esecutiva (visto che si è prospettato il sequestro di alcuni immobili tedeschi situati a Roma per dare esecuzione alle sentenze italiane) di quest’ultima.

 

Il contenzioso sul cambiamento climatico sta attualmente vivendo una esponenziale crescita nel panorama internazionale. Se è da registrarsi la progressiva importanza delle istanze portate di fronte a organi di controllo internazionali, soprattutto per violazione di diritti umani derivanti dal cambiamento climatico, la prassi più consistente riguarda ricorsi presentati a livello domestico. A questo riguardo, le tipologie di ricorsi si possono raggruppare in tre categorie generali: 1. Investitori e/o consumatori che denunciano le imprese per frode, ovvero perché queste non hanno divulgato informazioni circa il loro impatto sul cambiamento climatico o le hanno divulgate in maniera fuorviante; 2. Ricorsi fondati sull’omissione da parte di Stati o enti privati di adeguate misure di prevenzione o gestione di eventi meteorologici estremi; 3. Ricorsi riguardanti l’attribuzione di responsabilità a Stati o enti privati circa il loro contributo al cambiamento climatico.

Osservatorio sulle fonti

Rivista telematica registrata presso il Tribunale di Firenze (decreto n. 5626 del 24 dicembre 2007). ISSN 2038-5633.

L’Osservatorio sulle fonti è stato riconosciuto dall’ANVUR come rivista scientifica e collocato in Classe A.

Contatti

Per qualunque domanda o informazione, puoi utilizzare il nostro form di contatto, oppure scrivici a uno di questi indirizzi email:

Direzione scientifica: direzione@osservatoriosullefonti.it
Redazione: redazione@osservatoriosullefonti.it

Il nostro staff ti risponderà quanto prima.

© 2017 Osservatoriosullefonti.it. Registrazione presso il Tribunale di Firenze n. 5626 del 24 dicembre 2007 - ISSN 2038-5633