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Atti del Convegno - Libera Università di Bolzano, 21-22 maggio 2015
 

Documenti

La protezione linguistica nelle Regioni a Statuto speciale fra lingue minoritarie e lingue dei nuovi immigrati

di Stefania Baroncelli

SOMMARIO: : 1. Le direttrici di ricerca. - 2. I risultati della ricerca. - 2.1. La tendenza a valorizzare la dimensione linguistica nella protezione dei diritti. - 2.2. L’accesso alla pubblica amministrazione. - 2.3. Il sistema scolastico. – 2.4. La lingua nel processo. – 2.5. Vecchie e nuove minoranze.

La tutela delle minoranze nel processo penale e minorile sudtirolese

di Benno Baumgartner

SOMMARIO: 1. Alcune considerazioni preliminari sul diritto all’uso delle lingue minoritarie nei procedimenti giudiziari. – 2. L’art. 109 c.p.p. e la problematica individuazione delle minoranze linguistiche «riconosciute». – 3. Dalla soluzione definitoria offerta dalla legge 482 del 1999 al definitivo il riconoscimento del diritto all’uso processuale di tutte le lingue minoritarie storiche. – 4. Le garanzie linguistiche delle minoranze “superprotette” nell’interpretazione del giudice nazionale. – 5. La tutela delle minoranze nazionali nella prospettiva europea. – 6. Considerazioni conclusive.

La Carta europea delle lingue regionali e minoritarie: potenzialità e freni

di Julinda Beqiraj

SOMMARIO: 1. Introduzione. ‒ 2. La Carta Europea delle Lingue Regionali o Minoritarie. ‒ 2.1. Ambito di applicazione. ‒ 2.2. Struttura e contenuto generale della Carta. ‒ 3. Prassi applicativa degli Stati: alcuni esempi settoriali. ‒ 3.1. Insegnamento. ‒ 3.2. Giustizia. ‒ 3.3. Vita economica e sociale. ‒ 4. Il disegno di legge di ratifica della Carta: recenti sviluppi. ‒ 5. Conclusione.

La lingua quale fattore di integrazione nella tutela del diritto alla salute

di Lucia Busatta

SOMMARIO: 1. Delimitazione dell’ambito di indagine. – 2. Lingua e linguaggi(o) in medicina: il consenso informato. – 3. Lingua, salute e vecchie minoranze. – 4. La lingua quale fattore di prevenzione e inte-grazione: il diritto alla salute dei migranti. – 5. Osservazioni conclusive.

Gli immigrati e il mondo del lavoro

di Orsolya Farkas

SOMMARIO: 1. Introduzione. – 2. Quadro giuridico per l’accesso al lavoro. – 3. Caratteristiche del mercato del lavoro. – 4. Strumenti per promuovere l’inclusione nel mercato del lavoro. – 4.1. Misure rivolte ai lavoratori. – 4.2. Strumenti per i datori di lavoro. – 4.3. Alcuni suggerimenti. – 5. Considerazioni finali.

Politiche della lingua e partiti etno-regionalisti. Aggregazione contra integrazione

di Roberto Farneti

SOMMARIO: 1. Introduzione. – 2. Nazione e lingua. – 3. Dalla classe all’identità. – 4. La logica antimaggioritaria. -- 5. Cittadinanza e integrazione linguistica. – 6. Due costellazioni. – 7. Conclusioni.

La giurisprudenza della Corte di Giustizia dell'UE sulla lingua processuale dinanzi ai tribunali altoatesini. Un'analisi del caso Grauel Rüffer

di Hannes Hofmeister

SOMMARIO: 1. Introduzione. – 2. Il fatto. – 3. Decisione: “Quod erat expectandum”. – 4. Valutazione critica. – 5. Prospettive future.

Immigrants' political participation in linguistically diverse territories - The Autonomous Province of Bolzano and the Region Valle d'Aosta in an international context

di Karl Kössler

SOMMARIO: 1. Introduction. – 2. Immigrants’ Political Participation: Context and Forms. – 2.1. Political Participation in Integration and Citizenship Studies. – 2.2. Forms of Participation. – 3. Local and Regional Voting Rights. – 3.1. Implicit Voting Rights through Naturalization. – 3.2. Explicit Voting Rights of Non-citizens. – 4. Consultative Bodies. – 5. Conclusions.

L'uso del Sardu e la sua situazione sociale e giuridica

di Alessandro Mongili

SOMMARIO: 1. Breve storia della lingua sarda. – 2. Conoscenza privata, stigma pubblico. La situazione sociolinguistica della Sardegna. – 3. Il quadro giuridico. – 4. La standardizzazione e la risardizzazione linguistica della Sardegna. – 5. Conclusioni.

L'uso della lingua tedesca nei servizi pubblici

di Ruth Margit Volgger

SOMMARIO: 1. La disciplina sull’uso della lingua tedesca nei servizi pubblici nello Statuto di Autonomia e nelle disposizioni di attuazione. – 2. Brevi cenni sulla terminologia e sulla qualificazione giuridica dei servizi pubblici. – 3. La normativa sulla tutela del diritto all’uso della lingua. – 4. Casistica attuale riguardante l’uso della lingua tedesca: nei servizi postali e nei rapporti con le compagnie di assicurazione nei contratti di assicurazione obbligatoria.

Recenti sviluppi in tema di uso delle lingue minoritarie nei procedimenti giudiziari

di Monica Rosini

SOMMARIO: 1. Alcune considerazioni preliminari sul diritto all’uso delle lingue minoritarie nei procedimenti giudiziari. – 2. L’art. 109 c.p.p. e la problematica individuazione delle minoranze linguistiche «riconosciute». – 3. Dalla soluzione definitoria offerta dalla legge 482 del 1999 al definitivo il riconoscimento del diritto all’uso processuale di tutte le lingue minoritarie storiche. – 4. Le garanzie linguistiche delle minoranze “superprotette” nell’interpretazione del giudice nazionale. – 5. La tutela delle minoranze nazionali nella prospettiva europea. – 6. Considerazioni conclusive.

La disciplina del sistema scolastico nelle autonomie speciali con "piccole" minoranze, tra plurilinguismi e diritto allo studio in "lingua propria"

di Flavio Guella

SOMMARIO: 1. Tutela dell’identità nell’uso della “lingua propria” e sostenibilità/efficienza dei sistemi scolastici per “piccole” minoranze. – 2. L’esperienza della Provincia autonoma di Trento. – 3. L’esperienza della Regione speciale Friuli-Venezia Giulia. – 4. Dal plurilinguismo per le minoranze storiche al plurilinguismo nell’insegnamento con lingue straniere veicolari: il progetto “Trentino trilingue”. – 5. I problemi di rilievo costituzionale: il diritto/dovere all’istruzione nel tutelare una lingua minoritaria in contesti dove già la lingua nazionale è debole. – 6. Il plurilinguismo nelle esperienze delle Regioni speciali “di confine” a fronte del contesto europeo: l’equilibrio tra identità e integrazione in un contesto plurilinguistico diffuso.

Nuove minoranze e accesso alla Pubblica Amministrazione quale strumento di inclusione e pari opportunità: La Provincia autonoma di Bolzano/Bozen e la Regione autonoma Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste in prospettiva comparata

di Roberta Medda-Windischer

SOMMARIO: 1. Introduzione. – 2. Note preliminari sulle specificità della Provincia autonoma di Bolzano/Bozen e della Regione autonoma Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste. 3. – Le minoranze storicotradizionali e le nuove minoranze originate dall‘immigrazione nel quadro della specificità dell´Alto Adige/Südtirol e della Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste. - 4. – Vecchie e nuove minoranze: “Convergenze parallele”? – 5. Quadro legislativo in tema di integrazione nella Provincia autonoma di Bolzano/Bozen e nelle Regione Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste. – 6. Misure e strategie tese a favorire l’accesso alla Pubblica Amministrazione tramite l’uso delle lingue. – 6.1. Misure forzate – indotte. – 6.2. Misure indirette. – 6.3. Misure mediate e per interposizione. – 6.4. Misure dirette. – 6.5. Misure sindacali. – 6.6. Misure associative. – 6.7. Misure informative. – 6.8. Misure funzionali e opportunistiche. – 6.9. Misure informali. – 7. Conclusioni in prospettiva comparata e raccomandazioni finali.

Il fattore linguistico e il diritto all'informazione

di Marta Tomasi

SOMMARIO: 1. Alcune considerazioni preliminari sul diritto all’uso delle lingue minoritarie nei procedimenti giudiziari. – 2. L’art. 109 c.p.p. e la problematica individuazione delle minoranze linguistiche «riconosciute». – 3. Dalla soluzione definitoria offerta dalla legge 482 del 1999 al definitivo il riconoscimento del diritto all’uso processuale di tutte le lingue minoritarie storiche. – 4. Le garanzie linguistiche delle minoranze “superprotette” nell’interpretazione del giudice nazionale. – 5. La tutela delle minoranze nazionali nella prospettiva europea. – 6. Considerazioni conclusive.

La disciplina giuridica sull'uso della lingua friulana nella pubblica amministrazione

di William Cisilino (in collaborazione con Pietro Bortolotti)

SOMMARIO: 1. Introduzione. - 2. Uso della lingua friulana nei rapporti fra cittadini e pubblica amministrazione (e viceversa). - 3. Il diritto all’uso del friulano negli organi collegiali. 4. - Toponomastica e bilinguismo visivo nelle amministrazioni pubbliche. - 5. Uso del friulano davanti all’autorità giudiziaria. - 6. La giurisprudenza della Corte costituzionale. - 7. La presenza del friulano negli Statuti degli enti locali. - 8. L’ARLeF-Agenzia regionale per la lingua friulana e il Piano generale di politica linguistica. Le azioni sugli usi pubblici del friulano.

Il ‘modello scolastico valdostano’ alla prova del tempo

di Roberto Louvin

SOMMARIO: 1. Le coordinate generali. – 2. Rallentamenti burocratici e quieta non movere. – 3. Il senso di un “adattamento” – 4. Le adaptations incompiute e la riscoperta del francoprovenzale. – 5. L’evoluzione del sistema europeo e nazionale: programmi, indicazioni e CLIL. – 6. Verso una rapida formulazione della normativa attuativa. – 7. Una notazione conclusiva.

Osservatorio sulle fonti

Rivista telematica registrata presso il Tribunale di Firenze (decreto n. 5626 del 24 dicembre 2007). ISSN 2038-5633.

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