Sul monopolio interpretativo (o presunto tale) della Corte europea dei diritti umani

di Fulvio Maria Palombino

SOMMARIO: 1. Introduzione. - 2. Le due dimensioni (soggettiva ed oggettiva) del giudizio che si svolge davanti alla Corte europea. - 3. Le ragioni che impediscono di affermare l'esistenza di un monopolio interpretativo della Corte europea. - 4. La rilevanza della diversa questione del valore della giurisprudenza di Strasburgo al di là del caso concreto: C. cost., n. 49/2015. - 5. Osservazioni conclusive.

 
The idea whereby the Strasbourg Court would be the sole judge entrusted with the interpretation of the European Con-vention of Human Rights does not find any support in its practice nor in the Convention itself. Neither is it possible to infer so from the Italian constitutional case-law. Hence, what is relevant is another question: whether the effects of a Strasbourg interpretation extend beyond the disputing parties. According to the Italian Constitutional Court, this might be the case but with a caveat, i.e. only where a "consolidated law" resulting from the jurisprudence of the Europe-an Court exists. Moving from the increasing trend of the latter to spell out unexpressed principles of the Convention, even though no reason suggests doing so, it is argued that a prudent approach in the matter appears both correct and necessary

Osservatorio sulle fonti

Rivista telematica registrata presso il Tribunale di Firenze (decreto n. 5626 del 24 dicembre 2007). ISSN 2038-5633.

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