D.P.G.R. Campania 6 marzo 2020, n. 45 - Unità di crisi regionale covid-19

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Pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Campania numero 23 del 09/03/2020

Parole di interesse: protezione civile; unità di crisi.

 

IL PRESIDENTE

PREMESSO CHE

  1. con deliberazione del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020, è stato dichiarato, per sei mesi, lo stato di emergenza sul territorio nazionale relativo al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili;
  2. con Ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione civile del 3 febbraio 2020, n. 630, per fronteggiare la citata emergenza, si è disposto che il Capo Dipartimento della protezione civile assicura il coordinamento degli interventi necessari, avvalendosi del medesimo Dipartimento, delle componenti e delle strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile, nonchè di soggetti attuatori, che agiscono sulla base di specifiche direttive, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica;
  3. con decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, sono state dettate "Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019”;
  4. ai fini del coordinamento delle azioni connesse allo stato di emergenza epidemiologica, con decreto del Presidente della Giunta regionale n. 37 del 27 febbraio 2020 è stata istituita specifica task-force, coordinata dal Direttore Generale per i Lavori pubblici e la Protezione Civile della Regione Campania;

RILEVATO

RILEVATO altresì che

- le medesime Misure operative individuano le principali attività per ogni livello di coordinamento, fermo restando quanto previsto dalle disposizioni emanate dal Ministero della Salute. A livello regionale si prevede:

  1. Ricognizione delle esigenze di DPI e di altri materiali utili a fronteggiare l’emergenza, per il successivo acquisto attraverso i Soggetti attuatori, previa autorizzazione del livello nazionale;
  2. Monitoraggio e supporto alle attività dei Servizi Sanitari locali, con particolare riferimento alle Strutture Ospedaliere e alle Strutture Socio-Sanitarie;
  3. Attuazione di quanto previsto dal piano regionale pandemico, se applicabile, e individuazione di una struttura sanitaria da dedicare ai pazienti positivi al COVID – 19 per ogni Azienda Sanitaria Locale; censimento dei posti letto di terapia intensiva a livello regionale;
  4. Pianificazione ed eventuale attivazione di aree di pre – triage, anche attraverso il ricorso alle strutture campali di protezione civile, per le strutture sanitarie allo scopo di dividere gli accessi ai Pronto Soccorso. Ricognizione delle strutture di protezione civile presenti a livello regionale idonee allo scopo;
  5. Ricognizione di strutture non militari idonee ad ospitare persone in quarantena, anche attraverso il coinvolgimento dei Comuni. Tali strutture dovranno rispettare criteri di carattere logistico e sanitario;
  6. Pianificazione ed eventuale attivazione di trasporti ospedalieri dedicati e supporto ai comuni per la pianificazione in materia di interventi di natura sanitaria;
  7. Organizzazione delle azioni volte ad assicurare la continuità dei servizi essenziali nelle aree interessate, o che potrebbero essere interessate, da misure urgenti di contenimento, attraverso il necessario raccordo con il Comitato operativo della protezione civile;
  8. Organizzazione delle azioni volte ad assicurare la continuità della fornitura dei beni di prima necessità nelle aree interessate, o che potrebbero essere interessate, da misure urgenti di contenimento;
  9. Ricognizione delle necessità in termini di risorse logistiche e di materiali utili a fronteggiare l’emergenza;
  10. Attività di comunicazione istituzionale, in raccordo con il livello nazionale;
  11. Attivazione delle Organizzazioni di volontariato territoriali;
  12. Attivazione di numeri verdi dedicati per fornire informazioni e supporto alla popolazione;
  13. Comunicazione istituzionale ed ai mass media locali sui dati relativi a positività riscontrate, decessi e guarigioni;
  14. Nel caso sia accertato una positività al COVID - 19, l'Azienda sanitaria regionale né da segnalazione alla SOR ed al Sindaco per le conseguenti

- con le medesime Misure operative si dispone, altresì, che le unità di  crisi  regionali  si raccordano con i/il CCS attivati, e mantengono comunque uno stretto raccordo con il livello provinciale anche in assenza di attivazione del CCS. I CCS garantiscono la comunicazione ed il necessario raccordo ai COC attivati, e per i comuni con i centri operativi di livello sub- comunale, con questi ultimi;

RITENUTO

Protezione Civile, l’Unità di crisi regionale, con i compiti ivi previsti, in sostituzione della task force di cui al DPGRC n. 37 del 27 febbraio 2020;

SENTITA la Prefettura di Napoli ai fini della designazione del proprio rappresentante per le attività dell’unità di crisi regionale;

VISTO l’art. 32 della Costituzione;

VISTO lo Statuto della Regione CAMPANIA;

Alla stregua dell’istruttoria compiuta dalla Direzione Generale per i lavori pubblici e la Protezione Civile e dalla Direzione Generale per la Tutela della Salute e il Coordinamento del SSR e delle risultanze e degli atti tutti richiamati nelle premesse, costituenti istruttoria a tutti gli effetti di legge,

DECRETA

 

  1. di costituire l’Unità di Crisi Regionale per l’attuazione delle attività, di livello regionale, ai sensi delle provvedimento Prot. COVID/0010656 del 3 marzo 2020 del Capo Dipartimento Protezione Civile (“Misure operative di protezione civile inerenti alla definizione della catena di comando e controllo, del flusso delle comunicazioni e delle procedure da attivare in relazione allo stato di emergenza determinato dal diffondersi del virus COVID-19”), al fine di garantire la tempestività ed appropriatezza delle informazioni e delle risposte dei diversi soggetti competenti; (protezione civile) (unità di crisi)
  1. di stabilire che l’Unità di Crisi Regionale ha sede operativa presso la sala EMERCOM di Protezione Civile Regionale sita alla Torre C3 del Centro Direzionale ed è come di seguito composta:
  1. di precisare che l’Unità di Crisi opererà in costante contatto con il dott. Gaetano Cupello, Capo di Gabinetto del Prefetto di Napoli, in rappresentanza della Prefettura Capoluogo, ai sensi di quanto disposto dal provvedimento prot. COVID/0010656 del 3 marzo 2020 del Capo Dipartimento Protezione Civile (“Misure operative di protezione civile inerenti alla definizione della catena di comando e controllo, del flusso delle comunicazioni e delle procedure da attivare in relazione allo stato di emergenza determinato dal diffondersi del virus COVID-19”);
  1. di demandare al Coordinatore dell’Unità di Crisi la individuazione dei singoli referenti per l’attuazione delle Misure operative come sopra individuate a livello regionale;
  1. di stabilire che l’Unità di Crisi si avvale di proprio personale, individuato con provvedimento del Coordinatore tra il personale in servizio presso gli uffici di appartenenza dei diversi componenti e che le altre strutture ed uffici regionali dovranno fornire all’Unità di Crisi regionale ogni supporto eventualmente richiesto, per i profili di rispettiva competenza;
  1. di stabilire che alle sedute dell’Unità di Crisi potranno partecipare eventuali ulteriori soggetti di volta in volta individuati in relazione alle criticità da affrontare;
  2. di fare obbligo all’Unità di Crisi di segnalare tempestivamente al Presidente/Soggetto Attuatore ogni esigenza o questione rilevante ai fini delle competenti valutazioni e determinazioni, ai sensi dell’OCDPCn.630 del 2.2020.
  1. Il presente provvedimento revoca e sostituisce il decreto del Presidente della Giunta regionale n. 37 del 27 febbraio 2020.

Il presente provvedimento è notificato ai diretti interessati ed è trasmesso al Dipartimento Protezione Civile Nazionale, agli Uffici Territoriali di Governo, all’ANCI, al Ministero per la Salute, all’Ufficio Scolastico Regionale, al Gabinetto del Presidente per l’inoltro alle Direzioni Generali Regionali e al BURC per la pubblicazione.

DE LUCA

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