D.C.R. Lombardia 25 febbraio 2020, n. XI/1008 - Mozione concernente il sostegno alle attività economiche lombarde penalizzate dall’emergenza sanitaria legata al COVID-19

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Parole di interesse: Cassa integrazione; cultura; eventi pubblici; imprese;  imprese; istruzione; lavoratori dipendenti; mutui; proroga termini; ristorazione; sostegni economici; trasporti; tributi.

Presidenza del Presidente Fermi

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA

 a norma degli articoli 122, 123 e 124 del Regolamento generale, con votazione nominale, che dà il seguente risultato:

Voti favorevoli n 66

Voti contrari n 0

Astenuti n 0

DELIBERA

di approvare il testo della Mozione n  321 concernente il sostegno alle attività economiche lombarde penalizzate dall’emergenza sanitaria legata al COVID-19, nel testo che così recita:

«Il Consiglio regionale della Lombardia

premesso che

− il contagio da «Coronavirus» sta determinando da alcuni giorni una situazione di grave emergenza sanitaria nella nostra Regione, e va estendendosi dalla provincia di Lodi, particolarmente colpita, anche alle altre province lombarde, seppur con gradi differenti di contagio;

− la macchina dei soccorsi sanitari si è attivata con la massima tempestività dal momento dell’allarme e sta predisponendo misure atte a contenere il contagio attraverso misure di isolamento delle zone considerate focolaio (oltre 50 000 persone in una decina di comuni del lodigiano), controlli sanitari mirati alle persone entrate in contatto con persone contagiate e che manifestano sintomi sospetti di tipo influenzale o di insufficienza respiratoria;

− la Regione ha emanato un provvedimento con il quale la popolazione viene invitata a ridurre al minimo le relazioni sociali, sospendendo eventi che possano favorire il diffondersi del contagio;

− in queste ore Prefetture, Sindaci e ATS stanno predisponendo ordinanze atte a contenere il diffondersi del contagio nei territori di competenza, attuando misure quali la chiusura di scuole, centri di aggregazione, attività commerciali e altro che dovesse rendersi necessario a prevenire l’ulteriore diffondersi del contagio;

− tutte le attività messe in campo in questi giorni sono coordinate e condivise con il Ministero della Salute, la Protezione civile e le autorità nazionali, regionali e territoriali competenti, al fine di attuare tutte le forme di precauzione e di difesa possibili per la salvaguardia della salute dei cittadini lombardi, compreso il personale sanitario particolarmente sotto pressione da diversi giorni;

− le informazioni provenienti dalle nostre istituzioni e le prime misure messe in atto dalle ordinanze già emerse lasciano prevedere che per almeno i prossimi 7/14 giorni le attività lavorative potranno subire un notevole rallentamento, sempre in funzione del contenimento della diffusione del virus;

− tale circostanza inevitabilmente è destinata a provocare ingenti danni anche di natura economica, a oggi impossibili da stimare, ma sicuramente molto elevati; la prevedibile forte riduzione delle attività lavorative comporterà già a fine mese e per i mesi a venire la necessità per numerose imprese, nei diversi settori produttivi, di provvedere con misure straordinarie alla corresponsione di stipendi, imposte, pagamento fornitori e approvvigionamento di materie prime, affrontando un periodo di gravi difficoltà economiche prevedibili sul medio e lungo periodo  Inoltre, il blocco delle scuole comporta per molte famiglie disagi lavorativi ed economici proporzionali alla durata della sospensione delle attività scolastiche;

− l’attuale contagio da Coronavirus che ha colpito la Lombardia in misura decisamente superiore al resto d’Italia e di altri Stati europei è destinato a produrre ulteriori incalcolabili danni economici nel tempo, sia per quanto riguarda le attività produttive, sia per i settori dei servizi e del turismo;

considerato che

− le suddette misure straordinarie di contenimento della diffusione della malattia non possono non includere, per essere efficaci, limitazioni alla vita sociale e pubblica dei cittadini, in modo tale da diminuire le possibilità di contagio;

 − le limitazioni alla vita sociale impongono la chiusura anticipata e una generale riduzione degli orari di lavoro per numerose categorie imprenditoriali;

evidenziato che

− oltre alla tutela della salute, occorre salvaguardare i cittadini dalle altre possibili conseguenze negative della malattia, ovvero dai danni collaterali che si ripercuotono sulla nostra economia;

− la mancanza di forme di salvaguardia economica potrebbe portare a una contrazione che causerebbe danni sociali enormi, da un aumento della disoccupazione all’impoverimento urbano dovuto alla chiusura di attività e quindi alla conseguente «desertificazione», con problemi sociali annessi, di intere aree delle città lombarde;

rilevato che

− da diverse fonti si apprende che l’impatto economico potrà essere molto gravoso, infatti: «la caduta del PIL dipenderà in larga misura dal protrarsi di questa situazione, oltre che dall’andamento del commercio internazionale: potrebbero essere non frazioni (lo 0,2 per cento di cui ha parlato il governatore Visco), ma punti percentuali»;

− per quanto riguarda il peso del mondo produttivo settentrionale sul resto del Paese, secondo l’ISTAT, «il PIL dell’Italia nel 2017 - ultimo anno per cui ci sono i dati ripartiti per regioni - è stato pari a 1 725 miliardi circa di euro  La Lombardia ha contribuito per 383,2 miliardi, il Veneto per 162,5 miliardi, l’Emilia-Romagna per 157,2 miliardi  Dunque, sommando i dati delle tre regioni, risulta un contributo al PIL nazionale pari a circa 703 miliardi di euro  In percentuale rispetto al PIL si tratta del 40,1 per cento», scrive Milano Finanza, prospettando dunque ripercussioni a dir poco preoccupanti;

impegna il Presidente e la Giunta regionale

 − a prevedere, compatibilmente con le risorse disponibili nel Bilancio regionale, misure dirette di sostegno straordinarie – contributi e/o finanziamenti agevolati – nei confronti di tutte le categorie economiche, in particolare MPMI e liberi professionisti, colpite dai provvedimenti restrittivi dovuti alla diffusione del Coronavirus, su tutto il territorio lombardo, a partire dalla «zona rossa»; (imprese) (attività lavorative) (sostegni economici)

− a farsi carico presso il Governo nazionale affinché quest’ultimo si faccia promotore di una serie di azioni necessarie a sostenere le attività imprenditoriali, economiche e lavorative in genere che risultano penalizzate dall’attuale emergenza sanitaria legata alla diffusione del COVID-19, tra le quali: (imprese) (attività lavorative) (sostegni economici)

Il presidente: Alessandro Fermi

I consiglieri segretari: Giovanni Francesco Malanchini, Dario Violi

Il segretario dell’assemblea consiliare: Silvana Magnabosco

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