D.C.R. Lombardia 4 maggio 2020, n. XI/1037 - Ordine del giorno concernente le misure di sostegno ai lavoratori dipendenti da remoto

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Parole di interesse: attività lavorative; famiglie; lavoro agile

 

Presidenza del Presidente Fermi

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA

Visto il progetto di legge n 121 «Interventi per la ripresa economica»;

a norma dell’art 85 del Regolamento generale, con votazione palese, per alzata di mano;

DELIBERA

di approvare l’Ordine del giorno n 1005 concernente le misure di sostegno ai lavoratori dipendenti da remoto, nel testo che così recita:

«Il Consiglio regionale della Lombardia

premesso che

− l’articolo 1 k del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 26 aprile 2020 dichiara la sospensione dei servizi educativi per l’infanzia e le attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché la frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, comprese le università e di tutte le istituzioni di formazione, dei corsi professionali e di qualsiasi attività formativa;

− il medesimo decreto prevede agli stessi articolo e comma il prosieguo delle attività di istruzione e formazione da remoto;

considerato che

− non è certa la riapertura delle scuole di ogni ordine e grado entro la fine dell’anno scolastico e dell’anno solare;

− non è stata presa in considerazione la presenza di figli minori di anni quattordici all’interno di nuclei familiari (secondo la legge) con entrambi i conviventi impegnati in attività lavorativa da ufficio e non più da remoto;

− le misure di restrizione e contenimento non consentono la presa in carico dei figli da parte dei nonni;

− la presenza di babysitter è altamente sconsigliabile date le limitazioni e le ovvie preoccupazioni in tema di contagio;

− i minori di anni sei non sono obbligati a indossare mascherine protettive;

− su segnalazione di cittadini lombardi, alcune aziende private avvieranno a partire dal 4 maggio un graduale rientro dei propri dipendenti presso le proprie sedi di ufficio senza alcuna misura di esenzione o tutela per nuclei familiari con figli minori di anni quattordici e con entrambi i genitori richiamati alla sede di lavoro;

− il congedo parentale è previsto, fino agli otto anni, con indennità pari al 30 per cento della retribuzione giornaliera media e cessa a partire dal giorno successivo al compimento dell’ottavo anno di età del bambino;

impegna la Giunta regionale

a inserire negli «interventi per la ripresa economica» delle misure di assistenza a tali nuclei familiari, incentivando lo smart working per le aziende attive in un settore lavorativo eseguibile da remoto per i dipendenti con figli minori di quattordici anni a carico e con il convivente anch’esso/a impegnato/a in attività lavorativa in ufficio dal 4 maggio ad essa richiamato/a; (lavoro agile) (attività lavorative) (famiglie)

invita, altresì, la Giunta regionale

 − a interloquire con il Governo al fine di prevedere maggiore flessibilità per il congedo parentale per un convivente nel caso in cui entrambi siano genitori di un figlio con età minore di 14 anni e siano lavoratori impossibilitati, per la natura della propria attività, a svolgere la propria professione da remoto;

− a sostenere, nel limite delle risorse finanziarie, un incentivo allo smart working per le famiglie non in grado di sostenere la spesa informatica, o di consumo, necessaria all’attività lavorativa da remoto»

Il presidente: Alessandro Fermi

Il consigliere segretario: Giovanni Francesco Malanchini

Il consigliere segretario provvisorio: Niccolò Carretta

Il segretario dell’assemblea consiliare: Silvana Magnabosco

 

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