Alla luce del parere contrario del Parlamento finlandese, la 14a Commissione del Senato esamina la proposta di direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia (3/2022)

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XVIII leg., A.S., res. int., seduta del 3 agosto 2022, p. 1 ss.

Motivo della segnalazione

Nel corso della seduta del 3 agosto 2022, la 14a Commissione permanente del Senato ha concluso l’esame della proposta di direttiva COM(2021) 802 la quale reca la rifusione (abrogazione e sostituzione con modifiche) della direttiva 2010/31/UE, sulla prestazione energetica nell’edilizia. Obiettivo della direttiva era quello di allineare la normativa UE agli obiettivi del Green Deal europeo e contribuire al conseguimento di un parco immobiliare dell’UE a emissioni zero entro il 2050.


L’esame della direttiva è stato in particolare condotto alla luce degli argomenti contenuti nel parere motivato (contrario) espresso dal Parlamento finlandese sui principi di sussidiarietà e proporzionalità. Ad avviso del Parlamento finlandese, l’Unione europea dovrebbe limitarsi a disciplinare il quadro generale e gli obiettivi dei piani nazionali di miglioramento edilizio, astenendosi dall’introdurre vincoli in materia di ristrutturazione obbligatoria del parco immobiliare negli Stati membri.
Diversamente dal Parlamento finlandese, la 14a Commissione permanente del Senato ha ritenuto la proposta di direttiva conforme al principio di sussidiarietà. Gli obiettivi in materia di clima ed energia individuati dall’UE presuppongono infatti un intervento del legislatore dell’Unione anche nel campo dell’edilizia.
Al tempo stesso, la 14a Commissione permanente del Senato ha formulato alcune osservazioni in relazione al rispetto del principio di proporzionalità. Come si legge nel testo della risoluzione approvata, “la proposta pone obiettivi ambiziosi condivisibili quanto ai risultati di riduzione del consumo energetico degli edifici e dell’emissione di gas nocivi per l’ambiente, da raggiungere, senza tuttavia assicurare la disponibilità delle risorse finanziarie necessarie a tale scopo, soprattutto considerando che gli edifici maggiormente inquinanti e meno efficienti dal punto di vista energetico sono spesso legati a situazioni di povertà energetica e di degrado sociale”.