Interna corporis degli organi costituzionali

La Commissione speciale per l’esame degli atti urgenti adottati dal Governo nella XIX legislatura (3/2022)

1. Il passaggio tra la XVIII e la XIX legislatura si è realizzato in un delicato frangente sia per la necessaria attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), sia perché si inserisce nella fase iniziale del più ampio procedimento che dovrebbe portare all’approvazione della legge di bilancio. Per questo ha ricoperto una particolare importanza l’istituzione, seppure per un periodo tutto sommato breve, delle Commissioni speciali per l’esame degli atti urgenti presentati dal Governo.

Nel periodo che è intercorso tra la convocazione della prima seduta delle nuove Camere (13 ottobre 2022) e l’istituzione delle Commissioni permanenti competenti per materia (che si è completata a metà del mese successivo) il Parlamento ha dovuto garantire l’esame e l’eventuale approvazione degli atti urgenti che sono stati adottati dal Governo.

 

In particolare, quelli presentati alle Camere dal Governo Draghi erano provvedimenti particolarmente importanti, anche per l’ampio raggio di azione degli “affari correnti” indicato al Governo dimissionario dal Presidente della Repubblica (e concretizzata dalla circolare sul disbrigo degli affari correnti del 22 luglio 2022). Si potrebbe ritenere che il celere scioglimento delle Camere possa essere stato voluto anche al fine garantire alla nuova legislatura la più rapida operabilità per garantire la necessaria attuazione del PNRR e per evitare l’esercizio provvisorio. Infatti, alcuni dei procedimenti che era necessario affrontare sono stati la conversione del decreto-legge n. 144 del 2022 (c.d. Aiuti-ter), l’esame della Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza (NADEF), oltre alla già citata attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

L’urgenza della conversione del decreto-legge n. 144 del 2022 era chiara, essendo il provvedimento del 23 settembre e restando di fatto solo un mese per evitare la decadenza degli effetti. Anche la NADEF è stata approvata in Consiglio dei ministri il 28 settembre e poi aggiornata il 4 novembre dal nuovo Governo. La NADEF deve essere esaminata e approvata dalle Camere, tramite risoluzioni, prima di essere inviata alla Commissione europea. Dopo questo passaggio il Governo dovrà presentare alle Camere il Documento Programmatico di Bilancio e il disegno di legge di bilancio (approvato nel Consiglio dei Ministri del 21 novembre, in ritardo sì rispetto al termine del 20 ottobre previsto dalla normativa vigente, ma da considerarsi in qualche modo inevitabile, vista la cessazione anticipata della XVIII legislatura e i tempi per la formazione del Governo a seguito delle elezioni del 25 settembre).

2. Per esaminare questi provvedimenti si è istituita una Commissione speciale omnibus sul piano della competenza (come avviene dalla XIV Legislatura, cfr. E. Lattuca, La Commissione speciale per l’esame degli atti del Governo come strumento ordinario di avvio della legislatura, 2018), Proprio sulle aree di intervento deferite alla Commissione speciale Camera e Senato hanno operato una scelta diversa (L. Bartolucci, Le nuove Camere alla sfida delle “asimmetrie” su gruppi e commissioni parlamentari, LUISS School of Government Policy Brief n. 25/2022).

Al Senato, la Conferenza dei Capigruppo ha stabilito, ai sensi dell’articolo 24 del Regolamento, la costituzione di una Commissione speciale per l’esame degli atti urgenti presentati dal Governo, composta da 27 membri nominati sulla base delle designazioni dei gruppi, nel rispetto del principio di proporzionalità tra i gruppi. Oltre ad avere la competenza di merito sui singoli provvedimenti, ha assorbito le competenze di ogni altra commissione in sede consultiva, anche con riguardo agli eventuali pareri obbligatori.

Alla Camera dei deputati è stata istituita una Commissione speciale, ai sensi dell’articolo 22, comma 2, del Regolamento, ma deferendole solo il compito di esaminare il disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge n. 144 del 2022. La Commissione, composta da 35 deputati, ha avuto competenza con riferimento a tutti i profili di merito del disegno di conversione, tra cui quelli relativi alle conseguenze di carattere finanziario e avrebbe cessato le sue funzioni una volta completato l’iter del provvedimento. Bisogna sottolineare, però, che la competenza della stessa Commissione è stata integrata due volte dal plenum della Camera: una per assegnarle l’esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 153/2022 in materia di accise e di IVA sui carburanti (seduta del 24 ottobre); una seconda quando è stato ricompresa anche la NADEF (seduta del 7 novembre).  Nella seduta del 9 novembre un intervento in sede referente sulla NADEF ha concluso l’attività della Commissione. È opportuno notare, infine, come le Commissioni di Camera e Senato, anche per efficientare gli interventi, hanno organizzato i propri lavori d’intesa tra loro (come emerge dal verbale della seduta dell’8 novembre della Commissione costituita presso il Senato).

3. È interessante notare come Camera e Senato continuino a registrare diversità di approccio anche in ambiti d’intervento abbastanza omogenei. La competenza della Commissione speciale istituita presso Camera era fin dall’inizio troppo contenuta, tanto che sono state necessarie ben due integrazioni, mentre la scelta operata dal Senato è apparsa la più idonea, anche perché riesce a fornire copertura a eventuali interventi urgenti (soprattutto qualora la formazione del Governo sia più lunga del previsto).

Osservatorio sulle fonti

Rivista telematica registrata presso il Tribunale di Firenze (decreto n. 5626 del 24 dicembre 2007). ISSN 2038-5633.

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