Archivio note e commenti

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Competenza concorrente e fonti secondarie nel “governo” delle energie rinnovabili

di Cesare Mainardis

 

SOMMARIO: 1. Introduzione. – 2. La disciplina delle fonti energetiche rinnovabili (FER), in un quadro normativo multilivello. – 3. Il concorso – non sempre riuscito – di Stato e Regioni nella regolazione di una materia concorrente: l’esempio delle FER. – 3.1. (segue) Vincoli statali e discrezionalità regionale. – 3.2. (segue) Legge, amministrazione e una autonomia non sempre ben esercitata. – 4. Norme tecniche e competenza legislativa concorrente. – 4.1. (segue) L’eccezione alla regola, anche nel settore delle FER. – 4.2. (segue) Qualche critica ad un orientamento – in apparenza – consolidato. – 5. Leale collaborazione, “ponderazione concertata” e fonti secondarie.

 

The paper – after a brief overview of the multilevel discipline on renewable energies sources (RES) at the EU, state and regional level – explores two profiles. The first concerns the concurrence of state and regional competences, with particular reference to the localization of the RES on the territory and to the discipline of the authorization procedure. The second instead concerns the integration - by secondary state sources - of the legislative parameter with the consequent limitation of regional legislative autonomy.

La nuova legge statutaria della Regione siciliana. Much ado about nothing?

di Marco Armanno

 

SOMMARIO: 1. Premessa. – 2. L’oggetto della nuova legge statutaria. – 3. Le principali novità della legge statutaria tra continuità e innovazione. – 4. La forma di governo regionale tra fonti del diritto e sistema politico: le prospettive future.

 

The article explores the “legge statutaria” n. 26/2020, recently passed by the Regional Assembly of Sicily. It tries to clarify the functioning of some legal instruments related with the form of regional government.vAlthough it does not seem to be a “revolutionary” novelty it could be appreciated as a first step towards a more effective implementation of the norms included in the “Statuto” of one of the five Italian Regions provided of a special autonomy.

 

L’adeguamento delle fonti regionali alla normativa europea. dalle disposizioni su recepimento e attuazione alla loro implementazione: un ‘cammino’ ancora in cerca di ‘itinerario’

di Nicola Pettinari

 

SOMMARIO: 1. Aspetti introduttivi. Contesto, oggetto e metodo – 2. L’attuazione del diritto dell’Unione europea da parte delle Regioni italiane: strumenti, soggetti e procedure nella normativa statale italiana prima e dopo la riforma del Titolo V – 2.1. La normativa statale antecedente alla riforma del Titolo V: dal D.P.R. 24 luglio 1977, n. 616 alla legge 24 aprile 1998, n. 128 – 2.2. La Riforma del Titolo V. Gli elementi di innovazione nel testo costituzionale e i conseguenti tratti evolutivi nelle fonti sub-costituzionali – 2.3. La normativa di rango primario statale dalla legge 5 giugno 2003, n. 131 (“La Loggia”) alla legge 24 dicembre 2012, n. 234 – 3. Le fonti regionali (dagli Statuti di «seconda generazione» alle leggi europee e di procedura). Contenuti e implementazione: linee di tendenza e criticità tra modello periodico e modello saltuario – 4. Riflessioni conclusive. Quali coordinate per un ‘itinerario’ al tempo presente?

 

The question of the transposition and implementation of EU legislation in regional legal orders within the Member States is, at present, the subject of a necessary analysis for the contemporary constitutionalist who deals with legal sources as a research topic. This is all the more true in the context of the so-called “Europe of the Regions”. Although a significant presence of normative provisions aimed at adapting regional legal sources to the European normative order can be detected in Regional Statutes, in Internal Regulations of the Legislative Assemblies, and in some Procedural Laws (which certifies awareness of the need to regulate the two-way interaction between Regions and European Union about what is of interest here), it appears that in Italian Regions there are critical issues worthy of particular attention. One of the most relevant of these critical elements emerges with particular evidence in relation to the typical profiles of the “periodic implementation model”: first of all the failure to approve the European Regional Law. Some margins for development are, however, conceivable as regards the transposition and implementation based on the modalities of the “occasional model”. The analysis carried out (with regard to both the contents of the normative provisions and their state of implementation) will lead to the elaboration of some theoretical and operational coordinates that can be used for each Italian Region, in order to make the 'path' so far traveled (in a bumpy way) a real 'itinerary' (in which the ends are well pursued through the critical re-reading of the existing regulatory and procedural instruments).

 

 

 

Un nuovo richiamo allo spirito di leale collaborazione istituzionale nel rispetto dei limiti delle reciproche attribuzioni: brevi riflessioni a margine dell’ordinanza n. 132/2020 della Corte costituzionale

di Marta Picchi

 

SOMMARIO: 1. Premessa. – 2. Diritti e valori che necessitano di un nuovo bilanciamento. – 3. Un raffronto con l’ordinanza n. 207/2018. – 4. La complementarietà dei principi di leale collaborazione e di separazione dei poteri. – 5. Riflessioni conclusive.

 

This essay examines the recent order of the Constitutional Court warning the Lawmaker with the simultaneous postponement of the treatment of questions of constitutional legitimacy. In particular, it focuses mainly on the renewed invitation for Parliament to cooperate while respecting each other’s powers.

Osservatorio sulle fonti

Rivista telematica registrata presso il Tribunale di Firenze (decreto n. 5626 del 24 dicembre 2007). ISSN 2038-5633.

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