Interna corporis degli organi costituzionali

A cura di Nicola Lupo, con la collaborazione di Cristina Fasone, Luca Gori e Giovanni Piccirilli


 

 

Il 22 settembre 2023 ha avuto inizio la XI Consiliatura del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL) con l’insediamento dei 64 membri, che rimarranno in carica per il quinquennio 2023-2028. I suddetti componenti sono stati nominati con i Decreti del Presidente della Repubblica del 5 maggio, del 25 maggio e dell’8 settembre di quest’anno, nella misura di 22 rappresentanti dei lavoratori dipendenti, 9 rappresentanti dei lavoratori autonomi, 17 rappresentanti delle imprese, 6 rappresentanti delle  associazioni di promozione sociale e delle organizzazioni di volontariato e 10 esperti (dei quali due di nomina del Presidente del Consiglio dei Ministri e otto di nomina del Presidente della Repubblica). Fatta salva quest’ultima categoria, la nomina avviene su designazione delle organizzazioni di rappresentanza, recepita poi in una proposta del Presidente del Consiglio, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, ai sensi degli artt. 2, 4 e 7 della legge 30 dicembre 1986, n. 936. La carica ha una durata di cinque anni ed è rinnovabile: nella consiliatura in esame, sono stati 12 i membri confermati (18,75%), in maggioranza appartenenti alla categoria dei rappresentanti dei lavoratori dipendenti (ben 7), ma si registrano anche tre rappresentanti delle imprese e due degli autonomi.

1. Con la presentazione, il 1° marzo 2023, del Doc.II, n. 6, d’iniziativa del deputato Pastorino (Misto - +Europa), che riprende la proposta di modifica, già presentata dallo stesso Pastorino nella XVIII legislatura (doc. II, n. 21), si mira a introdurre la previsione del Codice di condotta ed i suoi contenuti essenziali nel Regolamento della Camera.

Nelle sedute dell’8 e del 15 novembre 2023, la Giunta per il Regolamento della Camera dei Deputati è stata chiamata ad esprimersi sulla vicenda della scissione del gruppo politico Azione-Italia Viva-Renew Europe. In questa occasione, la Giunta ha adottato un parere che integra, ulteriormente specificandolo, il noto parere del 22 maggio 2006 in materia di costituzione di gruppi in deroga al requisito numerico previsto dall’art. 14, c. 1 Reg. Cam., ai sensi del comma secondo della medesima disposizione.

Nella seduta del 13 dicembre 2023 del Comitato per la legislazione della Camera dei deputati è stata deliberata una proposta di indagine conoscitiva sui profili critici della produzione normativa che, nelle intenzioni dei proponenti, verrà condotta congiuntamente all’omologo organo istituito al Senato a partire da questa legislatura.

Il 12 novembre 2023, alla scadenza del proprio mandato novennale, la professoressa Silvana Sciarra è cessata dalla carica di Giudice della Corte costituzionale[1]. Stante il divieto di prorogatio sancito dall’art. 135, comma 4° Cost.[2], oltre che l’ufficio di Giudice, Sciarra ha lasciato vacante l’incarico di Presidente della Corte costituzionale.

Come accaduto altre trentasei (36) volte dal 1956[3], la Corte costituzionale ha quindi provveduto a individuare al proprio interno un Presidente facente funzione, così da consentire la convocazione e lo svolgimento delle sedute nel periodo di vacanza del vertice del collegio. Ad assumere tale incarico è stato il professor Augusto Antonio Barbera[4].

Osservatorio sulle fonti

Rivista telematica registrata presso il Tribunale di Firenze (decreto n. 5626 del 24 dicembre 2007). ISSN 2038-5633.

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