Note e commenti (n. 1/2025)

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Il caso Elmasry: il rapporto tra la legge 237/2012 e lo Statuto della Corte penale internazionale

di Khrystyna Gavrysh

 

SOMMARIO: 1. Premessa: i fatti del caso. – 2. Attuazione dello Statuto della Corte penale internazionale nell’ordinamento italiano. – 3. Analisi degli obblighi applicabili: obbligo di cooperazione. – 3.1 Poteri del Ministro della giustizia. – 3.2 Obbligo di consultazione. – 3.3 Obbligo di eseguire l’arresto e di consegnare l’accusato alla CPI. – 4. Obbligo di interpretazione conforme della l. n. 237/2012 allo Statuto della Corte penale internazionale nel caso Elmasry. – 5. Accertamento della mancata cooperazione. – 6. Osservazioni conclusive.

 

Recently, the Italian authorities had their first significant opportunity to implement cooperation procedures with the International Criminal Court (ICC). This case involved the request for the surrender of the Libyan citizen Elmasry, who is accused by the ICC of having committed war crimes and crimes against humanity. Despite their obligation to cooperate with the ICC, the Italian judicial authorities refused to validate the arrest on the grounds of the Minister of Justice’s lack of involvement in the validation procedure, thus de facto avoiding a decision on the surrender request. This paper explores the powers of the Minister of Justice in the cooperation procedure with the ICC, the obligation of consultation and the obligations related to the execution of arrest and surrender, in light of the requirement to interpret Law No. 237/2012 in conformity with the ICC Statute.

La Corte costituzionale si pronuncia (ancora) sulla questione di genere nell’ordinamento del personale del corpo di polizia penitenziaria e coglie l’occasione per ritornare sul tema della disapplicazione

di Monica Parodi

 

SOMMARIO: 1. Introduzione. – 2. La presenza femminile nel Corpo della Polizia penitenziaria, cenni. – 3. I fatti all’origine del ricorso e l’ordinanza del Consiglio di Stato del 16 novembre 2023 – 4. La sentenza 181/2024 della Corte costituzionale e la necessità di ribadire il principio della parità di trattamento tra uomini e donne nelle condizioni di impiego delle Forze di polizia – 5. (segue) Il rapporto tra norme di diritto dell’Unione dotate di effetti diretti e norme interne contrastanti: il “tono costituzionale” come criterio per orientare la scelta del giudice comune in tema di disapplicazione – 6. Considerazioni su un possibile sistema improntato a un “concorso di rimedi” nella prospettiva del diritto dell’Unione – 7. Conclusioni.

 

This contribution provides an analysis of ruling no. 181/2024 of the Italian Constitutional Court, focusing on both the issue of gender equality within Penitentiary Police and the relationship between national law and European Union law. While acknowledging the judgment as a significant step toward affirming the general principle of equality and non-discrimination between men and women in labor law, the paper offers a critical reflection on the Court’s reading that seems to favor the domestic route of constitutional legitimacy review over the disapplication of national law. Finally, the contribution explores possible alternatives to promote a coexistence between internal and European remedies.

Cannavacciuolo e altri c. Italia: la questione della “terra dei fuochi” di fronte alla Corte europea dei diritti dell’uomo. Alcune considerazioni sui profili sostanziali della sentenza pilota

di Agnese Vitale

 

SOMMARIO: 1. Introduzione. – 2. Profili di ammissibilità del ricorso. – 2.1. Locus standi delle associazioni e l’inapplicabilità dell’eccezione KlimaSeniorinnen. – 2.2. La qualità di vittima dei ricorrenti individuali. – 3. Sul merito: applicazione dell’art. 2 CEDU. – 3.1. Allentamento del nesso causale. – 3.2. Diritto alla vita vs. diritto al rispetto della vita privata e familiare. – 3.3. L’approccio precauzionale e il diritto ad un ambiente sano. – 3.3. La dimostrazione della mancata dovuta diligenza da parte delle autorità italiane. – 4. Le misure indicate al governo italiano ai sensi dell’art. 46 CEDU e il rinvio della questione dei rimedi. – 5. Considerazioni conclusive.

 

The European Court of Human Rights (ECHR), with Judgment of January 30, 2025, Cannavacciuolo and others v. Italy,  established that the Italian State has violated art. 2 of the European Convention  (right to life) for not having taken all the necessary measures to safeguard the lives of the applicants residing in the municipalities of the territory of “Terra dei Fuochi” in  the Campania region

Osservatorio sulle fonti

Rivista telematica registrata presso il Tribunale di Firenze (decreto n. 5626 del 24 dicembre 2007). ISSN 2038-5633.

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