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NEW - Banca d’Italia: un atto normativo non rientrante nel «Programma dell’attività normativa dell’Area Vigilanza per l’anno 2011» (3/2011)

Dal sito istituzionale della Banca d’Italia si ricava che, nel periodo giugno-settembre 2011, l’istituto ha adottato un unico atto normativo, ovverosia il provvedimento del governatore del 5 luglio 2011, recante «Attuazione del Titolo II del decreto legislativo n. 11 del 27 gennaio relativo ai servizi di pagamento (Diritti e obblighi delle parti)»

Tale atto, peraltro, non rientra fra quelli previsti nel «Programma dell’attività normativa dell’Area Vigilanza per l’anno 2011» di cui si è dato conto nel precedente n. 2/2011 di questa rivista: e ciò, evidentemente, trattandosi di un atto il cui oggetto non è stato ritenuto attinente all’Area in questione.

L’atto normativo qui considerato trova il proprio fondamento legislativo esplicito e puntuale nell’art. 31 del D.Lgs. n. 11/2010, recante «Attuazione della direttiva 2007/64/CE, relativa ai servizi di pagamento nel mercato interno, recante modifica delle direttive 97/7/CE, 2002/65/CE, 2005/60/CE, 2006/48/CE, e che abroga la direttiva 97/5/CE», laddove appunto, con riferimento alla normativa del titolo II del decreto medesimo, rubricato «Diritti ed obblighi delle parti»,  così si dispone: «Nell’esercizio della funzione di cui all’articolo 146 del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, di cui al decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, la Banca d’Italia emana disposizioni di carattere generale o particolare volte a […] dare attuazione al presente titolo […]».

Nel caso di specie è stata sicuramente adottata la procedura di consultazione pubblica prevista e disciplinata dall’art. 4 del «Regolamento recante la disciplina dell’adozione degli atti di natura normativa o di contenuto generale della Banca d’Italia nell’esercizio delle funzioni di vigilanza bancaria e finanziaria, ai sensi dell’articolo 23 della legge 28 dicembre 2005, n, 262», a suo tempo segnalato nel n. 2/2010 di questa rivista.

Nel sito dell’Istituto, infatti, è reperibile un lungo documento contenente le «principali osservazioni» pervenute all’istituto su di un documento di consultazione che peraltro, attualmente, non è più dato reperire nel sito medesimo.

Nel sito dell’istituto infine, come purtroppo sempre avviene, non vengono indicati gli estremi Gazzetta Ufficiale in cui è stato pubblicato il provvedimento in questione: il che, fra l’altro, non agevola un immediato riscontro dell’esatta intitolazione del provvedimento medesimo.

Osservatorio sulle fonti

Rivista telematica registrata presso il Tribunale di Firenze (decreto n. 5626 del 24 dicembre 2007). ISSN 2038-5633.

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