Autorità Nazionale Anticorruzione (2/2022)

 Aggiornato al 9 luglio 2022

 

L’attività regolamentare dell’Autorità Nazionale Anticorruzione è stata particolarmente intensa negli ultimi e ha riguardato importanti aree di intervento dell’ANAC[1].

Il regolamento per la costituzione e la gestione di un Registro dei Responsabili della prevenzione della corruzione e della trasparenza è stato approvato per garantire la «necessaria trasparenza e certezza sui soggetti cui è stato conferito l’incarico di RPCT e per agevolare l’invio di comunicazioni istituzionali loro destinate, anche su eventi ed iniziative di interesse». Tale Registro degli RPCT presenti nelle amministrazioni e negli enti conterrà anche i relativi indirizzi di posta elettronica certificata.

 

La costituzione del Registro è funzionale al potenziamento dei canali di comunicazione tra l’Autorità e i RPCT nonché alla creazione di una rete nazionale dei Responsabili della prevenzione della corruzione e della trasparenza.

Per questo motivo, l’iscrizione è riservata esclusivamente ai RPCT nominati ai sensi dell’art. 1, settimo comma, l. n. 190/2012, e non è – per espressa previsione del regolamento – aperta ai loro collaboratori o ausiliari, comunque denominati.

L’iscrizione viene effettuata attraverso il sistema di registrazione utenti reso disponibile sul portale istituzionale dell’Autorità, tramite il quale il RPCT richiede ed ottiene un’utenza di accesso ai servizi dell’Autorità riservati ai RPCT e dichiara, sotto la propria responsabilità, il proprio incarico di RPCT.

Sempre nel periodo di interesse della presente nota, è stato approvato il regolamento sull’attività di vigilanza collaborativa.

Come si legge nella scheda illustrativa di accompagnamento dell’atto, l’Autorità ha effettuato un’analisi sull’attività di vigilanza collaborativa con l’intento di «migliorare eventuali profili critici o, comunque, perfettibili e, soprattutto, di rendere maggiormente accessibile e più efficace l’istituto, in funzione di supporto a tutte le stazioni appaltanti».

A tal fine, l’ANAC ha ritenuto importante approvare un nuovo regolamento che, pur confermando – con riferimento agli aspetti procedurali – l’impianto generale del precedente, introduce degli emendamenti diretti a migliorarne ed ampliarne l’ambito applicativo, oltre a tener conto di modifiche organizzative interne, di correzioni al testo già approvate dal Consiglio e ad apportare modifiche di mero drafting.

Nel regolamento si registra un più chiaro riferimento alla prevenzione di situazioni di conflitto di interessi, che costituisce indubbiamente uno degli aspetti su cui maggiormente viene posta l’attenzione nel corso dell’attività di vigilanza. Ad esempio, sebbene non siano stati introdotti nuovi strumenti, è stato considerato utile dare maggiore evidenza ai controlli che l’Autorità già normalmente effettua, con il supporto della Guardia di Finanza, sull’eventuale sussistenza di situazioni di conflitto di interessi, con particolare riferimento ai membri ed al presidente delle commissioni giudicatrici.

Altrettanto importante è l’espresso riferimento alla possibilità – già verificatasi in alcuni casi – che l’Autorità possa estendere il proprio supporto alla stazione appaltante, che ne faccia richiesta, alla fase di esecuzione del contratto; ciò, al fine di ampliare il campo dell’ausilio reso, anche rispetto a quanto testualmente indicato dall’art. 213, terzo comma, lett. h), che si riferisce solo al supporto per l’attività di preparazione e gestione della gara.

È interessante notare che le modalità di svolgimento della vigilanza collaborativa con la stazione appaltante  verranno definite, a norma dell’art. 6, in un protocollo di azione, predisposto dall’ufficio competente, su indicazione del Presidente, che lo sottopone al Consiglio per l’approvazione. Di tali atti verrà data pubblicità sul sito istituzionale dell’Autorità.

Il procedimento di vigilanza collaborativa è disciplinato dall’art. 8, il quale fissa il principio generale del contraddittorio.

 

[1] Tutti i più recenti regolamenti dell’ANAC sono pubblicati sul sito istituzionale e facilmente reperibili collegandosi al seguente link: https://www.anticorruzione.it/consulta-i-documenti?q=&type=119157&sort=ddm__Dataclu0_String_sortableDESC.

Osservatorio sulle fonti

Rivista telematica registrata presso il Tribunale di Firenze (decreto n. 5626 del 24 dicembre 2007). ISSN 2038-5633.

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