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Il disegno di riforma costituzionale Renzi-Boschi e i suoi riflessi sulle autonomie speciali fra tendenze centralistiche, clausola di maggior favore e principio dell'intesa

di Stefania Baroncelli

SOMMARIO: 1. Le riforme costituzionali degli anni 1999-2001 e le conseguenze sulle fonti delle autonomie speciali. – 2. Nuove prospettive: il disegno di riforma costituzionale Renzi-Boschi (A.C. 2613). – 3. Il disegno di riforma costituzionale Renzi-Boschi e i suoi riflessi sulle autonomie speciali.

La dichiarazione di incostituzionalità delle leggi di esecuzione della Carta delle Nazioni Unite e di adattamento alla sentenza della Corte internazionale di giustizia del 3 febbraio 2012

di Annalisa Ciampi

SOMMARIO: 1. Premessa. - 2. Il metodo. - 3. Il merito. - 4. Implicazioni ed effetti della pronuncia sul piano internazionale. - 5. Possibili scenari.

Le assemblee parlamentari, giudici in causa propria, ma non a titolo esclusivo? I seguiti della sent. n. 120/2014 della Corte costituzionale

di Elena Griglio

SOMMARIO: 1. Introduzione. La sentenza n. 120/2014 della Corte costituzionale pone le premesse per un ripensamento dell’autodichia. - 2. Le “reazioni” giurisprudenziali alla sentenza n. 120/2014: verso un ripensamento della giurisdizione esclusiva del giudice “interno”? - 3. L'autodichia alla prova del conflitto di attribuzioni. Il seguito della sent. n. 120 del 2014 della Corte costituzionale e l'ordinanza delle Sezioni Unite della Cassazione. - 4. Il problema della giurisdizione sulle “aree grigie”: a margine della sentenza della Cassazione sui dipendenti dei gruppi “stabilizzati”. - 5. Conclusioni. Ripensando l’esclusività dell’auto-dichia nel senso della compresenza di più giudici (co-dichia).

"Questo matrimonio (così?) non s'ha da fare": il parere 2/13 della Corte di giustizia sull'adesione dell'Unione europea alla Convenzione europea sui diritti dell'uomo

di Nicole Lazzerini

SOMMARIO: 1. Introduzione. - 2. Il contesto giuridico. - 2.1. Segue: il progetto di accordo di adesione. - 3. Il parere della Corte. - 4. Commento. - 5. Osservazioni conclusive.

Dinamiche del sistema politico e formazione delle regole di diritto parlamentare: una tassonomia dei pareri delle giunte per i regolamenti

di Francesca Poli

SOMMARIO: 1. Premessa. Il ruolo dei regolamenti parlamentari nella definizione della forma di governo. - 2. L’iter di formazione dei pareri. - 3. Pareri adottati a maggioranza e pareri adottati all’unanimità. - 4. Pareri secundum regolamento. - 5. Pareri praeter regolamento. - 6. Pareri contra regolamento. - 6.1. Pareri contra regolamento privi di carattere sperimentale. - 6.2. Pareri contra regolamento sperimentali adottati all’unanimità. - 6.3. Pareri contra regolamento sperimentali adottati a maggioranza: rottura della legalità regolamentare? - 7. Osservazioni conclusive. Verso quali prospettive di riforma?

I differenti livelli di protezione dei diritti: un invito a ripensare i modelli

di Roberto Romboli

SOMMARIO: 1. Premessa. - 2. Protezione dei diritti e modello di giustizia costituzionale previsto in Italia. - 3. Protezione dei diritti e modello di ordinamento giudiziario previsto in Italia. - 4. La concreta realizzazione del modello di giustizia costituzionale con riguardo alla protezione dei diritti: l’obbligo di interpretazione conforme come avvicinamento del modello accentrato a quello diffuso. - 5. La concreta realizzazione del modello di ordinamento giudiziario con riguardo alla protezione dei diritti: le garanzie di autonomia, indipendenza e imparzialità della magistratura. - 6. Criticità nella protezione dei diritti: A) L’inerzia del legislatore ed i suoi riflessi sulla tutela dei diritti che trovano fondamento nella Costituzione e dei diritti che si fondano invece sulla legge. - 7. Segue: i limiti all’intervento “creativo” del Giudice costituzionale e dei giudici comuni (i c.d. nuovi diritti) e la diversa legittimazione del diritto giurisprudenziale rispetto al diritto politico. - 8. B) Le c.d. zone franche della giustizia costituzionale: le leggi per le quali è più difficile attivare il controllo della Corte costituzionale. - 9. Segue: il ricorso alla Corte Edu o alla Corte di giustizia come rimedio alle lacune derivanti dal modello di giustizia costituzionale nazionale. - 10. Il possibile disorientamento di fronte ad una pluralità di modelli: i giudizi davanti alla Corte costituzionale, alla Corte di Strasburgo ed alla Corte di Lussemburgo. - 11. L’esigenza di un ripensamento del modello: A) la previsione di un ricorso individuale diretto e le sue differenti “stagioni”. - 12. Segue: la “stagione” attuale e le ragioni per riflettere nuovamente sul tema. Il recente caso della legge elettorale e la forzatura, da parte della Corte, del modello e dei suoi caratteri. - 13. Segue: un ricorso individuale diretto per coprire le c.d. zone franche oppure per sanzionare una violazione dei diritti ad opera dell’autorità giudiziaria. Rilievi critici. - 14. B) Una proposta provocatoria: la trasformazione del nostro modello “misto” in un modello “duale”, con previsione di un modello diffuso accanto a quello accentrato. La riconduzione ad unità di modello dei giudizi davanti alla Corte costituzionale, alla Corte di Strasburgo ed alla Corte di Lussemburgo: l’alternativa fra disapplicazione e proponimento della questione di costituzionalità. 

Il Protocollo facoltativo al Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali: verso un allineamento dei sistemi procedurali di tutela dei diritti umani

di Deborah Russo

SOMMARIO: 1. Introduzione. - 2. Le nuove procedure di controllo previste dal Protocollo. - 3. L’incidenza extraterritoriale del sistema di controllo. - 4. L’insolita previsione di uno standard of review. - 5. Considerazioni conclusive.

Osservatorio sulle fonti

Rivista telematica registrata presso il Tribunale di Firenze (decreto n. 5626 del 24 dicembre 2007). ISSN 2038-5633.

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