Speciali

Seminario di studi e ricerche parlamentari «Silvano Tosi»
Ricerca 2022: «Il potere di emendamento. Un’indagine comparativa»

 

Documenti

Introduzione alla ricerca

di Andrea Cardone, Paolo Caretti, Massimo Morisi e Giovanni Tarli Barbieri

Italia - Parlamento

di Francesco Baccolini, Ugo Cardini, Maria Cristina Frosali, Alessia Palazzo e Luigi Santoro

 


SOMMARIO: I. Il potere di emendamento nel parlamento italiano: definizione e fondamento. 1. Considerazioni ontologiche: definizione di emendamento. - 1.1. Potere di proporre emendamenti e potere di emendare. 1.2. Il fondamento del potere di emendamento. 1.2.1. Il silenzio della Costituzione. Un potere “chiaramente presupposto”. 1.2.2. L’impostazione dualista e quella monista. II. La disciplina contenuta nei regolamenti parlamentari. 2. Requisiti generali per la presentazione delle proposte emendative e principio di appellabilità. 2.1. Requisiti formali: la forma scritta. 2.1.2. La sottoscrizione. 2.1.3. Il termine di presentazione. 2.2. Requisiti sostanziali: riferimento esplicito al provvedimento, reale portata modificativa e non estraneità della materia. 2.2.1. Ulteriori limiti sostanziali: termini o frasi sconvenienti e precedenti deliberazioni. III.  Il procedimento emendativo in Assemblea, ostruzionismo e tendenze dell’attività emendativa. 3.1. Discussione e voto degli emendamenti in assemblea: il principio dell’unitarietà nella discussione. 3.2. Classificazione delle proposte emendative. 3.3. L’ostruzionismo parlamentare. 3.3.1. Impedire la seduta. 3.3.2. Impedire l’attività legislativa. 3.3.3. Moltiplicare le votazioni. 3.4. I metodi di contrasto all’ostruzionismo. 3.4.1. La posizione della questione di fiducia. 3.4.2. Il contingentamento dei tempi di discussione. 3.4.3. La “ghigliottina”. 3.4.4. Il canguro. 3.4.5. Le votazioni riassuntive o “per principi”. 3.4.6. La segnalazione (cenni). IV. Il potere di emendamento nella prassi parlamentare. 4.1. Profili generali. - 4.2. Il potere di emendamento nella prassi parlamentare e l’oggettiva compressione delle prerogative parlamentari nel parlamentarismo italiano. Il contingentamento dei tempi. - 4.2.3 La concreta applicazione delle norme dei regolamenti parlamentari sul potere di emendamento… - 4.2.3.1. (segue) … in Commissione… - 4.2.3.2. (segue) … e in Assemblea. - 4.4. Dalla “problematica prassi” del c.d. maxiemendamento... - 4.5. … (segue) alla ben più problematica realtà del c.d. monocameralismo di fatto casualmente alternato, tra pandemia e PNRR. V. Il potere di emendamento nella giurisprudenza costituzionale. 5.1. Il Giudice delle Leggi come Giudice del procedimento legislativo. La competenza della Corte Costituzionale a sindacare l’iter di formazione delle leggi 5.2. Il tendenziale self-restraint della giurisprudenza costituzionale in materia di vizi in procedendo. 5.2.1. La “storica e coraggiosa” sentenza 9/1959 e il superamento della dottrina degli interna corporis acta 5.2.2. La prassi dei maxi-emendamenti al vaglio della Corte Costituzionale: un difficile equilibrio tra garanzia dell’autonomia parlamentare ed effettività delle norme costituzionali sul procedimento legislativo 5.2.3. La necessità di limiti: il criterio della omogeneità degli emendamenti proposti in sede di conversione dei decreti-legge 5.2.4. Una prospettiva possibile: il conflitto di attribuzione del singolo parlamentare come strumento per un più incisivo sindacato di costituzionalità? VI. Conclusioni.

 

Italia - Consigli regionali

di Federica Camisa, Luca Cavalli, Lorenzo Ricci, Eleonora Santoro e Francesca Tesi

 

 

SOMMARIO: L’emendamento nel procedimento legislativo regionale. 1. Premessa metodologica. 2. Il potere di emendamento: profili generali. 2.1 Forma e classificazione. 2.2 Limiti formali e sostanziali. 2.3 (Segue) Il paradosso del maxi-emendamento. 2.4 Alla ricerca del fondamento costituzionale del potere di emendamento. 3. Cenni al procedimento legislativo regionale. 3.1 La disciplina degli emendamenti nei regolamenti consiliari. 3.2 Not always a happy ending: l’esempio della Regione Toscana. 3.3 Una riflessione di sintesi. –  Il procedimento emendativo nelle Regioni centrali: Toscana, Umbria, Marche, Lazio. 1. Premessa.  2. La presentazione degli emendamenti. 3. I requisiti e l’ammissibilità. 4. L’esame: illustrazione e votazione. 5. Verso una digitalizzazione del potere emendativo. 6. Pandemia e trasformazione digitale: l’introduzione delle “sedute telematiche” nelle Assemblee elettive. Tendenze regionali e dissonanze rispetto alle scelte adottate a livello parlamentare. 6.1 La copertura regolamentare delle “sedute telematiche”. 6.2 Questioni problematiche aperte. 7. Riflessioni conclusive. –  Il ‘potere di presentare proposte emendative’ nel procedimento legislativo regionale: il caso delle Regioni a statuto ordinario settentrionali. 1. Introduzione.  2. La sede delle proposte emendative. 3. La titolarità del ‘potere di presentare proposte emendative’ e le prerogative del proponente. 4. La ricevibilità delle proposte emendative: i requisiti formali. 4.1 La forma scritta. 4.2 La sottoscrizione. 4.3 Il termine di esercizio del ‘potere di presentare proposte emendative’ tra l’esigenza di un’ordinata e celere scansione procedimentale e la garanzia dell’effettività del principio democratico. 5. L’ammissibilità delle proposte emendative: i requisiti sostanziali e il ruolo del Presidente del Consiglio regionale. 6. Il procedimento emendativo in sede consiliare. 6.1 La presentazione delle proposte emendative (rinvio). 6.2 L’eventuale o necessario esame in Commissione. 6.3 La discussione delle proposte emendative. 6.4 La votazione delle proposte emendative. 7. Considerazioni conclusive. – Il potere di emendamento nella forma di governo regionale. Il caso campano. 1. Delimitazione del tema. 2. La forma di governo regionale: notazioni sul quadro di riferimento. 3. Il caso campano. 3.1 Il modello: il potere di emendamento nel Regolamento del Consiglio regionale. 3.2. La prassi: l’esercizio del potere di emendamento nella X e XI legislatura. 4. Conclusioni: una legislazione a «modello negoziale». – Il potere di emendamento nelle Regioni a statuto speciale e nelle province autonome di Trento e Bolzano. 1. Premessa allo studio del potere di emendamento. 2. Le condizioni di ammissibilità delle proposte emendative nelle regioni a statuto speciale: requisiti formali e contenutistici. 2.1 (Segue) Nelle province autonome di Trento e Bolzano. - 3. Il procedimento emendativo nelle regioni a statuto speciale. 3.1 (Segue) A livello provinciale: Trento e Bolzano.

Spagna

di Anna Ciarone, Margherita Corvasce, Ruben Grasso, Miriam Mangano e Federico Musso

 

 

SOMMARIO: 1. Il procedimento legislativo ordinario nelle Cortes Generales - 1.1. Introduzione: il bicameralismo in Spagna - 1.2. Il procedimento legislativo ordinario - 1.2.1. L’iniziativa legislativa - 1.2.2. La fase interna al Congreso de los Diputados - 1.2.3. La fase interna al Senado - 1.2.4. La definitiva approvazione da parte del Congreso, sanzione e promulgazione - 1.3. Aspetti problematici del procedimento legislativo (cenni) -   2. Il fondamento del potere/diritto di emendamento nell’ordinamento spagnolo2.1. Introduzione al problema - 2.2. Il fondamento costituzionale - 2.2.1. L’“enmienda” negli articoli 84, 90, 134 e 135 - 2.2.2. I principi costituzionali e il “derecho de enmienda” - 2.3. Potere di emendamento e forma di governo - 2.4. Distinzione fra enmienda e proposición de ley3. La disciplina regolamentare delle enmiendas - 3.1. Disciplina regolamentare per la presentazione e votazione delle enmiendas - 3.2.1. Disciplina per la presentazione delle enmiendas parciales e delle enmiendas a la totalidad nel Reglamento del Congreso de los Diputados: criterio formale e sostanziale - 3.2.2. Disciplina per la presentazione degli enmiendas parciales e delle enmiendas a la totalidad nel Reglamento del Senado: criterio formale e sostanziale - 3.3. Discussione e votazione delle enmiendas: differenze e particolarità tra Commissione e Aula - 3.3.1 Il dibattito e la votazione delle enmiendas parciales - 3.3.2. Il dibattito e la votazione delle enmiendas a la totalidad - 3.3.3. Conclusione: la presentazione delle enmiendas tra il diritto del singolo deputato e le pratiche ostruzionistiche - 4. Il diritto di emendamento: potere solo dei gruppi parlamentari o anche dei singoli deputati? – 4.1. Il diritto di presentare enmiendas come diritto di partecipazione del singolo parlamentare alle funzioni delle Cortes Generales e manifestazione dello ius in officium nell’articolo 23 della Costituzione. – 4.2. Osservazioni sulla disciplina regolamentare del potere di emendamento. - 4.2.1. Quale valore assume in concreto la “firma del portavoz” richiesta dal Reglamento del Congreso de los Diputados?  – 4.3. Tentativo di analisi dell’esercizio del potere emendativo nella XIV legislatura. – 4.4. Prime considerazioni conclusive: l’impatto della grupocracia sul mandato parlamentare e crisi del mandato rappresentativo – 5. Le enmiendas che comportano un aumento degli stanziamenti o una diminuzione delle entrate di bilancio e il veto del Governo - 5.1. Un unicum spagnolo - 5.1.1. I Presupuestos Generales del Estado e il loro procedimento di approvazione - 5.1.2. I limiti al potere di emendamento per le Cortes Generales: dal Reglamento del Congreso de los Diputados del 1918 all’articolo 134.6 della Constitución Española e alla scelta estensiva del vigente Reglamento - 5.1.3. Spunti di comparazione con altri ordinamenti europei - 5.2. La prassi, tra le esigenze di controllo e di tutela delle minoranze e i rapporti di forza tra Parlamento e Gobierno; criticità dell’impianto attuale - 5.3. Conflitto tra Gobierno e Parlamento: la giurisprudenza del Tribunal Constitucional - 5.4. Gli sviluppi alla luce della riforma della Constitución del 2011 e della nuova disciplina europea sul bilancio: davvero il Gobierno ne esce rafforzato? - 5.5. Prospettive de jure condendo - 6. Considerazioni conclusive.

Francia

di Giovanni Labrini, Nicolò Menconi, Enea Miraglia, Giada Rossi e Giulia Sulpizi

 

 

SOMMARIO: 1. Potere di emendamento e sistema istituzionale: excursus storico nell’esperienza francese con riferimento al procedimento legislativo. 1. Introduzione alla disciplina - 2. Dalla Rivoluzione Francese all’età napoleonica: la nascita dello stato di diritto - 2.1. Un sistema in continua evoluzione tra monarchia e repubblica - 2.2 L’impatto del sistema dei Partiti sulle istituzioni francesi fino all’indomani della Seconda Guerra Mondiale - 3 L’affermazione della V Repubblica - 3.1 Il procedimento legislativo ordinario in Francia - 4. L’attuale ordinamento francese tra passato, presente e futuro. 2. L’emendabilità dei testi legislativi: prerogative dei parlamentari e ruolo del Governo 1.1 Brevi cenni sulle fonti del diritto in Francia. La particolare posizione delle leggi organiche; 1.2. L’iter legislativo di iniziativa parlamentare: – 2. Il fondamento del potere di emendamento tra legge organica e regolamenti parlamentari – 2.1. Il contenuto del potere di emendamento – 2.2. Modalità e termini di presentazione degli emendamenti. 3. L’emendamento come strumento ostruzionistico da parte dei parlamentari, rimedi e confronto con il Parlamento italiano. – 4. Le proposte emendative di provenienza governativa. 4.1. Le prerogative dei parlamentari rispetto alle proposte di emendamento del Governo. 5. Considerazioni conclusive. 3. I limiti costituzionali al diritto di emendamento nella Vème République 1. Il paradosso del diritto di emendamento nella V Repubblica: un diritto riconosciuto per essere limitato – 1.1 Analisi dell’art. 44 Cost.: “L’intarsio tra le fonti” del potere di emendamento e il rapporto di forza tra Governo e Parlamento – 1.2 Il voto bloccato: analisi di uno strumento controverso da una prospettiva comparata – 2. Le ipotesi di «irrecevabilités» degli emendamenti – 2.1 L’irricevibilità finanziaria ex art. 40 – 2.1.1 «La Recevabilité financière» nel regolamento dell’Assemblea Nazionale – 2.1.2 «La Recevabilité financière» nel regolamento del Senato – 2.2 L’irricevibilità dell’art. 41 come tutela della potestà regolamentare del Governo – 2.3 Il concetto di «lien» di cui all’art. 45 Cost. e i cosiddetti «cavaliers législatifs» – 3. L’equilibrio istituzionale nel sistema francese. 4. Il diritto di emendamento alla luce della giurisprudenza del Conseil constitutionnel. 1. Il controllo sull’esercizio del potere di emendamento da parte del Conseil constitutionnel: il fenomeno dello sviamento di procedura – 2. Gli emendamenti e i suoi limiti di contenuto – 3. Un’analisi della giurisprudenziale costituzionale avente ad oggetto i limiti all’esercizio del diritto di emendamento – 3.1 L’irricevibilità finanziaria – 3.2 L’irricevibilità legislativa – 3.3 Il collegamento dell’emendamento con il testo esaminato – 3.3.1 La censura dei “cavaliers législatifs” – 3.4 La c.d. “régle de l’entonnoir” – 3.5 Le limitazioni del diritto di emendamento dopo il CMP – 4. Il diritto di emendamento e il principio di chiarezza e sincerità dei dibattiti parlamentari – 5. Considerazioni conclusive. 5. Il Conseil constitutionnel, terzo motore del potere di emendamento nel procedimento legislativo francese 1. Le ragioni dell’istituzione del Conseil constitutionnel nella Vème République – 1.1 L’evoluzione delle sue funzioni – 2. Dal controllo sugli emendamenti al droit d’amendement constitutionnel – 2.1 I limiti all’esercizio del potere – 2.2 La ratio dell’istituto – 3. Una questione di metodo: la comparazione con l’Italia – 3.1 L’attività interpretativa e manipolativa della Corte costituzionale – 4. Due ordinamenti a confronto: quale spazio per una leale collaborazione tra il Parlamento e il giudice delle leggi? – 4.1 La prospettiva francese – 4.2 La prospettiva italiana – 5. Spunti per una riflessione. – 6 Conclusioni.

Osservatorio sulle fonti

Rivista telematica registrata presso il Tribunale di Firenze (decreto n. 5626 del 24 dicembre 2007). ISSN 2038-5633.

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