Lazio - Atti della Giunta regionale

D.G.R. Lazio 30 aprile 2020, n. 226 - Estensione agli operatori di polizia locale coinvolti nelle attività di contrasto alla diffusione dell'infezione da Sars-Cov2 del ricorso ai test sierologici per l'effettuazione di un'indagine di sieroprevalenza

  • Considerazioni: si estende la platea delle persone coinvolte nell’indagine svolta a mezzo dei test sierologici, rispetto a quanto precedentemente deciso con la delibera della Giunta 209/2020. Ambito: effettuazione di test sierologici.

Parole di interesse: bilanci; sanità; test diagnostici

LA GIUNTA REGIONALE 

SU PROPOSTA del Presidente 

VISTI

- la Costituzione della Repubblica Italiana e, in particolare, l’articolo 32;

- la legge statutaria 11 novembre 2004, n. 1, che approva lo Statuto della Regione Lazio;

- la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 (Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale) e successive modifiche;

- il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 (Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale) e successive modifiche;

- il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 (Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59) e successive modifiche e, in particolare, l’articolo 117, comma 1, che prevede che “In caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale le ordinanze contingibili e urgenti sono adottate dal sindaco, quale rappresentante della comunità locale. Negli altri casi l'adozione dei provvedimenti d'urgenza, ivi compresa la costituzione di centri e organismi di referenza o assistenza, spetta allo Stato o alle regioni in ragione della dimensione dell'emergenza e dell'eventuale interessamento di più ambiti territoriali regionali”;

- il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 (Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell’art. 1 della legge 23 ottobre 1992, n. 421 e successive modificazioni) e successive modifiche;

- la legge regionale 16 giugno 1994, n. 18 (Disposizioni per il riordino del Servizio Sanitario Regionale ai sensi del Decreto Legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modificazioni e integrazioni. Istituzione delle aziende unità sanitarie locali e delle aziende ospedaliere) e successive modifiche;

- il Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 (Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro) e successive modifiche;

- la legge regionale 13 gennaio 2005, n. 1 (Norme in materia di polizia locale) e successive modifiche;

- il d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267 (Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali) e successive modifiche;

VISTI

- il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42) e relativi principi applicativi, come modificato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126;

- la legge regionale 20 novembre 2001, n. 25 (Norme in materia di programmazione, bilancio e contabilità della Regione) e successive modifiche;

- il regolamento regionale 9 novembre 2017, n. 26 (Regolamento regionale di contabilità);

- la legge regionale 27 dicembre 2019, n. 28 (Legge di stabilità regionale 2020);

- la legge regionale 27 dicembre 2019, n. 29 (Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2020-2022);

- la deliberazione della Giunta regionale 27 dicembre 2019, n. 1004, concernente: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2020-2022. Approvazione del "Documento tecnico di accompagnamento", ripartito in titoli, tipologie e categorie per le entrate ed in missioni, programmi e macroaggregati per le spese”;

- la deliberazione della Giunta regionale 27 dicembre 2019, n. 1005, concernente: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2020-2022. Approvazione del "Bilancio finanziario gestionale", ripartito in capitoli di entrata e di spesa”;

- la deliberazione di Giunta Regionale del 21 gennaio 2020 n. 13 concernente “Applicazione delle disposizioni di cui agli articoli 10, comma 2, e 39, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche e disposizioni per la gestione del bilancio regionale 2020-2022, ai sensi dell’articolo 28 del regolamento regionale 9 novembre 2017, n. 26. Approvazione del bilancio reticolare, ai sensi dell’articolo 29 del r.r. n. 26/2017;

- la deliberazione della Giunta regionale 25 febbraio 2020, n. 68, concernente: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2020-2022. Assegnazione dei capitoli di spesa alle strutture regionali competenti, ai sensi dell'articolo 3, comma 2, lettera c) della legge regionale 27 dicembre 2019, n. 29 e dell'articolo 13, comma 5, del regolamento regionale 9 novembre 2017, n. 26”;

- la circolare del Segretario generale della Giunta regionale, nota prot. n. 176291 del 27 febbraio 2020, con la quale sono state fornite le indicazioni operative per la gestione del bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2020-2022;

VISTA la delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020 con la quale è stato dichiarato, per sei mesi, lo stato di emergenza sul territorio nazionale relativo al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili;

VISTI:

- il decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 23 febbraio 2020, n. 45, che, tra l’altro, dispone che le autorità competenti hanno facoltà di adottare ulteriori misure di contenimento al fine di prevenire la diffusione dell’epidemia da COVID-19;

- il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 febbraio 2020, recante “Disposizioni attuative del decreto legge 23 febbraio 2020 n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”;

- il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 25 febbraio 2020, recante “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020 n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 25 febbraio 2020, n. 47;

- il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 1° marzo 2020: “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19”;

- il decreto legge 2 marzo 2020, n. 9, recante: “Misure urgenti di sostegno per le famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID19”;

- il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 4 marzo 2020: “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale”;

- il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 marzo 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19” nonché la relativa Direttiva n. 14606 dell’8 marzo 2020 del Ministro dell’Interno destinata ai Prefetti per l’attuazione dei controlli nelle “aree a contenimento rafforzato”;

- il decreto legge 9 marzo 2020, n. 14 “Disposizioni urgenti per il potenziamento del Servizio sanitario nazionale in relazione all'emergenza COVID-19”;

- il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 9 marzo 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale”;

- il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 marzo 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale”;

- il Decreto legge 17 marzo 2020, n. 18 “Misure di potenziamento del servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”;

- l’Ordinanza del Ministro della Salute 20 marzo 2020 “Ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale”;

- il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri  22 marzo 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale”;

- il Decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante “Misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19”;

- il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 1° aprile 2020 “Disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale”;

- la Delibera del Consiglio dei Ministri 6 aprile 2020 concernente “Ulteriore stanziamento per la realizzazione degli interventi in conseguenza del rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili”;

- il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 aprile 2020, recante “Disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale”, che modifica il regime della sospensione delle attività produttive e commerciali e delle relative esclusioni, con efficacia fino al 3 maggio 2020;

VISTI, altresì, tutti i provvedimenti relativi all'emergenza coronavirus emanati dal Dipartimento della Protezione Civile dal 3 febbraio u.s. alla data odierna;

RICHIAMATE le seguenti Ordinanze del Presidente della Regione Lazio del 2020, inerenti misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19: Z00002 del 26 febbraio, Z00003 del 6 marzo, Z00004 dell’8 marzo, Z00005 del 9 marzo, Z00006 del 10 marzo, Z00007 del 12 marzo, Z00008 del 13 marzo, Z00009 del 17 marzo, Z00010 del 17 marzo, Z00011 del 18 marzo, Z00012 del 19 marzo, Z00013 del 20 marzo, Z00014 del 25 marzo, Z00015 del 25 marzo, Z00016 del 25 marzo, Z00017 del 26 marzo, Z00019 del 26 marzo, Z00020 del 27 marzo, Z00021 del 30 marzo, Z00022 del 1° aprile, Z00023 del 3 aprile, Z00024 del 9 aprile, Z00025 del 10 aprile, Z00026 del 13 aprile, Z00027 del 14 aprile, Z00028 del 15 aprile, Z00029 del 15 aprile, Z00030 del 15 aprile, Z00031 del 15 aprile, Z00033 del 18 aprile, Z00034 del 18 aprile  nonché i relativi ed eventuali documenti integrativi;

VISTA la deliberazione della Giunta regionale 24 aprile 2020, n. 209   (Indicazioni per il ricorso ai test sierologici per indagine di sieroprevalenza sugli operatori sanitari e delle forze dell'ordine e in specifici contesti di comunità);

DATO ATTO che con la citata DGR 209/2020 la Regione ha stabilito, sulla base, tra l’altro, della Circolare emanata dal Ministero della Salute n. 0011715 del 3 aprile 2020 (Pandemia di COVID-19 – Aggiornamento delle indicazioni sui test diagnostici e sui criteri da adottare nella determinazione delle priorità. Aggiornamento delle indicazioni relative alla diagnosi di laboratorio), di procedere, tenuto conto dei dati epidemiologici disponibili, ad attività di valutazione dello stato di salute di determinate categorie di lavoratori, su base individuale e volontaria, attraverso un’indagine sulla sieroprevalenza, condotta nella prima fase sugli operatori sanitari, sugli operatori delle forze dell’ordine e assimilati o comunque coinvolti nell’assistenza, nel periodo epidemico in strutture della Regione Lazio, di pazienti/utenti in particolari condizioni di fragilità (es. ospiti strutture residenziali, ecc.);

DATO ATTO che, con la medesima DGR 209/2020 la Regione ha approvato uno specifico documento contenente le indicazioni per il ricorso ai test sierologici per indagine di sieroprevalenza,  disponendo che la Direzione regionale salute e integrazione sociosanitaria provveda:

all’adozione del format da utilizzare per l’informativa e l’adesione del lavoratore sottoposto ad indagine e alla pubblicazione dello stesso nell’apposita sezione dedicata del sito regionale;

all’approvazione dell’elenco dei laboratori di analisi in grado di effettuare test sierologici per l’identificazione di anticorpi diretti verso il virus SARS-CoV-2 e alla pubblicazione in apposita sezione del sito regionale dedicato e all’aggiornamento mensile;

all’aggiornamento del documento, avvalendosi del SeReSMI, sulla base della valutazione dei risultati ottenuti, di sopravvenute evidenze scientifiche anche relative alle diverse tecnologie, di nuovi orientamenti nazionali e modifiche normative;

DATO ATTO altresì, che ai sensi del documento adottato con la citata DGR 209/2020:

l’adesione all’indagine è individuale e volontaria;

il personale soggetto all’indagine dovrà essere preventivamente informato della valenza e dei limiti del test e sottoscrivere l’autorizzazione all’utilizzo dei suoi dati e risultati ai fini di sanità pubblica, come da format che verrà adottato dalla Direzione regionale salute e integrazione sociosanitaria e pubblicato nell’apposita sezione del sito regionale;

le indagini devono essere coordinate dal Medico Competente, con il supporto del Servizio di Prevenzione e Protezione e la collaborazione, ove presenti, delle Direzioni Sanitarie;

gli esami necessari potranno essere svolti nei laboratori pubblici e privati riconosciuti dal SSR secondo apposito elenco approvato dalla Direzione regionale Salute e integrazione sociosanitaria, pubblicato nell’apposita sezione del sito della Regione Lazio e aggiornato mensilmente;

l’organizzazione delle indagini sul personale operante a livello territoriale, incluso il personale convenzionato, sarà definita dalle ASL, anche avvalendosi dei coordinamenti distrettuali COVID-19.

RITENUTO OPPORTUNO estendere l’indagine di cui alla DGR 209/2020 anche al personale della polizia locale, effettivamente utilizzato dai comuni, dalle province e dalla Città Metropolitana per le attività di contrasto alla diffusione dell’infezione da sars‐ cov‐ 2;

CONSIDERATO che:

l’individuazione del personale di polizia locale da sottoporre all’indagine e l’organizzazione della stessa, secondo le modalità e le procedure previste dalla DGR 209/2020, dovrà essere effettuata dai rispettivi enti locali di appartenenza del personale della polizia locale;

al fine di garantire una modalità uniforme e condivisa di organizzazione e di individuazione del personale di polizia locale da sottoporre all’indagine, si ritiene opportuno coinvolgere, in qualità di rappresentanti degli enti associati preposti alle attività di assistenza e consulenza a favore degli stessi, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani Lazio (ANCI Lazio) e l’Unione delle Province d’Italia (UPI Lazio), attraverso la stipulazione di un apposito protocollo di intesa;

DATO ATTO che con nota prot.n. 0381559 del 27/4/2020, il Presidente della Regione ha comunicato ad ANCI Lazio e UPI Lazio la volontà della Regione di avviare anche per gli operatori della polizia provinciale e della polizia locale i test sierologici, acquisendo, per le vie brevi, l’adesione delle stesse;

VISTO lo schema di protocollo di intesa tra Regione Lazio, ANCI Lazio e UPI Lazio, allegato alla presente deliberazione;

RITENUTO pertanto:

di estendere l’indagine di cui alla DGR 24 aprile 2020, n. 209 (Indicazioni per il ricorso ai test sierologici per indagine di sieroprevalenza sugli operatori sanitari e delle forze dell'ordine e in specifici contesti di comunità) anche al personale della polizia locale, effettivamente utilizzato dai comuni, dalle province e dalla Città Metropolitana per le attività di contrasto alla diffusione dell’infezione da sars‐ cov‐ 2;

al fine di garantire una modalità uniforme e condivisa di organizzazione dell’indagine, coinvolgere, in qualità di rappresentanti degli enti associati preposti alle attività di assistenza e consulenza a favore degli stessi, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani Lazio (ANCI Lazio) e l’Unione delle Province d’Italia (UPI Lazio), attraverso la stipulazione di un apposito protocollo di intesa;

di adottare lo schema di protocollo di intesa allegato alla presente deliberazione, di cui costituisce parte integrante e sostanziale;

CONSIDERATO che agli oneri derivanti dal presente atto, quantificati in euro 200.000,00 per l’anno 2020, si provvede mediante apposito accantonamento a valere sulle risorse iscritte, in riferimento alla medesima annualità, sul capitolo di spesa T15404, di cui al programma 04 “Servizio sanitario regionale - ripiano di disavanzi sanitari relativi ad esercizi pregressi” della missione 13 “Tutela della salute”, piano dei conti finanziario fino al IV livello 4.03.01.01; 

DELIBERA (sanità) (test diagnostici)

Per le motivazioni suesposte, che integralmente si richiamano:

  1. di estendere l’indagine di cui alla DGR 24 aprile 2020, n. 209 (Indicazioni per il ricorso ai test sierologici per indagine di sieroprevalenza sugli operatori sanitari e delle forze dell'ordine e in specifici contesti di comunità) anche al personale della polizia locale, effettivamente utilizzato dai comuni, dalle province e dalla Città Metropolitana per le attività di contrasto alla diffusione dell’infezione da sars‐ cov‐ 2;
  2. di coinvolgere, al fine di garantire una modalità uniforme e condivisa di organizzazione dell’indagine, in qualità di rappresentanti degli enti associati preposti alle attività di assistenza e consulenza a favore degli stessi, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani Lazio (ANCI Lazio) e l’Unione delle Province d’Italia (UPI Lazio), attraverso la stipulazione di un apposito protocollo di intesa;
  3. di adottare lo schema di protocollo di intesa allegato alla presente deliberazione, di cui costituisce parte integrante e sostanziale;
  4. di provvedere alla copertura finanziaria degli oneri derivanti dal presente atto, quantificati in euro 200.000,00 per l’anno 2020, mediante apposito accantonamento a valere sulle risorse iscritte, in riferimento alla medesima annualità, sul capitolo di spesa T15404, di cui al programma 04 “Servizio sanitario regionale - ripiano di disavanzi sanitari relativi ad esercizi pregressi” della missione 13 “Tutela della salute”, piano dei conti finanziario fino al IV livello 4.03.01.01. (bilanci)

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio. 

Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio nel termine di giorni 60 (sessanta) dalla comunicazione ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di giorni 120 (centoventi).

[c’è allegato in BUR 7 maggio 2020]

Osservatorio sulle fonti

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