Lombardia - Atti del Consiglio regionale

D.C.R. Lombardia 21 aprile 2020, n. XI/1019 - Ordine del giorno concernente l’utilizzo dei bandi europei per contrastare la pandemia da COVID-19

  • Ambito: utilizzo di fondi europei

Parole di interesse: contributi; province autonome; regioni.

Presidenza del Presidente Fermi

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA

Vista la risoluzione n 34 «Misure di sostegno ai cittadini, alle famiglie, ai lavoratori colpiti dalla crisi per l’emergenza sanitaria causata dall’epidemia da COVID-19, nell’ambito dei settori di intervento di Regione Lombardia»;

a norma dell’art 85 del Regolamento generale, con votazione palese, per alzata di mano;

DELIBERA

di approvare l’Ordine del giorno n 985 concernente l’utilizzo dei bandi europei per contrastare la pandemia da COVID-19, nel testo che così recita:

«Il Consiglio regionale della Lombardia

premesso che

− è in corso fra il Governo e le Regioni un negoziato finalizzato a definire un accordo con l’obiettivo di utilizzare i fondi strutturali europei (FESR e FSE) come una delle principali fonti finanziarie da attivare nell’immediato in risposta alla pandemia COVID-19, anche alla luce delle semplificazioni e spazi di flessibilità introdotti dalla Commissione europea nel quadro dell’iniziativa denominata «Coronavirus Response Investment Initiative»(CRII), che muove dalla necessità di mobilitare tutte le risorse dell’UE per fronteggiare le sfide poste dall’emergenza sanitaria;

− l’Accordo dovrebbe prevedere, da un lato, la percentuale delle risorse di ciascun Programma regionale e nazionale da destinare alle priorità dell’emergenza COVID-19, dall’altro lato, gli interventi orizzontali su cui concentrare tali risorse;

considerato che

− con le proprie proposte emendative la Commissione europea ha considerato superati i vincoli di concentrazione tematica e i vincoli di concentrazione territoriale;

− l’analisi delle informazioni acquisite sulle banche dati afferenti all’utilizzo dei fondi UE dà evidenza che le amministrazioni hanno i margini per poter contribuire all’Accordo e che tutte le amministrazioni potrebbero essere coinvolte in modo uniforme rispetto alle risorse da mettere a disposizione;

considerate

le priorità orizzontali che si stanno definendo a livello nazionale e di seguito elencate:

1 emergenza sanitaria: spese sostenute da Centrali di committenza nazionali per l’acquisto di apparecchiature e materiali sanitari (Dipartimento Protezione civile, Consip, Struttura commissariale) e da Centrali di committenza regionali nonché da Agenzie regionali di Protezione civile e da Aziende dei servizi sanitari regionali; assunzione di personale dipendente del Servizio sanitario nazionale; aree sanitarie temporanee; rafforzamento di reti e presidi territoriali per la salute;

2 istruzione e formazione professionale: acquisto di beni e attrezzature per gli istituti e per i beneficiari finalizzato al superamento del divario digitale nell’accesso all’istruzione e alla formazione professionale (ad esempio laptop, software, e spazio digitale su server);

3 attività economiche: istituzione o rafforzamento della dotazione di sezioni regionali del Fondo Centrale di Garanzia per il finanziamento di misure nazionali di garanzia per il sostegno al capitale circolante, di garanzia a sostegno della moratoria dei debiti delle imprese, per la concessione di prestiti a lungo termine a tassi agevolati; di garanzia anche attraverso i Confidi regionali per l’abbattimento dei tassi di interesse, ovvero rafforzamento di strumenti finanziari regionali finalizzati alla liquidità delle imprese e/o già attivati per sostenere soggetti con difficoltà di accesso al credito ordinario derivanti dall’emergenza da COVID-19, nonché strumenti previsti nell’ambito del temporary framework per sovvenzioni a fondo perduto alle imprese;

4 lavoro: sostegno ai redditi dei lavoratori dipendenti del settore privato mediante finanziamento di ammortizzatori sociali in deroga e della corrispondente politica attiva ove necessaria; sviluppo delle competenze digitali dei lavoratori per lo sviluppo del lavoro agile, e del mondo della scuola e delle istituzioni formative regionali; indennità di tirocinio;

5 sociale: aiuti alimentari per i comuni di medio-piccole dimensioni, mediante risorse aggiuntive a quelle destinate dal Ministero degli Interni; servizi di sostegno e cura per le persone in condizione di fragilità aggravata dalla crisi; sostegno alle fasce sociali a rischio tramite Operatori del Terzo Settore;

impegna la Giunta regionale (contributi)

− a verificare con il Governo il seguente percorso:

− sottoscrizione di Accordi bilaterali tra Governo e singola Regione e Provincia Autonoma; (province autonome) (regioni)

− definizione dell’importo delle somme che ciascuna amministrazione destina al finanziamento delle priorità orizzontali individuate, salvaguardando le obbligazioni giuridicamente vincolanti già assunte da ciascuna amministrazione a valere sui propri Programmi operativi regionali;

− restituzione delle risorse dei fondi UE destinate all’Accordo, sulla base della effettiva spendibilità da riprogrammare mediante nuove risorse nazionali Fondo Sviluppo e Coesione (FSC);

− restituzione delle risorse dei fondi UE destinate all’Accordo garantita nel rispetto del vincolo territoriale (nessuna regione perde risorse rispetto a quanto destinato all’Accordo) incrementando le disponibilità finanziarie a valere FSC di competenza regionale. Tale restituzione avviene senza intaccare la dotazione FSC già assegnata ad ogni amministrazione;

− le risorse, quindi, vengono restituite dallo Stato tramite FSC negli anni di effettiva spesa (impegno giuridico) alle Regioni che indicano un cronoprogramma in ordine alla effettiva spendibilità nel pluriennale;

− la spendibilità delle regioni del FSC in sostituzione dei fondi UE avviene sulla base dei criteri utilizzati per i fondi europei (conseguentemente chi non spende nel rispetto dei cronoprogrammi presentati perde le risorse: questo criterio orienta le Regioni a programmare le risorse con evidente beneficio sui saldi di finanza pubblica)»

Il presidente: Alessandro Fermi

I consiglieri segretari: Giovanni Francesco Malanchini, Dario Violi

Il segretario dell’assemblea consiliare: Silvana Magnabosco

Osservatorio sulle fonti

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