Fonti Regioni speciali e Province autonome

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Da febbraio a giugno 2023 il Consiglio regionale sardo ha approvato 4 leggi.

Con la legge regionale del 14 aprile 2023, n. 3, è stata ratificata, ai sensi dell'articolo 117, ottavo comma, della Costituzione, della legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3 e dell'articolo 10 della legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, l’intesa tra le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano per l'istituzionalizzazione della Conferenza delle regioni e delle province autonome

Con la successiva legge n. 4, sempre del 14 aprile 2023, sono state approvate modifiche all’articolo 5, comma 25, della legge regionale n. 1 del 2023 in materia di misure di sostegno a favore dei soggetti sottoposti a trapianto.

Invece, la legge regionale 5 maggio 2023, n. 5, reca disposizioni urgenti in materia di assistenza sanitaria primaria.

Infine, con lege regionale 19 maggio 2023, n. 6, sono state approvate disposizioni in materia di indebitamento delle aziende del Sistema sanitario, di attuazione di programmi europei e abrogazione di norme.

 

 

Legge regionale 17 luglio 2023, n. 9 – Disposizioni urgenti per l’efficientamento organizzativo degli enti del comparto unico della Valle d’Aosta. Modificazioni alla legge regionale 23 luglio 2010, n. 22

Legge regionale 18 luglio 2023, n. 10 – Disciplina dell’imposta di soggiorno

Legge regionale 18 luglio 2023, n. 11 – Disciplina degli adempimenti amministrativi in materia di locazioni brevi per finalità turistiche.

Legge regionale 2 agosto 2023, n. 12 – Secondo provvedimento di assestamento al bilancio di previsione della Regione autonoma Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste per l’anno 2023. Variazione al bilancio di previsione della Regione per il triennio 2023/2025.

Legge regionale 2 agosto 2023, n. 13 – Disposizioni urgenti per il reclutamento di personale per il rafforzamento amministrativo delle istituzioni scolastiche regionali per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per il reclutamento di personale a tempo determinato.

Legge regionale 2 agosto 2023, n. 14 – Dispositions pour la célébration du quatre-vingtième anniversaire de la Résistance, de la Libération et de l’Autonomie

 Periodo di riferimento: marzo-luglio 2023

Decreto legislativo 15 maggio 2023, n. 65. 

Norme di attuazione dello statuto speciale per la regione Trentino-Alto Adige/Südtirol recante modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 26 luglio 1976, n. 752 (Norme di attuazione dello statuto speciale della regione Trentino-Alto Adige in materia di proporzionale negli uffici statali siti nella provincia di Bolzano e di conoscenza delle due lingue nel pubblico impiego). 

La norma è volta a scoraggiare le dichiarazioni di appartenenza “di comodo”, prevedendo che coloro che aspirano all’assunzione nel pubblico impiego, sostengano almeno una delle prove scritte, in quanto previste, e comunque le prove orali del concorso, nella lingua del gruppo linguistico al quale appartengono o sono aggregati.Tale previsione non trova applicazione per gli aspiranti appartenenti o aggregati al gruppo linguistico ladino, per i quali resta ferma la facoltà di sostenere le prove di esame sia nella lingua italiana che in quella tedesca.

La produzione legislativa regionale è ad oggi molto condizionata da quella che ormai potrebbe definirsi una strutturale instabilità politica della regione.

Il 23 gennaio 2023 il Presidente Lavevaz ha rassegnato le dimissioni e il 2 marzo si è insediata una nuova giunta guidata da Renzo Testolin, esponente del partito Union Valdôtaine come il suo predecessore. Le forze politiche che sostengono il governo odierno ricalcano quelle a sostegno del precedente, con l’Union Valdôtaine a guidare una (risicata) maggioranza composta da partiti autonomisti (con l’ingresso in maggioranza del partito Pour l’Autonomie dell’ex Presidente Augusto Rollandin) e dal gruppo di centro-sinistra Federalisti Progressisti – PD. Il consiglio regionale registra inoltre (ennesimi) “cambi di casacca” e ulteriori rimodulazioni dei gruppi consiliari che contribuiscono a rendere molto precari il quadro politico e la tenuta della maggioranza.

E’ stato presentato a Palermo in data 14 luglio 2023 il Rapporto sulla legislazione 2022-2023 pubblicato a cura dell’Osservatorio sulla legislazione della Camera dei Deputati.

Come di consueto, gli ambiti tematici analizzati attengono alla legislazione nazionale, alla giurisprudenza costituzionale, alla produzione normativa regionale, alla legislazione dei principali paesi europei, alla legislazione dell’Unione europea.

Focalizzandoci sulla produzione legislativa nazionale, il Rapporto fornisce, innanzitutto, una serie di dati quantitativi sulla legislazione nei primi sette mesi della XIX legislatura (relativi al periodo fra il 13 ottobre 2022 e il 13 maggio 2023) e i dati concernenti un confronto fra la XVII (5 marzo 2013-22 marzo 2018) e la XVIII legislatura (23 marzo 2018-12 ottobre 2022).

1. Introduzione

In data 3 novembre scorso il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente del Consiglio e del Ministro per le riforme istituzionali e la semplificazione normativa, ha approvato il disegno di legge costituzionale recante “Modifiche agli articoli 59, 88, 92 e 94 della Costituzione per l’elezione diretta del Presidente del Consiglio dei ministri, il rafforzamento della stabilità del Governo e l’abolizione della nomina dei senatori a vita da parte del Presidente della Repubblica”.

A seguito di ciò, il Presidente della Repubblica ha autorizzato la presentazione alle Camere del DDL costituzionale in data 15 novembre scorso, a partire dalla quale il testo è stato presentato in Senato (DDL n. 935), assegnato alla prima Commissione permanente (Affari costituzionali) e discusso congiuntamente al DDL n. 830 “Modifiche costituzionali per l'introduzione dell'elezione diretta del Presidente del Consiglio dei ministri”, di iniziativa parlamentare e presentato in data 1° agosto 2023.

Osservatorio sulle fonti

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