Archivio editoriali

In questa sezione sono contenuti gli editoriali apparsi nei numeri precedenti dell'Osservatorio on-line.

foto roselli

1. Una felice intuizione
L’influenza sul sistema delle fonti del diritto delle vicende politico-istituzionali a cui stiamo assistendo
rappresenta un’ulteriore conferma della felice intuizione di Ugo De Siervo di promuovere, 23 anni fa (ma già allora lo studioso fiorentino aveva promosso importanti ricerche), un Osservatorio che monitorasse il loro evolversi al di là del profilo formale.
Il metodo indicato era, ed è tuttora, anche durante la direzione di Paolo Caretti, quello di monitorare l’evolversi del divenire delle fonti del diritto con il mutare dei contesti in cui manifestano la loro funzione ordinamentale.
Questo comporta indagini rigorose sulla produzione normativa (come testimoniano anche le Sezioni della nostra Rivista ed i saggi e gli altri contributi), da cui trarre le dovute conseguenze sia dal punto di vista operativo (sull’evolversi dei molteplici ambiti dell’ordinamento, delle sue relazioni sovranazionali ed internazionali, del funzionamento delle Istituzioni) che dal punto di vista teorico (sulla natura giuridica di atti ed istituti e sulla corrispondenza delle tradizionali categorie alle trasformazioni dell’ordinamento).

giovanni.di cosimo

L’attuazione del regionalismo differenziato, di cui si discute in questa fase politico-istituzionale, pone molte e complesse questioni. Il saggio di Tarli Barbieri che pubblichiamo in questo fascicolo della Rivista le esamina puntualmente, dalla procedura di approvazione delle leggi di attuazione delle intese, agli aspetti finanziari, dai contenuti delle intese, al tema della durata e della revocabilità dell’autonomia differenziata. L’autore non manca di rilevare che tutt’ora alcune parti decisive della riforma del Titolo V non sono ancora state attuate. E dunque l’attuazione del regionalismo differenziato – che non può essere una «sorta di improprio surrogato di un approdo alla specialità», come invece sembra nelle intenzioni di alcuni protagonisti della vicenda – cadrebbe in un contesto di “instabile stabilità” del quadro ordinamentale.

 

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Gli altri saggi ospitati in questo fascicolo sono accomunati dal filo della tutela giurisdizionale dei diritti fondamentali.

caretti paolo mod

 

Il primo fascicolo del 2019 dell’Osservatorio ospita una serie di saggi caratterizzati da quell'approccio interdisciplinare al tema delle fonti che contraddistingue da sempre la nostra Rivista. Il numero è arricchito da due speciali che contengono gli atti di incontri di studio dedicati a temi assai rilevanti quali il Governo della Repubblica a trent’anni dalla legge 400 del 1988 e la recentissima ordinanza n. 17 del 2019 della Corte costituzionale

Quest’ultimo, in particolare, nasce dall’idea di organizzare, quasi in tempo reale, un seminario dedicato alla pronuncia che ha deciso nel senso dell’inammissibilità il ricorso per conflitto d’attribuzione tra poteri dello Stato promosso da un certo numero di parlamentari (37 senatori) contro il Governo per supposta violazione dei diritti dei medesimi a conoscere e discutere i contenuti della legge di bilancio 2019.

 

caretti paolo mod

A differenza degli ultimi numeri della Rivista che nella sezione saggi hanno ospitato gli atti di alcuni Convegni promossi dall'Osservatorio in collaborazione con il Dipartimento di Scienze giuridiche fiorentino (nn. 1/2018, 2/2018), questo numero, ultimo del 2018, torna a proporre una serie di contributi diversi per argomento e taglio; una diversità che non consente di ricomprenderli in un discorso generale "a tema". ln queste poche righe introduttive, mi limiterò dunque ad una sintetica presentazione del loro contenuto, accompagnata da qualche breve considerazione.

 

Grisolia

Questo numero ospita alla Rubrica "Saggi" il contributo di Stefano Agosta sul tema della possibile regolamentazione della maternità surrogata.

L'autore, prendendo lo spunto da un obiter dictum contenuto in una recente sentenza della Corte costituzionale in materia di disconoscimento della maternità per difetto di veridicità del certificato di nascita fatto all'estero, affronta la questione alla luce dei molteplici interessi in gioco e delle ragioni che fino ad oggi hanno impedito l'introduzione di una tale disciplina. Una disciplina, vietata dalle legge n. 40 del 2004 e contrastata anche in questa pronuncia dalla Corte costituzionale, ma che Agosta ritiene possa essere ammessa, sia pure in casi particolari e a certe condizioni, superando le molte ma non insormontabili difficoltà che ne hanno impedito l'introduzione.

I "Saggi", tuttavia, non costituiscono l'oggetto principale di questo numero.

Osservatorio sulle fonti

Rivista telematica registrata presso il Tribunale di Firenze (decreto n. 5626 del 24 dicembre 2007). ISSN 2038-5633.

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