Archivio rubriche 2017

Sentenza n. 26/2017 – giudizio sull’ammissibilità del referendum abrogativo

Deposito del 27/01/2017 – Pubblicazione in G. U. 01/02/2017, n. 5

Motivo della segnalazione
Con questa sentenza la Corte costituzionale ha deciso intorno all’ammissibilità del referendum abrogativo finalizzato ad abrogare, nella sua interezza, il d.lgs. n. 23/2015, che, nel quadro del c.d. Jobs Act, ha fortemente ristretto l’area di applicazione della tutela reale (cioè con reintegra nel posto di lavoro) per i licenziamenti senza giusta causa o giustificato motivo e, con riguardo ad alcuni commi e frammenti di commi l’art. 18 della legge n. 300/1970 (Statuto dei lavoratori).

Ordinanza n. 24/2017 – giudizio di legittimità costituzionale in via incidentale

Deposito del 26/01/2017; Pubblicazione in G. U. 01/02/2017 n. 5

Motivo della segnalazione
In questa decisione, che si inserisce nel filone delle decisioni con cui la Corte ha superato la lungamente protratta mancanza di rapporti diretti con la Corte di giustizia dell’UE, il giudice delle leggi è chiamato dalla Corte di Cassazione e dalla Corte d’appello di Milano a pronunciarsi sulla compatibilità con i principi supremi dell’ordine costituzionale italiano e con il rispetto dei diritti inalienabili della persona, espressi dagli artt. 3, 11, 24, 25, secondo comma, 27, terzo comma, e 101, secondo comma, della Costituzione, con particolare riguardo al principio di legalità in materia penale, dell’art. 2 della legge 2 agosto 2008, n. 130 (Ratifica ed esecuzione del Trattato di Lisbona), nella parte in cui autorizza alla ratifica e rende esecutivo l’art. 325, paragrafi 1 e 2, del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), come interpretato dalla sentenza della Grande Sezione della Corte di giustizia dell’Unione europea 8 settembre 2015 in causa C-105/14, Taricco.

Sentenza n. 14/2017 – giudizio di legittimità in via principale

Deposito del 19 gennaio 2017 – Pubblicazione in GU del 25 gennaio 2017

Motivo della segnalazione
Il Presidente del Consiglio dei ministri ha impugnato la legge della Regione Molise 26 marzo 2015, n. 3 (Disposizioni straordinarie per la garanzia dei Livelli Essenziali di Assistenza), volta a consentire, al fine di «garantire la migliore programmazione dell’utilizzo delle risorse umane e professionali operanti all’interno del Sistema sanitario regionale» (art. 1), la proroga, sino al 31 dicembre 2016 (art. 3), dei contratti di lavoro a tempo determinato, degli incarichi di collaborazione coordinata e continuativa con gli enti del Sistema sanitario regionale e dei contratti libero-professionali del personale infermieristico operante presso gli istituti penitenziari del Molise.

Sentenza n. 6/2017 – giudizio di legittimità costituzionale in via principale

Deposito dell’11 gennaio 2017 – Pubblicazione in G.U. del 18/01/2017, 1^ Serie Speciale n. 3

Motivo della segnalazione
La pronuncia è rilevante sul piano del sistema costituzionale delle fonti legislative, che non passa inosservato sullo sfondo di tecnicismi contabili piuttosto profondi.
Oggetto di impugnativa governativa è l’art. 3 della legge della Regione autonoma Sardegna 11 aprile 2016, n. 6 (Bilancio di previsione per l’anno 2016 e bilancio pluriennale per gli anni 2016-2018), da cui, in combinato disposto con l’art. 2, comma 6, risulta che il bilancio regionale sia stato approvato con una differenza negativa tra entrate e spese di competenza di cui risulta non corretta la riconduzione all’istituto del “disavanzo tecnico da riaccertamento straordinario”.

Sentenza n. 276/2016 – giudizio di legittimità costituzionale in via incidentale

Deposito del 16 dicembre 2016 – Pubblicazione in G.U. del 21/12/2016, n. 51

Motivo della segnalazione
Nella sentenza n. 276 del 2016 la Corte costituzionale ha esaminato, fra le altre, la questione di legittimità costituzionale degli articoli 8, comma 1, e 11, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 31 dicembre 2012, n. 235 (Testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo, c.d. legge Severino), sollevata dalla Corte d’appello di Bari, dal Tribunale ordinario di Napoli e da quello di Messina con tre distinte ordinanze, per violazione dell’articolo 76 della Costituzione.

Sentenza n. 275/2016 – giudizio di legittimità costituzionale in via incidentale

Deposito del 16 dicembre 2016 – Pubblicazione in G.U. del 21/12/2016, n. 51

Motivo della segnalazione
Con la sentenza n. 275 del 2016, la Corte costituzionale ha esaminato la questione di legittimità costituzionale promossa dal TAR Abruzzo avverso l’articolo 6, comma 2-bis, della legge della regione Abruzzo 15 dicembre 1978, n. 78 (Interventi per l’attuazione del diritto allo studio), aggiunto dall’articolo 88, comma 4, della legge della regione Abruzzo 26 aprile 2004, n. 15 (Legge finanziaria regionale 2004), per violazione dell’articolo 10 Cost., in relazione all’articolo 24 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, e dell’articolo 38 Cost.

Sentenza n. 287/2016 – giudizio di legittimità costituzionale in via principale

Deposito del 21/12/2016 – Pubblicazione in G. U. 28/12/2016

Motivo della segnalazione
La Corte rigetta le censure relative alla supposta violazione dell’art. 77 Cost. avanzate nei confronti dell’art. 1 del decreto-legge 24 gennaio 2015, n. 3 (Misure urgenti per il sistema bancario e gli investimenti), convertito con modificazioni dall’art. 1, comma 1, della legge 24 marzo 2015, n. 33, nell’ambito di un giudizio di legittimità costituzionale in via principale originato da un ricorso pesentato dalla Regione Lombardia.

Sentenza n. 278/2016 – giudizio di legittimità costituzionale in via incidentale

Deposito del 16 dicembre 2016 – Pubblicazione in G.U. del 21/12/2016, n. 51

Motivo della segnalazione
La sentenza n. 278 del 2016 ha dichiarato non fondata la questione di legittimità costituzionale dell’articolo 9, comma 1, lett. f), del decreto legislativo 24 settembre 2015, n. 156 (Misure per la revisione della disciplina degli interpelli e del contenzioso tributario, in attuazione degli articoli 6, comma 6, e 10, comma 1, lettere a) e b), della legge 11 marzo 2014, n. 23), sollevata dalla Commissione tributaria provinciale di Treviso, per violazione dell’articolo 76 della Costituzione, nella parte in cui, novellando il decreto legislativo 31 dicembre 1992, n. 546 (Disposizioni sul processo tributario in attuazione della delega al Governo contenuta nell’art. 30 della legge 30 dicembre 1991, n. 413), dispone che la Commissione tributaria provvede sulle spese della fase cautelare con l’ordinanza che decide sulle istanze relative a tale fase.

Sentenza n. 266/2016 – giudizio di legittimità costituzionale in via principale

Deposito del 15/12/2016 – Pubblicazione in G.U. 21/12/2016 n. 51

Motivo della segnalazione
Con la sentenza n. 266/2016 la Corte costituzionale ha accolto una questione di legittimità costituzionale sollevata in via principale dal Presidente del Consiglio dei ministri e avente ad oggetto gli artt. 2 e 5, comma 4, della legge della Regione Calabria 27 aprile 2015, n. 11 (collegato alla manovra di finanza regionale per il 2015).

Osservatorio sulle fonti

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