RACCORDI PARLAMENTARI ITALIA-UE 2024

 

Tra giugno e ottobre 2023 le due Camere hanno mostrato una vistosa asimmetria nel numero di atti di indirizzo adottati sulle proposte legislative europee. Al Senato si rileva l’approvazione di una sola risoluzione, in particolare su due proposte di direttiva in materia di acque reflue urbane (v. infra). Alla Camera, invece, è stato approvato da parte delle commissioni di merito un documento di indirizzo, nel medesimo testo, sui servizi dei media, su cui v. infra (più un documento di indirizzo ulteriore, doc. n. XVIII, n. 8, a proposito di una Comunicazione della Commissione europea su “Applicare il diritto dell'UE per un'Europa dei risultati (COM(2022)518 final))”, mentre la XIV Commissione, Politiche dell’Unione europea, di questo ramo del Parlamento ha adottato ben sette documenti di indirizzo su proposte inerenti a vari settori “sensibili”, come quello dell’approvvigionamento sicuro e sostenibile di materie prime critiche (doc. XVIII-bis, n. 9), sul trasferimento dei procedimenti penali (doc. XVIII-bis, n. 7), sulle munizioni (doc. XVIII-bis, n. 8), sull'attestazione e comunicazione delle asserzioni ambientali esplicite (doc. XVIII-bis, n. 11), su detergenti e tensioattivi (doc. XVIII-bis, n. 12) e sulla concessione di licenze obbligatorie per la gestione delle crisi (doc. XVIII-bis, n. 13), tutte ritenute conformi ai principi di sussidiarietà e di proporzionalità. Rispetto ad esse va aggiunta, come si dirà più approfonditamente di seguito, la proposta di direttiva sulla lotta contro la corruzione (COM(2023) 234 final) che, invece, ha condotto all’approvazione di un parere motivato sotto il profilo della sussidiarietà e che per la prima volta ha determinato l’attivazione della procedura per la rimessione della questione in Aula, dove è stato confermato l’orientamento già espresso dalla XIV Commissione.

In occasione della seduta del 14 maggio 2024, la 4a Commissione permanente Politiche dell’Unione europea del Senato ha aderito all’appello trasmesso dal Presidente della Commissione affari europei del Parlamento della Lituania a tutti i Presidenti delle Commissioni affari europei dei Parlamenti nazionali dell’Unione europea relativo alla c.d. “legge sulla trasparenza dell’influenza straniera”.

L’appello esprime forti preoccupazioni per la limitazione della libertà di stampa in Georgia ed il suo cammino di avvicinamento verso l’Unione europea. A tale scopo ha invitato le istituzioni georgiane a riconsiderare a tale iniziativa.

Nel corso della seduta del 20 marzo 2024, la 4a Commissione permanente del Senato ha concluso l’esame della proposta di direttiva COM(2023) 930, la quale mira a modificare la direttiva (UE) 2015/637 sulla tutela consolare dei cittadini UE non rappresentati nei Paesi terzi nonché la direttiva (UE) 2019/997, la quale istituisce un documento di viaggio provvisorio dell’UE.

Ad avviso del Senato non si riscontra, allo stato attuale, l’urgenza di intervenire per modificare la normativa vigente. Inoltre, le misure proposte non rispondono ai parametri della necessità e del valore aggiunto dell’azione a livello europeo, ponendosi quindi in contrasto con il principio di sussidiarietà. Le misure proposte dalla Commissione europea sono state ritenute altresì in contrasto con il principio di proporzionalità, in quanto creano competenze nuove, rendendo più onerosa l’azione delle amministrazioni. Alla luce di tali considerazioni, la risoluzione approvata dalla 4a Commissione permanente del Senato ha formulato un parere motivato ai sensi dell’art. 6 del Protocollo n. 2 allegato ai Trattati, ritenendo la proposta in contrasto con i principi di sussidiarietà e di proporzionalità.

Contro lo schema di risoluzione hanno espresso voto contrario alcuni membri dell’opposizione.

Motivo della segnalazione
Il 18 luglio 2023, le Commissione riunite VII (Cultura, scienza e istruzione) e IX (Trasporti, poste e telecomunicazioni) della Camera dei deputati hanno approvato, in identico testo, un documento finale ai sensi dell’art. 127 reg. Cam. in esito all’esame della Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un quadro comune per i servizi di media nell’ambito del mercato interno (legge europea per la libertà dei media) e modifica la direttiva 2010/13/UE (COM(2022)457 final).

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