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Il divieto di mandato imperativo: un principio in discussione - Portogallo

di Elia Aureli, Alessandro Cerulli Irelli, Alberto Di Chiara, Lorenzo Marilotti e Giulio Profeta

 

SOMMARIO: 1. Ragioni storiche dell'esigenza, per i partiti portoghesi, di creare la sanzione ex art. 160 della Costituzione. - 1.1. Introduzione: ragioni storiche dell'art. 160. - 1.2. La Costituzione del 1911. Debolezza dei partiti e frammentarietà politica e istituzionale. - 1.3. La fase dello Stato Nuovo. - 1.3.1 Il colpo di stato: risposta militare alla crisi. - 1.3.2 La Costituzione del 1933 e la definizione di un «Estado sem partidos». - 1.4. Le novità agli albori della Seconda Repubblica. - 1.4.1 La rivoluzione ed il regime costituzionale transitorio: il ritorno dei partiti. - 1.4.2 Il delicato rapporto tra MFA e partiti nella fase costituente. - 1.4.3. L'art. 163 della Costituzione: un equilibrio tra potere civile e militare. - 2. Tra libertà e imperatività di mandato nella Costituzione portoghese. - 2.1. Il contesto di riferimento. - 2.2. I lavori in Assemblea costituente e l’approvazione della Costituzione portoghese del 1976. - 2.3. L’interpretazione dell’articolo 160, in particolar modo con riguardo all’alinea c). - 2.4. Considerazioni interlocutorie. - 3. L’attuazione della Costituzione portoghese: i rapporti tra partiti, eletti ed elettori nella legilsazione elettorale, in quella sui partiti e nel regolamento parlamentare. 3.1. Teoria della rappresentanza nell’ordinamento portoghese. La Costituzione. - 3.2. La centralità dei partiti nella legge elettorale. - 3.3. La legge sui partiti e la necessità di prevedere un’organizzazione interna ispirata ai principi di democraticità. - 3.4. I deputati e i gruppi parlamentari nel regolamento dell’Assemblea della Repubblica. - 3.5. Un ordinamento coerente. - 4. Mandato parlamentare e partiti politici nell’esperienza costituzionale portoghese. - 4.1. I partiti politici nel sistema istituzionale portoghese. - 4.2. L’incerta qualificazione del mandato parlamentare tra partito politico e libertà dell’eletto. - 4.3. La democrazia interna ai partiti nell’esperienza costituzionale portoghese. - 4.4. La natura partitica del mandato parlamentare portoghese. Brevi riflessioni sulla sua (im)possibile introduzione nell’ordinamento italiano. - 5. Spunti alla luce del contratto di governo lega-m5s. La clausola anti-defezione portoghese e il divieto di mandato imperativo italiano: istituti compatibili o antinomici? - 5.1. Transfughismo parlamentare e forme di vincolo di mandato. - 5.2. Rappresentanza politica e mandato parlamentare nello Stato liberale e nello Stato democratico-pluralista. - 5.3. Articolo 160 e divieto di mandato imperativo: coerenza o antinomia? Un falso problema. - 5.4. Il libero mandato parlamentare e l’assenza di regole costituzionali sulla vita interna dei partiti politici: un architrave del sistema politico-rappresentativo italiano. - 5.5. Differenze nell’assetto partitico portoghese ed italiano e riflessi sul mandato parlamentare. - Conclusioni.

 

Osservatorio sulle fonti

Rivista telematica registrata presso il Tribunale di Firenze (decreto n. 5626 del 24 dicembre 2007). ISSN 2038-5633.

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