I Saggi dell'Osservatorio

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Gli organi di garanzia statutaria a un bivio: o riforma o progressiva scomparsa per desuetudine

di Paolo Caretti

SOMMARIO: 1. Le origini e le aspettative. - 2. La disciplina statutaria e la giurisprudenza costituzionale. - 3. La "resa" del nuovo istituto. - 4. Qualche idea per il futuro.

 

Approximately ten years ago, with the approval of new regional statutes, an original institution has been introduced: the so-called council for statute's guarantee (consiglio di garanzia statutaria), with the main purpose to make safe statute's regulation from possible attempt by other regional sources of law. This essay deals with origin, development and present crisis of this institution.

I confini sfumati del diritto e le loro ripercussioni sull'attività delle corti. Il caso delle misure anticrisi

di Bruno Brancati

SOMMARIO: 1. Premessa. - 2. Molteplicità delle fonti e confini sfumati del diritto. - 3. Le ripercussioni sul ruolo delle corti. - Valutazioni conclusive

 

Nowadays, the economic and financial governance in Europe is characterised by the coexistence of several and diversified legal sources. Some legal instruments have been created to deal with the economic crisis. This situation creates uncertainty, because the boundaries between national and supranational powers are uncertain. This phenomenon requires an expansion of the role of courts, that can contribute to the legitimization of the decision-making process. Yet, the courts run the risk of politicization if they are too involved in the economic crisis.

Il rinvio alle Camere del Presidente Mattarella della legge riguardante l'adozione di "misure per contrastare il finanziamento delle imprese produttrici di mine anti persona e di munizioni e sub munizioni a grappolo"

di Valentina Zambrano

SOMMARIO: 1. Breve nota introduttiva. - 2. Gli obblighi in materia di disarmo e di contrasto alla proliferazione delle armi discendenti dalla Convenzione di Ottawa e dalla Convenzione di Oslo. - 3. Il progetto di legge sul contrasto al finanziamento delle imprese produttrici di mine antiuomo e munizioni cluster e il rispetto degli obblighi internazionali. - 3.1. La (presunta) illegittimità costituzionale della proposta di legge per violazione dell'art. 117 Cost. - 3.2. Le leggi di adattamento alla Convenzione di Ottawa e alla Convenzione di Oslo e la depenalizzazione attuata dalla proposta di legge n. 4096. - 4. La revisione del progetto di legge Amati e il pieno adempimento degli obblighi internazionali

 

The analysis developed in this paper concerns the international aspects of the decision of President Mattarella to ask to the Parliament a "revision" of the project of law Amati concerning the fight against the financing of companies producing anti-personnel mines and cluster munitions. In particular, the paper will focus on some disputable aspects of two question underlined by the President in its rinvio: the violation of art. 117, c. 1, Cost. by the art. 6 of the project of law Amati; the decriminalisation realised by the same art. 6 compared with the Italian legislation now in force.

Il sistema delle fonti del diritto nel terzo settore

di Luca Gori

SOMMARIO: 1. La riforma del Terzo settore nella prospettiva del sistema delle fonti. - 2. La definizione di "Terzo set-tore" fra dottrina e diritto positivo. Finalità di una normativa sul Terzo settore. - 3. La fonte della riforma: alcune considerazioni a proposito dell'utilizzo della delega legislativa. - 4. Il Codice del Terzo settore. - 5. Una delega "stravolta"? Effetti della parziale in-attuazione della delega legislativa. - 6. Il rinvio di aspetti fondamentali della disciplina alle fonti sub-primarie. - 7. Le fonti regionali: spazi e rischi di una differen-ziazione. - 8. Le fonti degli enti locali. - 9. La compatibilità con il diritto dell'Unione europea: una disci-plina legislativa ad efficacia differita ed incognita. - 10. E l'autonomia privata? Considerazioni a proposi-to della principale fonte del diritto del Terzo settore. - 11. Considerazioni conclusive. Sistema delle fonti e Terzo settore: problemi interni, effetti di sistema.

 

The article aims to explore the system of Third sector law sources, after the 2016 global reform. The resulting system has to be considered in a constitutional perspective, especially the issue of the relationship between the autonomy of Third sector organizations (ETS) and the role and powers of public powers. The 2016 reform does not discipline exhaustively the whole matter (despite the name Third Sector Code): sub-legislative sources of law define essential characteristic of ETS. There is also a problematic role of regional law about very relevant aspects concerning the inscription to the new Single national Register of the Third Sector because of the risk of territorial fragmentation. The role of the local legal sources is highlighted: in fact, local sources have brought some innovative contributions to the development of Third Sector Law. There are discrete points of legal tension with the European Union law (especially in the field of fiscal and competition law). It has relevant effects on the entry into force of the Third Sector Code. Finally, it seems to be significantly reduced the space to the sources of private autonomy after 2016 the reform.

La "nuova" potestà regolamentare del comune per la tutela della sicurezza delle città

di Vincenzo Antonelli

SOMMARIO: 1. Nuovi spazi per i regolamenti comunali. - 2. L'incostituzionale potere "normativo" del sindaco. - 3. I nuovi poteri sindacali di ordinanza. - 3.1. La legificazione della nozione di sicurezza urbana. - 3.2. La novella dell'art. 50 del decreto legislativo n. 267 del 2000. - 3.3. La reiterazione delle ordinanze contingibili ed urgenti. - 3.4. La "prova di resistenza" e il rispetto del principio di proporzionalità. - 4. La potestà regolamentare in materia di sicurezza urbana. - 5. Verso i regolamenti comunali per la sicurezza della città.

 

(The new local government's regulatory powers for the urban security): the essay analyses the new regulatory perspectives - opened up by the Law Decree No 14/2017, converted into Law No 48/2017 - of the local regulations concerning urban security. First of all, the Law Decree entitles local government to regulate serious states of neglect or degradation of the urban territory, environment and cultural heritage as well as urban livability and decorum damages. Secondly, it is up to local government to locate urban areas where removal orders can be applied. Indeed, the aim of the Law Decree is to rebalance the relations between the local council normative powers and the mayor urgency faculties, as well as to go beyond the emergency approach concerning urban security issues. Moreover, the urban security local regulations enable decisions resulting from the dialogue with inhabitants and citizens participation.

 

La disciplina del ruolo normativo del Governo nella legge n. 400 del 1988, ventinove anni dopo

di Giovanni Tarli Barbieri

SOMMARIO: 1. Considerazioni introduttive: successi e insuccessi della legge n. 400 del 1988, a ventinove anni dalla sua entrata in vigore. - 2. Un secondo profilo rilevante: la consapevolezza della rilevanza e della fondamentale unitarietà dei poteri normativi del Governo (anche alla luce di un quadro costituzionale almeno parzial-mente lacunoso). - 3. La rilevanza dell'autoqualificazione e della disciplina dei procedimenti di formazio-ne delle fonti. - 4. Gli insuccessi della legge n. 400: l'irrisolta questione della natura della fonte. - 5. I contenuti della legge n. 400 e l'erompere della potestà normativa del Governo. - 6. Dalle lacune alle prospettive di riforma della legge n. 400 (e non solo). - 7. Una prospettiva a cui guardare: la qualità della normazione.

 

The essay analyses some issues and problems raised by governmental action during the period 1988-2017, from the entry into force of Act No. 400/1988. In particular, the Author explores these action's consequences on the regulatory role showing achievements and failures, with the aim to highlight what kinds of challenges are urgently essential. In conclusion, the paper underlines a specific perspective in the out-line of the proposed reforms: the better regulation. In according with the author's view this theme should be a priority of next years' policy.

Procedimenti pregiudiziali e applicazione di parametri costituzionali ed europei a tutela dei diritti fondamentali

di Francesca Martines

SOMMARIO: 1. La sentenza della Corte cost. n. 269 del 14 dicembre 2017 e la ridefinizione del ruolo dei giudici interni e della Corte costituzionale nella soluzione dei contrasti tra norme interne e parametri costituzionali europei e nazionali. - 2. L'applicazione della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea agli atti degli Stati e la coincidenza dei parametri costituzionali europei e nazionali. - 3. La precedenza della pregiudizialità costituzionale rispetto al rinvio alla Corte di giustizia. - 4. Potenziali contrasti tra giudicati e ipotesi di soluzione. - 5. Conclusioni.

 

In its judgment n. 269 of 14th December 2017 the Italian Constitutional Court (ICC) redefined its relationship with Italian judges in cases of incompatibility between national legislation and constitutional provisions that are equivalent to those contained in the Charter of Fundamental Rights of the European Union (CFREU). According to the previous ICC case law, Italian judges have to set aside national legislation conflicting with EU law (after a reference for a preliminary ruling to the European Court of Justice, where necessary). The ICC has now established that when the national provision infringes both Constitutional and the CFREU provisions, any Italian Court has first to ask the ICC to declare the unconstitutionality of the Italian norm. It is clear that if the previous solution was maintained, the setting aside of a national norm conflicting with a provision of the CFREU equivalent to a constitutional provision would entail, de facto, a check of constitutionality of Italian statute by Italian judges, a check which is an exclusive competence of the ICC in the Italian legal order. This revirement of the ICC raises a number of questions; in particular this paper discusses the issue of the order of precedence between preliminary rulings and the consequences of different evaluations of the ICC and of the ECJ concerning provisions of the CFREU corresponding to Constitutional provisions.

Osservatorio sulle fonti

Rivista telematica registrata presso il Tribunale di Firenze (decreto n. 5626 del 24 dicembre 2007). ISSN 2038-5633.

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