I Saggi dell'Osservatorio

Cartella Speciale - I poteri normativi del Governo (2/2019)

Atti del Seminario organizzato dalla Rivista - Firenze, 4 aprile 2019

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Dalla «fonte» decreto legislativo integrativo e correttivo al «fine» di integrazione e correzione (tramite una pluralità di fonti)

di Luca Gori

 

SOMMARIO: 1. Delimitazione dell’oggetto dell’indagine ed impostazione metodologica. – 2. L’utilizzo della delega integrativa e correttiva come regolarità. – 3. I decreti legislativi integrativi e correttivi: caratteri fisiologici e le loro possibili deviazioni patologiche. – 3.1. Il termine finale. – 3.2. I contenuti integrativo-correttivi. – 3.3 La modificazione dell’indirizzo politico mediante la delega integrativo-correttiva. – 3.4. Decreti legislativi integrativo-correttivi di procedura? – 4. Gli altri strumenti di integrazione e correzione del decreto legislativo principale affidati a fonti diverse dal decreto legislativo integrativo-correttivo. – 5. Alcune modalità particolari di modifica dei decreti legislativi principali. – 6. La specificità delle leggi di delegazione europea. Cenni. – 7. Spunti conclusivi: verso un «fine» integrativo-correttivo permanente del decreto legislativo (delle fonti primarie, in generale?) affidato a fonti primarie fungibili?

I decreti “di natura non regolamentare”. Un’analisi a partire dalla prassi della XVI e XVII legislatura

di Matteo Giannelli

 

SOMMARIO: 1. Premessa. Un fenomeno pervasivo ma allo stesso tempo scarsamente conoscibile. – 2. Alla ricerca delle dimensioni del fenomeno. – 2.1 Un’analisi delle disposizioni di legge abilitanti i “decreti di natura non regolamentare”. – a) il significato del rinvio contenuto nei decreti-legge e nelle relative leggi di conversione. – b) i Ministeri coinvolti: il ruolo di primo piano del Ministero dell’Economia e delle Finanze. – c) i ricorrenti casi di “procedimentalizzazione” previsti dalle disposizioni abilitanti. – d) la (possibile) pubblicazione in Gazzetta ufficiale. – 3. Oltre i criteri formali di identificazione delle fonti: il contenuto sostanziale dei decreti qualificati come di natura non regolamentare. – 4. I mancati controlli da parte dei soggetti istituzionalmente previsti. – a) il Comitato per la legislazione e il suo marginale ruolo. – b) la Corte costituzionale e la minimizzazione del problema dell’identità delle fonti normative. – c) l’ondivaga posizione del Consiglio di Stato. – 5. Le dimensioni effettive della “fuga dal regolamento” attraverso il rinvio esplicito delle fonti primarie: un fenomeno in esaurimento?. – 6. Una ipotesi conclusiva: dalla “fuga dal regolamento” alla “elusione” della riserva di legge relativa.

 

I più recenti tentativi di “sistemazione” tramite delega legislativa

di Giuseppe Mobilio

 

SOMMARIO: 1. Introduzione: i confini della sistemazione legislativa. – 2. L’evoluzione nelle politiche di sistemazione legislativa. – 2.1. L’esperienza delle leggi annuali di semplificazione: alla ricerca (incoerente) di un disegno unitario. – 2.2. La fase successiva alle leggi di semplificazione: l’assenza di un disegno unitario. – 3. Le categorie della sistemazione legislativa. – 4. L’effettiva realizzazione delle operazioni di sistemazione. – 5. Le sistemazioni incomplete. – 6. Considerazioni conclusive.

Il concorso delle attività consultive nel procedimento delineato dalle deleghe legislative

di Fabio Pacini

 

SOMMARIO: Premessa. Parte I – Rilievi di carattere generale. – 1. I limiti “ulteriori”, tra elasticità e paradosso. – 2. Note introduttive sugli attori in gioco. Parte II – Una panoramica, con particolare riferimento all’attività consultiva parlamentare, dalla XV alla XVIII legislatura. – 1. XV e XVI legislatura. – 1.1. Recepimento diritto UE. – 2. XVII legislatura. – 2.1. Recepimento diritto UE (con prima applicazione della l. n. 234 del 2012). – 3. XVIII legislatura. Parte III – Focus sull’attività consultiva relativa a deleghe volte alla riduzione della normativa vigente. – 1. Perché dedicare specifica attenzione al tema. Il “taglia-leggi”, in breve. – 2. I pareri del Consiglio di Stato sugli schemi di decreto legislativo nell’ambito delle operazioni taglia-leggi. – 3. Il ruolo della Conferenza unificata. – 4. Il ruolo della Commissione per la semplificazione. Parte IV – Le Commissioni bicamerali consultive costituite ad hoc: un’arma a doppio taglio per il Parlamento? – 1. Qualche “punto di partenza” per la riflessione. – 2. Elementi di confronto fra Commissione parlamentare per la semplificazione e Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale. – 2.1. Risorse o eterne agonizzanti: le commissioni bicamerali dopo lo spirare dei termini delle deleghe “originarie”. – Considerazioni di sintesi.

Il governo delle emergenze: i rapporti tra decreti-legge e ordinanze di protezione civile dal terremoto de L’Aquila al crollo del ponte Morandi

di Alberto Arcuri

 

SOMMARIO: 1. Decretazione d’urgenza e potere d’ordinanza: una cornice introduttiva. – 2. Oggetto, fine e metodo del lavoro. – 3. Decretazione d’urgenza e disciplina del potere d’ordinanza. – 4. Decreti-Legge e Ordinanze di protezione civile. – 5. Considerazioni conclusive.

Il mancato esercizio della potestà regolamentare del Governo e l’impatto sulle rispettive fonti di previsione

di Costanza Masciotta

 

SOMMARIO: 1. L’attuazione della fonte primaria mediante l’esercizio della potestà regolamentare: inquadramento giuridico, oggetto e metodo dell’indagine. – 2. Cosa significa “attuare” una fonte di previsione: definizione teorico-generale delle nozioni di “attuazione” e “inattuazione” delle fonti primarie. – 3. Il primo dato da analizzare: la delega “taglia inattuazione”. – 4. Analisi di due casi paradigmatici: l’attuazione del “Jobs Act” e dello “Sblocca Italia”. – 5. Le ripercussioni del mancato esercizio della potestà regolamentare sulla fonte di previsione. – 6. Reiterare l’operazione “taglia inattuazione” è un’opzione utile? – 7. Considerazioni conclusive.

Introduzione

di Giovanni Tarli Barbieri

Nihil est in intellectu quod prius non fuerit in sensu: considerazioni empiriche sui decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri nell’esperienza recente

di Davide De Lungo

 

SOMMARIO: 1. Oggetto e metodo della ricerca. – 2. Presentazione ed elaborazione dei dati statistici. – 3. I dPCM nel sistema delle fonti. – 3.1. Il problema dei dPCM non regolamentari nella forma ma normativi nella sostanza: fra teoria e dogmatica. – 3.2. Segue: le posizioni della giurisprudenza. – 3.3. Il “problema del fondamento”: i dPCM normativi previsti da decreti legislativi e decreti-legge. – 3.4. Il “Governo fuggitivo”: osservazioni sul procedimento di formazione. – 4. I dPCM fra forma di governo e forma di Stato.

Prassi e criticità nella fase genetica del decreto-legge

di Luca Bartolucci e Andrea Razza

 

SOMMARIO: 1. Premessa - 2. La fase istruttoria del decreto-legge - 3. L’approvazione in Consiglio dei ministri, l’annuncio e il comunicato stampa - 4. Le fasi del “post-Consiglio”, la clausola “salvo intese” e la verifica della Relazione tecnica (“bollinatura”) - 5. La fase interlocutoria tra Governo e Presidenza della Repubblica: effetti della c.d. moral suasion - 6. La pubblicazione in Gazzetta ufficiale e la trasmissione ad uno dei due rami del Parlamento - 7. Conseguenze sulla forma di governo

Questioni vecchie e nuove in materia di emendabilità del decreto-legge

di Renato Ibrido

 

SOMMARIO: 1. Premessa. – 2. L’evoluzione del tema della emendabilità del decreto-legge tra dottrina, giurisprudenza e Regolamenti parlamentari. – 2.1. La lunga “marcia” della dottrina verso l’affermazione di limiti alla emendabilità del decreto-legge. – 2.2. L’età d’oro della “problematica prassi” del maxi-emendamento. – 2.3. Il “turning point” della sentenza n. 22 del 2012 ed il suo seguito. – 3. La prassi normativa più recente. – 3.1. Analisi delle modifiche adottate in sede di conversione nel corso della XVIII legislatura. – 3.2. I decreti “milleproroghe” dopo la sentenza n. 22 del 2012. – 4. Verso una conclusione. – 5. Appendice.

Riflessioni su alcuni aspetti problematici della delegazione legislativa. In particolare: la “sistemazione” normativa tramite delega, il ruolo del Parlamento nell’adozione dei decreti delegati e il ricorso ai decreti integrativi e correttivi

di Gloria Marchetti

 

SOMMARIO: 1. Il discostamento della delegazione legislativa dal modello costituzionale. 2. L’eccessivo ricorso alla delegazione legislativa e le deleghe di “sistemazione” normativa. 3. Il mancato rispetto, da parte del Parlamento, dei contenuti della legge delega. 3.1. Le problematiche relative ai decreti integrativi e correttivi. 4. Il mutamento dei rapporti tra Parlamento e Governo, nel processo di delegazione legislativa, rispetto al dettato costituzionale. In particolare: il rafforzamento del ruolo consultivo del Parlamento nell’adozione dei decreti delegati. 5. Brevi considerazioni conclusive.

Osservatorio sulle fonti

Rivista telematica registrata presso il Tribunale di Firenze (decreto n. 5626 del 24 dicembre 2007). ISSN 2038-5633.

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