Fonti Regioni speciali e Province autonome

I programmi di governo per la legislatura 2023-2028 delle Province autonome di Trento e Bolzano (dicembre 2023-marzo 2024) (1/2024)

Il 22 ottobre 2023 si sono svolte le elezioni provinciali nelle due Province autonome di Bolzano e Trento.

Nella Provincia di Bolzano, la Südtiroler Volkspartei (SVP) si è conferma partito di maggioranza assoluta, pur perdendo due seggi (da 15 a 13) rispetto alla legislatura precedente. I risultati elettorali hanno reso necessario un accordo di coalizione ampio, che oltre alla SVP vede coinvolti Die Freiheitlichen, Fratelli d’Italia, Lega Alto Adige Südtirol e La Civica.

Nella Provincia di Trento, il presidente uscente Maurizio Fugatti è stato confermato con il 51,82%. Le liste che lo sostenevano hanno conquistato, in virtù del premio di maggioranza, la maggioranza dei seggi consiliari

Con questa breve nota, ci proponiamo di segnalare gli aspetti più rilevanti dei rispettivi programmi, con particolare riferimento alle modifiche statutarie che i nuovi esecutivi provinciali intendono promuovere.

Le forze politiche di maggioranza concordano sulla necessità di adeguare lo Statuto di Autonomia mediante una legge costituzionale, conformemente a quanto già previsto dall’art. 10 della legge cost. n. 3/2001, al fine di rispecchiare la nuova situazione e ripristinare l‘originario ambito di competenza. La previsione di tale obiettivo è motivata dalla constatazione che, a seguito della riforma del 2001 del titolo V della Costituzione, la Corte costituzionale si è espressa con sentenze sempre più limitanti della portata e del margine d’azione delle potestà autonome legislativa e amministrativa. Questa interpretazione restrittiva è stata solo parzialmente mitigata attraverso l’emanazione di specifiche norme di attuazione dello Statuto di Autonomia.

Il programma traccia, quindi, le tappe di questo percorso di riscrittura dello Statuto, individuandone il punto di partenza nell’annuncio, contenuto nella dichiarazione programmatica del Governo Meloni del 25 ottobre 2022, di voler ripristinare quegli standard di autonomia che portarono nel 1992 alla dichiarazione di chiusura del contenzioso davanti alle Nazioni Unite («Per la provincia di Bolzano tratteremo del ripristino degli standard di autonomia che nel 1992 hanno portato al rilascio della quietanza liberatoria ONU»).

Si dà, poi, atto del fatto che il Presidente Kompatscher ha consegnato assieme ad altri tre presidenti di regioni autonome una proposta di riforma alla Presidente del Consiglio Meloni il 3 ottobre 2023. Rispondendo ad un’interrogazione parlamentare in Senato, il 23.11.2023, la Presidente Meloni ha dichiarato: «Il Governo ha preso atto dell‘iniziativa promossa dai presidenti delle quattro Regioni a Statuto speciale (Trentino Alto-Adige, Friuli-Venezia Giulia, Valle d‘Aosta, Sardegna) e delle Province autonome di Trento e Bolzano, con la quale i proponenti chiedono di modificare i rispettivi Statuti speciali in un quadro condiviso con lo Stato. In coerenza con l’attenzione che questo Governo attribuisce al tema dell‘autonomia regionale, a quello delle valutazioni sul ripristino delle competenze modificate dalla riforma del 2001, i contenuti del testo trasmesso sono ora in corso di approfondimento tecnico e sono in ogni caso oggetto di particolare attenzione da parte nostra. Le preannuncio a proposito che è mia intenzione promuovere l’avvio di tavoli di confronto bilaterale con ciascuna delle quattro Regioni a Statuto speciale e delle Province autonome di Trento e Bolzano per poter insieme valutare tutte le necessarie iniziative da parte del Governo. Si richiama il principio per cui, ad oggi, per le Regioni a Statuto speciale e le Province autonome di Trento e di Bolzano, in relazione alla riforma costituzionale del Titolo V, trova applicazione la clausola di maggior favore di cui all‘articolo 10 della legge costituzionale n. 3 del 2001, sulla base della interpretazione che in questi anni ne ha dato la Corte costituzionale».

Il 20 dicembre 2023 si è tenuto a Roma il primo incontro bilaterale promosso dal Presidente del Consiglio tra il Ministro per gli Affari regionali e i rappresentanti delle due province autonome, alla presenza dei presidenti delle commissioni paritetiche. In tale occasione è stato istituito un tavolo di lavoro bilaterale (Governo-Province Autonome/Regione) volto alle trattative e alla formulazione della relativa bozza di legge costituzionale. Nella stessa occasione è stato concordato che i lavori dovranno concludersi entro giugno 2024 con la consegna al Governo del testo pronto per l’iter di approvazione.

Facendo esplicito riferimento ai predetti accordi politici tra i rappresentanti del Governo e delle autonomie, i partner della coalizione si impegnano a sostenere per quanto di competenza le iniziative volte al ripristino dell‘Autonomia di cui sopra.

Disporre di un’ampia autonomia legislativa e amministrativa significa per le forze del governo provinciale l’assunzione di responsabilità e dell’impegno alla solidarietà in un sistema di governo multilivello statale ed europeo. In questo senso vi è l’aspirazione ad un costante sviluppo, ampliamento e aggiornamento dell‘Autonomia, nel rispetto dei principi di sussidiarietà e di leale collaborazione, al fine di individuare e raggiungere i più indicati livelli di governance per il nostro territorio e per la sua popolazione.

La proposta di riforma presentata alla Presidente del Consiglio contiene anche l‘introduzione di un principio di intesa che deve essere ancora definito e varie misure volte all‘ampliamento dell’Autonomia.

Tutti i partner della coalizione attribuiscono particolare priorità allo sviluppo e al conseguimento degli obiettivi politici sull‘autonomia formulati nel programma e si impegnano a presentare semestralmente, nell‘ambito del comitato di coalizione, gli sforzi compiuti a vari livelli.

 

Nella seduta del 21 dicembre 2023 il Presidente Fugatti ha presentato al Consiglio provinciale il programma di legislatura e dato comunicazione dei nominativi degli assessori.

Il faro del programma è quello dell'autonomia, che il governo provinciale intende difendere e rilanciare per assicurare linfa alle proprie prerogative, messe in discussione da eventi e fattori che vanno contrastati con una voce sola: serve un impegno corale per evitare di perdere, preziose opportunità. «Non si sottolinea mai abbastanza come la nostra autonomia sia patrimonio che ci appartiene e che si alimenta delle tradizioni e delle pratiche di autogoverno. Non solo, ha saputo nel tempo svilupparsi in modo dinamico grazie a una forte spinta verso l’innovazione. Eppure, i segnali di un affaticamento li vediamo e non restiamo insensibili agli appelli di intervenire con maggior impegno e decisione».

Sul terreno della possibile riforma dello Statuto, ci si propone di rafforzare ancora di più l'intesa strategica con la Provincia autonoma di Bolzano; nonché la cooperazione transfrontaliera e il "regionalismo" di dimensione europea nell’ambito del Gect/Euregio.

In questa prospettiva, non si rinnega il ruolo della Regione, da valorizzare con progetti comuni, armonizzati dentro una dimensione tripolare rispetto alle due Province autonome. Il tutto dentro rapporti forti con la Provincia autonoma di Bolzano, in difesa di interessi comuni strategici come l’Autostrada del Brennero o il credito locale, ma anche per la salvaguardia delle prerogative finanziarie, oggi messe in difficoltà dai provvedimenti nazionali di natura fiscale.

Sulla conseguente riforma dello Statuto si è più recentemente espresso il Consiglio provinciale con l’approvazione all’unanimità di una risoluzione unitaria, presentata dal Presidente Fugatti, in data 5.02.2024.

In tale risoluzione il Consiglio provinciale esprime condivisione rispetto alla necessità di procedere ad una modifica di alcuni aspetti dello Statuto di autonomia. In particolare, considerata l’attuale modificabilità da parte del Parlamento delle proposte di riforma statutaria, impegna la Giunta a valutare nuovamente l’opportunità di far precedere ad ogni altra modifica l’esame di un separato disegno di legge di riforma dell’articolo 103 dello Statuto, per l’introduzione del principio dell’intesa; invita a valutare l’opportunità di inserire nella proposta di modifica dello Statuto un passaggio relativo alle competenze della Regione che offra maggiore certezza e stabilità al percorso avviato nella scorsa Legislatura a seguito dell’approvazione da parte del Consiglio regionale della mozione 7/XVI; ritiene essenziale il coinvolgimento del Consiglio provinciale e pertanto incarica la VI Commissione di approfondire fin da subito i temi oggetto di possibile modifica.

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