Archivio rubriche 2019

Il TAR Lombardia, Milano, Sez. II, con la sentenza 8 ottobre 2018, n. 2226, ha annullato parzialmente una decisione giustiziale dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas (oggi Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente – ARERA), che, accogliendo un reclamo proposto da un venditore al dettaglio di gas naturale contro un distributore di gas naturale, aveva statuito di porre a carico del distributore parte della penale che il venditore al dettaglio avrebbe dovuto corrispondere al proprio fornitore all’ingrosso (c.d. “shipper”) per il superamento della capacità contrattualmente impegnata con quest’ultimo. Nel caso oggetto di reclamo, l’applicazione della penale per il superamento dei limiti contrattuali derivava da un errore del distributore, consistente nella mancata comunicazione al responsabile del bilanciamento (Snam Rete Gas S.p.A.) dei dati di prelievo per il mese di settembre 2016, relativi all’impianto di distribuzione identificato dal codice ReMi 34502203, funzionali alla determinazione delle partite fisiche ed economiche di bilanciamento.

Il TAR Lombardia estende ai procedimenti sanzionatori dell’ARERA il principio secondo cui, nei settori regolati da Autorità indipendenti, la caduta della “legalità sostanziale” va compensata con il rafforzamento della “legalità procedurale” (TAR Lombardia, Milano, Sez. II, sentenze 31 ottobre 2018, nn. 2455, 2456 e 2458)

Con tre pronunce, pubblicate lo stesso giorno e di contenuto sostanzialmente identico, il TAR Lombardia, Milano, Sez. II, ha annullato altrettante sanzioni amministrative pecuniarie che l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (ARERA) aveva irrogato nei confronti di diverse società di distribuzione di energia elettrica e di gas naturale “per violazioni in materia di obblighi di separazione funzionale e contabile (unbundling) e in materia tariffaria”.

Il nuovo Regolamento di Attuazione dell’articolo 23 della legge 28 dicembre 2005, n. 262, in materia di adozione degli atti di regolazione: Documento per la consultazione

Lo scorso 4 febbraio, la Banca di Italia ha chiuso la fase di consultazione del procedimento che dovrebbe portare all’abrogazione del Regolamento del 24 marzo 2010 ed alla correlativa introduzione di un nuovo regolamento in materia di adozione degli atti normativi.

Come si apprende dalla relazione illustrativa contenuta nel relativo documento di consultazione, la ratio di questo intervento è quella di adeguare il sistema delle fonti normative in materia bancaria ad un contesto storico profondamente mutato, chd impone oggi un procedimento decisionale più snello, onde poter soddisfare un un triplice ordine di esigenze: quella connessa alla volontà di introdurre regolamentazioni più penetranti, quella di armonizzare gli ordinamenti bancari dei paesi europei e quella di realizzare l’Unione bancaria.

Osservatorio sulle fonti

Rivista telematica registrata presso il Tribunale di Firenze (decreto n. 5626 del 24 dicembre 2007). ISSN 2038-5633.

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