di Raffaella Nigro
SOMMARIO: 1. La sentenza della Corte costituzionale n. 192/2023. – 2. Segue: Le argomentazioni sul reato di tortura ai fini del processo contro gli agenti egiziani. – 3. Sulla necessità di circoscrivere l’illegittimità costituzionale dell’art. 420-bis c.p.p. in riferimento al reato di tortura e sulla possibilità, invece, di estenderla a qualsiasi reato. – 4. Il presunto obbligo dei giudici italiani di esercitare la giurisdizione penale in base alla Convenzione di New York del 1984. – 5. Considerazioni conclusive.
The essay analyses the judgment no. 192/2023 of the Italian Constitutional Court in the Regeni case. It focuses on the Court’s ruling concerning the crime of torture in the proceeding against four high-level Egyptian security officials. Two critical questions are scrutinized. First, the introduction of torture as a crime in the Italian criminal code in 2017, after the killing of Giulio Regeni, and second, the doubtful obligation of Italy to establish its jurisdiction over the perpetrators of torture committed abroad against its own nationals, according to the UN Convention of 1984.
Rivista telematica registrata presso il Tribunale di Firenze (decreto n. 5626 del 24 dicembre 2007). ISSN 2038-5633.
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