Archivio rubriche 2019

CONS. GIUST. AMM. SICILIA, sez. giurisd. 7 gennaio 2019, n. 9

Il comune appellante insisteva sull'erroneità della sentenza appellata nella parte in cui ha ritenuto illegittimi gli artt. 7 e 9, comma 2, e l'allegato C) del regolamento del Comune di Cammarata di gestione del corretto insediamento urbanistico e territoriale delle stazioni radio.
Per appellante con l'art. 7 del regolamento non sono stati posti generici divieti o limitazioni, che si traducessero in un divieto assoluto e generico delle installazioni di cui si tratta, ma sono stati dettati criteri per la localizzazione degli impianti sulla base di un ordine di priorità, come indicato dall'art. 5 del regolamento.

CONS. STATO, sez. V, 11 marzo 2019, n.1614

L'art. 4 d.lgs. 14 marzo 2011, n. 23 ha introdotto nell'ordinamento tributario l'imposta di soggiorno, disponendo, al primo comma, che “i Comuni capoluogo di provincia, le unioni di comuni nonché i comuni inclusi negli elenchi regionali delle località turistiche o città d'arte possono istituire un'imposta di soggiorno a carico di coloro che alloggiano nelle strutture ricettive situate sul proprio territorio”.
Per l'individuazione dei comuni legittimati ad istituire l'imposta di soggiorno, che non sono capoluoghi di provincia, vi è rinvio, dunque, ad "elenchi regionali" di località turistiche o città d'arte.

T.A.R. LIGURIA, Genova, 19 novembre 2018, n. 893

Il regolamento comunale impugnato (“Regolamento per l'applicazione dei canoni concessori non ricognitori" di cui all'art. 27, commi 7 e 8 d.lgs. 285/92), coerentemente con il suo nomen iuris, ha indubbiamente contenuto normativo, in quanto individua, con previsioni generali e astratte, le tipologie di concessioni sottoposte al canone concessorio non ricognitorio, i relativi presupposti applicativi e i criteri di quantificazione del canone”. Come la giurisprudenza del Consiglio di Stato ha ripetutamente affermato, rispetto agli atti di contenuto normativo (tra i quali evidentemente rientra il regolamento oggetto del giudizio), è soltanto con il successivo atto applicativo che si viene a radicare tanto l'interesse al ricorso, quanto la legittimazione a ricorrere (C.S. V 2 novembre 2017 n. 5071).

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Osservatorio sulle fonti

Rivista telematica registrata presso il Tribunale di Firenze (decreto n. 5626 del 24 dicembre 2007). ISSN 2038-5633.

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