Giurisprudenza costituzionale

Rubriche

Con la l.r. n. 36 del 19 dicembre 2023, originata dal disegno di legge n. 292, presentato dalla Giunta regionale in data 7 novembre 2023, la Regione Piemonte ha introdotto alcune modifiche alla l.r. 19 luglio 2023, n. 12 che disciplina l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta (di seguito anche “legge elettorale regionale”).

Si tratta di una modifica che interviene, a distanza di pochi mesi dall’approvazione del primo intervento organico della Regione Piemonte in materia elettorale, esaminato in una precedente scheda della presente Rubrica[1], con riferimento al quale si era peraltro reso necessario, per la presenza di alcuni errori materiali, un avviso di rettifica pubblicato nel BUR del 14 settembre 2023, n. 37.

L’11 giugno u.s., attraverso un emendamento di giunta alla l.r. 14 giugno 2024, n. 7 (“Abrogazioni e modifiche di leggi e disposizioni regionali in collegamento con la sessione europea 2024. Altri interventi di adeguamento normativo”), il Consiglio Regionale dell’Emilia-Romagna ha apportato una modifica alla normativa elettorale regionale disciplinata dalla l.r. n. 21/2014 (“Norme per l’elezione dell’assemblea legislativa e del presidente della giunta regionale”).

Le ragioni di tale urgente intervento, puntuale e circoscritto, risiedono nella contingenza determinatasi all’indomani delle elezioni europee dell’8 e 9 giugno, che hanno visto l’elezione al Parlamento europeo del Presidente della Giunta, Stefano Bonaccini, determinando per quest’ultimo la sopravvenuta necessità di rassegnare le proprie dimissioni, attesa l’incompatibilità tra le due cariche.

Con l.r. del 30 maggio 2024, n. 19 recante “Disposizioni per la qualità e la sicurezza del lavoro, per il contrasto al dumping contrattuale, nonché per la stabilità occupazionale nei contratti pubblici d’appalto o di concessione eseguiti sul territorio regionale”, la Regione Puglia ha introdotto disposizioni volte a perseguire «la qualità e la sicurezza del lavoro», il «contrasto al dumping contrattuale» e «la stabilità occupazionale» (art. 1) nell’ambito dei contratti pubblici d’appalto o di concessione eseguiti sul territorio regionale il cui affidamento sia di competenza della Regione, degli enti locali presenti sul territorio regionale, nonché dei rispettivi enti e organismi strumentali, ivi incluse le aziende sanitarie locali (art. 2).

La legge è sostanzialmente composta da tre Capi. Mentre il primo Capo definisce oggetto, finalità e ambito di applicazione nei termini sopra chiariti, il Capo II si occupa tanto della procedura di affidamento quanto della fase a questa antecedente. Con riguardo a quest’ultima fase, l’art. 3 per un verso si limita a richiamare l’obbligo di programmazione già previsto dall’art. 37 del Codice dei contratti pubblici (d.lgs. 31 marzo 2023, n. 36); per l’altro, rende obbligatorio per le p.a. l’esperimento della consultazione preliminare di mercato (che è invece facoltativa ex art. 77 del Codice), ma solo ove ciò non falsi la concorrenza e non comporti una violazione dei principi di non discriminazione e di trasparenza.

Il Consiglio regionale del Piemonte ha provveduto, con legge 24 novembre 2023 n. 32, al riordino in un unico testo legislativo di tutte le disposizioni regionali relative al sistema della formazione professionale, del lavoro e dell’orientamento permanente, integrando – in una visione unitaria – le politiche regionali afferenti allo sviluppo e alla certificazione delle competenze professionali, all’orientamento, all’incremento dell’occupazione e all’inclusione socio-lavorativa.

L’intervento normativo organico in parola, definito “Testo unico” nel comunicato del Consiglio regionale[1], mira quindi a definire, attraverso una considerevole attività di semplificazione normativa operata mediante accorpamento e abrogazione integrale di undici leggi regionali e parziale di alcune leggi non settoriali, il nuovo sistema integrato delle politiche e dei servizi nelle materie de quibus.

Il 04 Aprile 2024, l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna ha ufficializzato ed inaugurato il progetto SAVIA.

Questa iniziativa, realizzata in collaborazione con CINECA, Unioncamere, Università degli Studi di Bologna, Università degli Studi di Ferrara, ANCI ER ed UPI ER, è finalizzata alla realizzazione di soluzioni, basate sull’Intelligenza Artificiale, atte all’analisi delle leggi e delle iniziative legislative, ed i loro possibili effetti sul territorio[1].

Osservatorio sulle fonti

Rivista telematica registrata presso il Tribunale di Firenze (decreto n. 5626 del 24 dicembre 2007). ISSN 2038-5633.

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