Dopo i passaggi istituzionali dell'elezione del Presidente della Repubblica e della formazione del Governo, i lavori della XVII legislatura dovrebbero concentrarsi sull'attività legislativa, sempre che regga il precario equilibrio politico di maggioranza. L'agenda di questo avvio di legislatura comprende sia riforme legislative che riforme costituzionali.
Le riforme costituzionali tornano ciclicamente al centro del dibattito politico. In questa fase sarebbero opportuni puntuali interventi migliorativi nella logica della manutenzione del testo. Sembra invece prevalere il desiderio dei partiti di concentrare il potere, ragion per cui si progettano ampie riforme che arrivano ad investire la stessa forma di governo (al contempo, pare abbiano accantonato la questione della legge elettorale, nonostante l'evidenza dei danni prodotti, sia in termini di funzionalità, data l'incertezza che il bizzarro sistema dei premi di maggioranza al Senato ha causato nelle elezioni del febbraio scorso, sia dal punto di vista delle modalità di selezione dei parlamentari, sostanzialmente nominati dai capipartito).