In questo numero sono pubblicati saggi ed articoli che trattano di materie e problematiche diversissime: l’urbanistica, l’Università, il governo europeo dei conti pubblici, la semplificazione normativa, le ipotesi di revisione della disciplina di nomina del Segretario generale della Camera dei deputati, l’esercizio del potere di ordinanza di protezione civile.
Sembrerebbe, pertanto, impossibile dedurre da tali lavori delle considerazioni di carattere generale e, di conseguenza, il compito di questo breve editoriale doversi ridurre ad una loro sintetica rassegna.
Ma la lettura in sequenza dei contributi obbliga a riflettere su di un dato che caratterizza e pervade il sistema delle fonti del diritto e pressoché ogni suo ambito: una irriducibile complessità, che caratterizza anche i tentativi di semplificazione normativa (come evidenzia nel suo contributo Piccirilli e come sottolinea lo stesso Consiglio di Stato in alcuni interessanti pareri).
Il sistema delle fonti incontra, nelle società contemporanee, una oggettiva difficoltà a relazionarsi con una complessità e metamorfosi sociale rapidissima, tanto che spesso si ha la sensazione che alcuni interventi normativi producano più incertezza e problemi di quanto riescano a risolvere. Complessità di cui spesso si ha una malintesa percezione, quasi fosse non una condizione ordinaria con cui fare i conti ma eccezionale e dunque sempre più da affrontare secondo logiche emergenziali (il tema ritorna con particolare evidenza nei contributi sull’utilizzo del potere di ordinanza, ma attiene a molteplici profili del sistema).