Raccordi parlamentari Italia-UE

Rubriche

Con legge regionale 7 novembre 2022, n. 18, Sostituzione del Presidente da parte del vicepresidente in caso di cessazione anticipata degli organi – modifiche agli articoli 32, 43, comma 1, lettera b), e 69, comma 1, lettera a), della legge regionale 31 marzo 2005, n. 13 (Statuto della Regione Emilia-Romagna), il Consiglio regionale dell’Emilia-Romagna ha modificato il proprio Statuto, inserendo un ultimo comma all’articolo 32, Sfiducia, dimissioni, impedimento o morte del Presidente della Giunta regionale, il quale prevede che “In tutti i casi di cessazione anticipata dalla carica del Presidente della Giunta, le relative funzioni sono esercitate dal vicepresidente, che lo sostituisce anche in caso di assenza e impedimento temporaneo”.

1. Con l’approvazione delle Delibere nn. 164, 180, e 279 rispettivamente del 17 aprile, 27 aprile e 15 maggio 2023 la Giunta di Regione Lombardia si è occupata di disciplinare l’acquisizione e l’avvio di procedure di telemedicina nel territorio lombardo, nella cornice delle riforme e degli investimenti previsti dalla Missione 6 «Salute» del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. La Missione 6 (di seguito, per brevità, M6) si articola, infatti, nella Componente 1 dedicata alle «Reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale» e nella Componente 2 diretta all’«Innovazione, ricerca e digitalizzazione del Servizio Sanitario». È proprio nell’alveo della Componente 1, Riforma 2 «Casa come primo luogo di cura e telemedicina» che può rinvenirsi l’Investimento 1.2.3 «Telemedicina per un migliore supporto ai pazienti cronici» da cui originano gli interventi della Giunta lombarda.

2. Appare quindi necessario dar conto dei diversi soggetti che cooperano nell’attuazione di tale investimento, partendo dalle indicazioni del PNRR. Il Piano individua come titolare di tutti gli interventi della M6 il Ministero della Salute e, specificatamente per l’Investimento 1.2.3, subentra in qualità di organo decisionale responsabile anche il Ministro delegato per l’Innovazione tecnologica e la Transizione digitale. Ulteriori ruoli di rilievo spettano poi ad Agenas (l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali), che è soggetto responsabile per l’attuazione e, infine, alle Regioni, che si configurano quali soggetti attuatori con un margine di apprezzamento in tema di programmazione. Tale attività programmatoria si estrinseca nei Piani Operativi Regionali (di seguito, POR) e nei c.d. Action plan, che contengono il cronoprogramma di ogni singola linea di investimento.

Con legge regionale 29 dicembre 2022, n. 32, Disposizioni per la formazione del Bilancio di previsione 2023 e Bilancio pluriennale 2023-2025 della Regione Puglia (legge di stabilità regionale 2023), la Regione Puglia ha modificato i termini – ampliandoli – di convocazione dei comizi per la rinnovazione del Consiglio e per l’elezione del Presidente della Giunta nei casi di scioglimento anticipato del Consiglio regionale previsti dallo Statuto e, in particolare, nell’ipotesi di dimissioni del Presidente.

L’art. 4 della legge regionale 26 maggio 2023, n. 24 recante Interventi normativi sulle leggi regionali n. 19/1986, n. 28/1986, n. 7/1996, n.19/2002, n. 15/2006, n. 22/2010, n. 45/2012, n. 2/2013, n. 24/2013, n. 30/2016, n. 9/2018, n. 5/2021, n. 8/2023, n. 9/2023 e disposizioni normative, approvata il 22 maggio u.s. dal Consiglio Regionale della Calabria, ha apportato una significativa modifica all’articolo 5, co. 3, della legge regionale 24 novembre 2006, n. 15 (Riordino territoriale ed incentivazione delle forme associative di Comuni).

La previgente formulazione del novellato comma prevedeva che l’istituzione di un nuovo Comune, mediante fusione di uno o più comuni, dovesse essere preceduta da un referendum “sulle delibere consiliari di fusione”. L’intervento normativo in parola sostituisce l’inciso poc’anzi richiamato con la parola “consultivo”, in tal modo specificando la natura del referendum ed espungendo il riferimento alle delibere di fusione dei Consigli comunali.

L’obiettivo politico perseguito dal legislatore regionale sarebbe, secondo alcuni[1], quello di accelerare il progetto di fusione che riguarda Cosenza, Rende e Castrolibero (c.d. “Grande Cosenza”). Si tratta del più recente progetto di accorpamento fra comuni della Regione Calabria, che ha visto concretizzarsi la prima esperienza di fusione nel 1968 – ancor prima della formale istituzione dell’ente regionale – con la costituzione del Comune di Lamezia Terme, in seguito alla soppressione dei comuni di Nicastro, Sambiase e Santa Eufemia Lamezia in provincia di Catanzaro, ad opera della legge 4 gennaio 1968, n. 6.

Periodo di riferimento: novembre 2022-febbraio 2023

Legge regionale 21 aprile 2023, n. 2 – Disposizioni in materia di termini per la rimozione di strutture amovibili funzionali all'attività di strutture turistico-ricettive e di esercizi di somministrazione di alimenti e bevande

Legge regionale 24 aprile 2023, n. 3 – Disciplina del canone annuale e del canone aggiuntivo per le concessioni di grandi derivazioni di acqua per uso idroelettrico

Legge regionale 15 maggio 2023, n. 4 – Disposizioni in materia di strutture turistico-ricettive. Modificazioni alla legge regionale 6 aprile 1998, n. 11

Legge regionale 15 maggio 2023, n. 5 – Legge di manutenzione dell'ordinamento regionale per l'anno 2023 e ulteriori disposizioni

Legge regionale 25 maggio 2023, n. 6 – Approvazione del rendiconto generale della Regione autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste e del rendiconto consolidato dell'esercizio finanziario 2022

Da novembre 2022 a febbraio 2023 il Consiglio regionale sardo ha approvato dieci leggi.

Anzitutto con le leggi regionali 4 novembre 2022, n. 18, 19 e 20 
sono state previste disposizioni, rispettivamente, in materia di prevenzione e contrasto ai fenomeni del bullismo e del cyberbullismo, a sostegno del servizio di istruzione per gli alunni con disabilità o in situazione di svantaggio e di promozione della lingua dei segni italiana (LIS) e della lingua dei segni italiana tattile (LIST) e di ogni altro mezzo finalizzato all'abbattimento delle barriere alla comunicazione.


Da febbraio a giugno 2023 il Consiglio regionale sardo ha approvato 4 leggi.

Con la legge regionale del 14 aprile 2023, n. 3, è stata ratificata, ai sensi dell'articolo 117, ottavo comma, della Costituzione, della legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3 e dell'articolo 10 della legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, l’intesa tra le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano per l'istituzionalizzazione della Conferenza delle regioni e delle province autonome

Con la successiva legge n. 4, sempre del 14 aprile 2023, sono state approvate modifiche all’articolo 5, comma 25, della legge regionale n. 1 del 2023 in materia di misure di sostegno a favore dei soggetti sottoposti a trapianto.

Invece, la legge regionale 5 maggio 2023, n. 5, reca disposizioni urgenti in materia di assistenza sanitaria primaria.

Infine, con lege regionale 19 maggio 2023, n. 6, sono state approvate disposizioni in materia di indebitamento delle aziende del Sistema sanitario, di attuazione di programmi europei e abrogazione di norme.

 

 

 Periodo di riferimento: marzo-luglio 2023

Decreto legislativo 15 maggio 2023, n. 65. 

Norme di attuazione dello statuto speciale per la regione Trentino-Alto Adige/Südtirol recante modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 26 luglio 1976, n. 752 (Norme di attuazione dello statuto speciale della regione Trentino-Alto Adige in materia di proporzionale negli uffici statali siti nella provincia di Bolzano e di conoscenza delle due lingue nel pubblico impiego). 

La norma è volta a scoraggiare le dichiarazioni di appartenenza “di comodo”, prevedendo che coloro che aspirano all’assunzione nel pubblico impiego, sostengano almeno una delle prove scritte, in quanto previste, e comunque le prove orali del concorso, nella lingua del gruppo linguistico al quale appartengono o sono aggregati.Tale previsione non trova applicazione per gli aspiranti appartenenti o aggregati al gruppo linguistico ladino, per i quali resta ferma la facoltà di sostenere le prove di esame sia nella lingua italiana che in quella tedesca.

Osservatorio sulle fonti

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